giovedì 14 agosto 2014

duel



« Se credi di poter prendere quel bestione che hai e usarlo come un'arma per ammazzare la gente sulla strada, be' ti sbagli, è meglio che ci pensi. »

(David Mann)

Premi

Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz Gran Prix

Duel è un film per la televisione del 1971 diretto da Steven Spielberg.

L'anno successivo all'uscita venne rilasciato nelle sale con l'aggiunta di nuove scene, diventando a tutti gli effetti un prodotto cinematografico. È il secondo lungometraggio firmato dal venticinquenne Steven Spielberg, tratto dall'omonimo racconto di Richard Matheson, che ne ha curato anche la sceneggiatura.

Divenuto in breve tempo un vero e proprio cult, è il film che ha lanciato la carriera di Spielberg verso grandi successi di critica e di pubblico, a partire da Lo squalo (1975).

Trama

David Mann, tranquillo commesso viaggiatore, sta compiendo un viaggio in macchina fuori città per lavoro, quando davanti a lui vede una grossa autocisterna. David la sorpassa, e poco dopo la cisterna lo supera nuovamente. David riesce di nuovo a superare il camion, che risponde col clacson come se fosse offeso. Auto e cisterna si fermano a una stazione di servizio per fare il pieno. L'autista del camion scende, ma David ne scorge solo gli stivali. Dopo va a telefonare alla moglie, e dal loro discorso si avverte una certa tensione. La sera prima c'era stata una festa a casa loro, uno degli invitati aveva allungato troppo le mani sulla moglie, che accusa David di essere rimasto a guardare. David riparte e viene nuovamente raggiunto dall'autocisterna, che accelera sempre di più come se volesse sorpassarlo a tutti i costi.

Per liberarsi di quell'invadente autista, David gli dà strada, e non appena lo supera, l'autocisterna rallenta e non permette all'auto del commesso di andare avanti. A una curva il camionista fa a David un cenno col braccio, invitandolo a passare avanti, ma appena lo fa, per poco David non si schianta contro un'auto che proveniva dalla corsia opposta. Alla fine, approfittando di una stradina parallela in terra battuta, David riesce finalmente a superare il camion, e tutto sembra finito lì. Finché dopo un po' l'autocisterna riappare, a fortissima velocità e cerca di speronare David. Che riesce ad evitarla infilandosi bruscamente nell'area di sosta di un'altra stazione di servizio. Entrato nel locale adiacente per ristorarsi, David va prima al bagno, e quando ne esce scorge il camion nel parcheggio. L'uomo comincia allora a guardare in maniera sospetta tutte le persone presenti nel locale. Pensa di aver individuato il suo inseguitore in un uomo che sta mangiando dei panini, ma quando tenta di parlarci, quasi scoppia una rissa. Però Mann capisce subito dopo che non era lui il camionista (visto che guidava un altro camion). Tornato a sedersi, David vede il camion partire, e cerca di inseguirlo a piedi, inutilmente.

David allora riparte, durante il percorso vede che su un'area di sosta c'è una classe di ragazzini perché al bus che li portava non partiva più il motore; David prova a far partire l'autobus spingendolo da dietro con l'auto ma, appena scorge l'autocisterna dentro una galleria (il camion era tornato indietro per aspettarlo), si spaventa e la sua macchina rimane incastrata sotto l'autobus. David riesce a liberarsi e ad allontanarsi mentre, ironicamente, il conducente del camion spinge e fa partire l'autobus scolastico. David scappa a tutta velocità fino a che non si imbatte in una ferrovia dove sta passando un treno: a un certo punto, si accorge che il camion lo sta lentamente spingendo sotto il treno; riesce ancora a salvarsi miracolosamente. Dopo un po' di strada si imbatte nuovamente nell'autocisterna, che va pianissimo perché vuole farsi raggiungere. David vede un'altra stazione di servizio, si ferma e in una cabina telefonica prova a chiamare la polizia ma non ci riesce perché l'autocisterna, fermatasi poco dopo lui, piomba sulla cabina, distruggendola, mentre David si salva nuovamente per un soffio. David riparte a razzo e si nasconde in un piccolo cimitero di auto a fianco alla ferrovia, intenzionato a far credere all'autocisterna di essere andato avanti.

Dopo aver dormito per un'ora, David riparte, ma dopo una curva scorge l'autocisterna: l'autista di quest'ultima non è caduto nella trappola di David e si è fermato ad attenderlo. Dopo aver invano chiesto aiuto a una anziana coppia in auto, David capisce che non può più evitare il duello: per la prima volta nella sua vita decide di non continuare a fuggire da un problema, ma di affrontarlo. Quindi riprende la corsa, facendosi inseguire. Arrivato a una salita, ritiene di poter distanziare definitivamente il camion e la cosa sembra riuscire, finché non scoppia il tubo del radiatore, il motore si surriscalda e comincia a perdere velocità. E l'autocisterna si fa sempre più vicina. Per un pelo David raggiunge la discesa, la macchina a motore spento riacquista velocità, e alla fine quasi si schianta contro una parete di pietra.

David riparte diretto verso un dirupo, sempre inseguito dal camion. Mettendo la macchina tra il dirupo e l'autocisterna, col muso dell'auto rivolto verso quest'ultima, David riesce a far schiantare la sua macchina, che esplode, contro il camion, il cui autista non vede il dirupo a causa delle fiamme. L'autocisterna piomba nel dirupo, schiantandosi insieme con l'auto di Mann. David ha vinto. Dopo un attimo di selvaggia euforia per la vittoria, si siede e si riposa, mentre il sole tramonta.

Produzione

Girato in soli tredici giorni, nacque come film per la televisione. Poco tempo dopo, per il grande successo riscosso e per consentirne l'uscita nei cinema statunitensi, il regista ne portò la durata da 74 a 90 minuti.

Gran parte delle sequenze offrono la scena al solo protagonista (il guidatore dell'autocisterna non si vede mai), ma vengono arricchite dall'efficacia delle inquadrature e dalla tensione costante.

La macchina del protagonista è una Plymouth Valiant del 1970. L'autocisterna è invece un modello Peterbilt 281 del 1955.

Colonna sonora

In origine, la colonna sonora del film era monofonica. Per l'uscita in dvd, l'audio è stato sottoposto a remixaggio in 6 canali (Dolby Digital 5.1). Tra le due versioni c'è una grandissima differenza. In origine, mentre l'autocisterna precipita, il regista aveva inserito un suono preso da un film di serie B su mostri simili a "Godzilla"; si trattava di un lamento, distorto e quasi metallico, che corrispondeva alla morte di un mostro. Spielberg, in un documentario incluso nel dvd, spiega che, per lui, l'autocisterna era un po' come i mostri dei film di serie B, perciò ha ingenuamente pensato di "rubare" quel suono dal verso di un dinosauro di un vecchio film degli anni '30 e di applicarlo al suo film. Durante questa spiegazione, nello stesso documentario, si può vedere e ascoltare la sequenza in questione, ed effettivamente il suono è udibile. Ma nel nuovo audio questo suono è incomprensibilmente scomparso. Il fatto potrebbe essere dovuto all'impossibilità di recuperare o ricreare quel suono per inserirlo nel remixaggio. Nello stesso documentario (e anche in quello contenuto nel dvd di Lo squalo), Spielberg rivela che, 4 anni dopo, girando Lo squalo, deciderà di utilizzare ancora quel "lamento" mentre l'animale muore, un modo per "ringraziare" il suo Duel per averlo portato sulla strada del successo. Curiosamente, nell'edizione in dvd di Lo squalo, malgrado anche in questo caso l'audio sia remixato in 6 canali (Dolby Digital 5.1), il suono in questione continua a essere udibile.

Citazioni

Nell'albo di Dylan Dog N.153, il protagonista è perseguitato da un misterioso camion simile a quello di Duel (anche se molto più "nuovo" e pulito). Si scoprirà che il misterioso guidatore non è altri che la Morte. Nel secondo episodio di una storia di Topolino (fumetto) intitolata Paperino Paperotto e la strada per Appaloosa appaiono numerose citazioni e riferimenti al film, anche se il camion insegue lo scuolabus dei ragazzi.

Locandine e manifesti

La realizzazione dei manifesti del film fu affidata al pittore cartellonista Mario De Berardinis.

Curiosità

In un episodio della serie di telefilm L'incredibile Hulk vengono impiegati gli stessi veicoli e alcune sequenze del film di Spielberg, inclusa la scena catastrofica, ma con i ruoli invertiti. La proprietaria dell'autoarticolato è inseguita da un'autovettura per motivi che ella ignora.
Dopo l'ennesimo inseguimento, David Mann decide di fermarsi al telefono di una stazione di servizio da cui denunciare alla polizia l'autocisterna che lo perseguita. Quest'ultima, fermatasi ad un centinaio di metri più avanti, fa inversione e tenta di investire la cabina telefonica con all'interno la sua vittima. Durante la scena dell'inversione, per qualche fotogramma, si intravede, attraverso il parabrezza dell'autocisterna, il volto del folle autista misterioso.
Quasi verso la fine del film, il protagonista vede una macchina che sembra quella della polizia, ma che invece è di un disinfestatore di nome Grebleips, ovvero il cognome del regista al rovescio.
La produzione diede a Spielberg soltanto dieci giorni di tempo per le riprese. Spielberg accettò, e alla fine lo girò in tredici giorni. Quando si presentò dal produttore per presentargli le sue scuse, si sentì rispondere di non preoccuparsi, poiché nessuno al mondo sarebbe mai stato in grado di girarlo in tredici giorni, tanto meno in dieci.
Nell'ultima versione trasmessa in televisione si notano alcune differenze sia nel doppiaggio che nelle scene, anche se marginali. In particolare David Mann, ascoltando alla radio un curioso programma dove si parla di un signore che "suona la carne" ora dice - "Questo è tutto matto!" - Nella versione originale invece diceva - "È atroce, atroce!" -
Nell'episodio 2x27 dell'anime City Hunter i protagonisti, a bordo di una piccola vettura, vengono aggrediti da un grosso autoarticolato, che cerca di mandarli fuori strada. Lo stesso protagonista esclama "Questo deve pensare di trovarsi in un film di Spielberg"


TRAILER

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