giovedì 3 luglio 2014

intelligenza ibrida

INTELLIGENZA IBRIDA PER SOSTITUIRE LA CULTURA: L'ANALFALBETISMO EMOTIVO DELL'UMANITA'





di Giusto Franco

Osservando, informandomi e analizzando il comportamento dei fatti negativi e dolorosi che arrivano quotidianamente alla nostra conoscenza da parte di molte società di tutto il mondo, comincio a intravedere la finalità del progetto stabilito entro l'anno 2020. Vale a dire: la realizzazione di un cervello ibrido con intelligenza ad ampio spettro, ed entro il 2045 quello di creare un individuo mezzo umano e mezza macchina (The singularity is near, libro scientifico pubblicato nel 2005, di Ray Kurzweil ingegnere transumanista ). Quello dell'uomo con lo spinotto nella nuca tanto per intenderci che ultimamente viene proposto in alcuni film. Come avevo fatto a non arrivarci prima? L'uomo, o meglio coloro che definiamo scienziati in quanto dedicano la loro vita alla ricerca e all'utilizzo dei segreti dell'Universo, sono riusciti a realizzare macchine la cui affidabilità e specificità è molto alta. Molto alta rispetto a che cosa?


A quella dell'uomo stesso e del suo comportamento. Un semplice paragone ? Il corretto funzionamento delle attuali autovetture dipende sempre più dalla tecnologia in quanto regolato e controllato da una centralina elettronica . Quando qualcosa non funziona o si porta per un tagliando, qualunque lingua parli la tua auto, le innestano uno spinotto che le consenta di collegare la propria centralina a un computer della casa madre e dialogare con esso, escludendo da quella conversazione il meccanico e le sue conoscenze. Il pc della casa madre è in grado di controllare e regolare le funzioni alterate della centralina o segnalare il pezzo da sostituire. E questo avviene ormai comunemente per la maggior parte dei mezzi tecnologici che accompagnano la nostra vita. I pc ideati dall'intelligenza umana stanno sostituendosi al cervello umano stesso. Ma perché questo avviene , perché le intelligenze artificiali devono sostituire quelle naturali ? Sicuramente per un fatto economico: rendono di più, sono maggiormente affidabili, controllabili ed hanno un minore costo di gestione. Ma la mente umana, il nostro cervello che fine ha fatto e farà?

L'evoluzione del nostro cervello e della nostra personalità è strettamente collegata allo sviluppo delle  “mappe emotive” nei primi anni dell'infanzia e successivamente alla conoscenza, alla cultura e alla esperienza. Ecco allora che si comincia a intravedere il progetto dell'intelligenza ibrida. La diffusione dei mezzi di informazione di massa quali tv, radio, internet, giornali, riviste, opinionisti di regime si è appropriata il diritto di formare una cultura superficiale e di massa nutrendo la mente delle persone quotidianamente. La disgregazione dei nuclei famigliari responsabili dei primi insegnamenti e dello sviluppo delle mappe emotive nel bambino e successivamente la scuola d'obbligo , le secondarie e le stesse università alle quali sarebbe devoluto l'accrescimento culturale , sono perennemente in affanno e faticano a gestire un buon livello di educazione poiché impoverite nei mezzi per un corretto funzionamento. Anche la qualità dell'insegnamento da parte di molti insegnanti ( a partire dalla scuola materna) è purtroppo venuta meno proprio nel disegno di offuscamento della cultura in cui loro stessi sono incorsi e quello dei valori morali insito per ogni professione. Il risultato ottenuto è spesso un analfabetismo emotivo del bambino e successivamente culturale dell' individuo la cui evoluzione viene forzata a fermarsi a livelli di impulsi o rare emozioni anziché evolversi in sentimenti e conoscenza.

A questo punto l'insana idea di progettare un uomo mezzo computer con microchip dentro il cervello che, una volta collegato a un computer, potrà essere programmato con cognizioni eccellenti per le finalità desiderate. In questo perverso disegno la cultura sarà sostituita da microchip e il cervello si evolverà attraverso impulsi tecnologici anziché di libera scelta . Attualmente i cervelli di molte persone vanno in tilt provocando disastri umanitari inaccettabili, perché sono l'espressione di quella generazione di persone rimaste a un livello di evoluzione di impulsi e non sanno usare il filtro della ragione. La realtà ha già superato la fantasia approfittando della indifferenza a cui sono stati indotti molti comportamenti. Per molte persone non esiste più la capacità di distinguere la differenza fra bene e male. Di fronte a tanto sfacelo umanitario non poteva che sorgere l'insana idea di creare un uomo più simile a una macchina e quindi facilmente controllabile nel suo comportamento, anziché fornirgli i mezzi e le motivazioni per un accrescimento culturale, cognitivo e morale. Questo perché la cultura e i buoni sentimenti non producono arricchimento. Ma esiste per fortuna ancora una coscienza che si ribella e si rifiuta a questa mutazione ed é quella di molte persone che ragionano con la propria mente, leggono, si informano indipendenti, provano amore per il prossimo e la Natura ed hanno una morale interiore che sa distinguere ciò che sia bene da ciò che è male ed ama perseguire le verità. Penso a queste persone come a un virus benefico che ha le potenzialità di diffondersi e contagiare positivamente l'ambiente intorno, in contrasto a coloro che stanno programmando per l'umanità un futuro sterile, acculturato, robotico e tecnologico il cui fine è un maggior controllo della mente e della vita degli esseri umani a proprio uso e ricchezza.


fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it

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