lunedì 20 maggio 2013

capezzoli malandrini di Femmina Gaudente



Capezzoli Malandrini



Che silenzio qui dentro. Ma ho dovuto gironzolare per la città sia ieri che oggi. Il tutto con un clima bizzarro che m'indispone oltremodo ormai.
Caldo. Freddo. Caldo. Un susseguirsi di stagioni nell'arco di un'ora.
Ho la schiena sudata.. e umida di acquazzone. Se chiudo gli occhi posso credere di essere in Nicaragua.
Il vento fa drizzare i miei capezzoli.
A seconda degli eventi atmosferici miei capezzoli in autonomia si ergono a misuratori del vento. Ad un certo punto dalla camicia, dalla maglia, dal bikini.... dallo scafandro del palombaro spuntano i bottoncini dell'amore.  Non è una reazione controllabile.Non posso farci niente, loro partono per la carriera di avvistatori di arcobaleni e puntano le antenne verso il cielo.

E a volte mi rendo conto che coloro che stanno chiaccherando con me smettono di ascoltarmi e potrei inserire senza alcun problema una frase a minchia nella conversazione, ad esempio "il cavallo bianco di napoleone" mentre sto parlando di seppie alla livornese, certa che il mio interlocutore non se ne accorgerebbe. Ammetto di averlo fatto sul serio e ho avuto più conferme che smentite su questa teoria.

Lo capisco povero interlocutore è lacerato nella testa, non sa se guardare i miei amici inturgiditi o dissimulare. Da una parte li mangerebbe a morsi, li succhierebbe, li strizzerebbe dall'altra teme la mia reazione,e lo vedo li con gli occhietti che fa un po su e un po giu, l'angioletto e il diavoletto nella sua testa stanno facendo a cazzotti, il comitato neurologico ha quasi raggiunto il quorum per il referendum mentale ZIZZESI vs ZIZZENO (netta maggioranza per i si). Gli estremismi moralizzatori,impavide tracce della sua coscienza di personcina per bene cedono dopo estrema resistenza.
E gli occhi vanno li. Su quei bottoncini che spuntano fuori come a dire "Siamo quiiii, ehi non ci vedi?"
Solitamente mi piace creare un po d'imbarazzo. Mi piace anche l'imbarazzo dei corpi quando li stringo a me. Stringere a me le persone per abbracciarle. Maschi,femmine non importa.
Se poni il tuo petto sul pettodi un altro e stringi vigorosamente è un gesto intimo.
Che puo essere dolcissimo ma anche carico di carne vicina. Come quando si è stretti in un abbraccio tanto vicino al punto che i capezzoli non solo si vedono ma si sentono (deve dare una bella sensazione).La stessa di quando, stringendo un uomo  mi accorgo della sua felicità....
E lo sento ragionevolmente ansioso di avermi. E sento quel timido e incontrollato ardire. E lo sento solido premere sulle mie cosce. Tutto sembra conosciuto dal linguaggio non verbale.
Il corpo parla. E noi siamo animali.

Tra l'altro oggi dovevo essere particolarmente in forma. Per strada ho incrociato numerosi sguardi. Sarà che ho osato una mise vezzosetta. Mi piaccio un sacco con i cappelli. La mia vanità mascolina mi fa preferire i cappelli da uomo. Oggi ne avevo uno di stoffa grigio chiaro.
Ho CAMMINATO felicemente dentro me attraversando la città.
E l'ho fatto forse anche grazie a quei malandrini dei miei capezzoli.
E' stato bello portarli a spasso per la città.
FG

Ma come è bella la città...

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