mercoledì 29 ottobre 2014

il bambino d'oro

di Alessandra Daniele
Caro bebè,
qualche mese fa abbiamo messo 80 euro in busta paga a quei pezzenti dei tuoi genitori, sperando che li spendessero per far ripartire l’economia.
Non l’hanno fatto.
Stronzi.
Stavolta quindi abbiamo deciso di puntare su di te, che non puoi fare a meno di consumare.
Tu sei il nostro Messia, il nostro Piccolo Buddha, il nostro Bambino D’Oro.
Non ci deludere.


Mangia e bevi come un’idrovora, piscia, caga, e vomita a spruzzo in terra, in cielo, e in ogni luogo.
Consuma più materiale asciugante di un’inondazione.
Distruggi completamente il guardaroba e l’appartamento dei tuoi pidocchiosi genitori.
Costringili a ricomprare tutto.
Cresci alla velocità d’un baccello alieno.
Obbligali a rifarti tutto il corredo ogni tre giorni.
Piangi tutta la notte, e per lasciarli dormire venti minuti pretendi Peppa Pig su doppio schermo a 76 pollici.

Rompi i coglioni con improvvise allergie e intolleranze random, esigi alimenti speciali e costosissimi integratori non prescrivibili.
E siano le tue prime parole “Playstation o morte”.
Alcuni si sono chiesti perchè a quegli straccioni dei tuoi genitori invece dei soliti 80 euro non abbiamo fornito l’asilo nido gratuito.
Imbecilli.

Noi vogliamo che quei maledetti barboni li spendano i soldi, non li risparmino.
Per questo continuiamo a ficcarglieli in tasca, togliendoli ad altri miserabili, benché non se li meritino neanche lontanamente.
Sì, è un’idea disperata.
Ma è l’unica che ci sia rimasta.

Tutte le altre sono soltanto cazzate che spariamo per fare ammuina.
Roba che ormai possono bersi solo il pubblico di Barbara D’Urso e gli elettori del PD, le due specie col quoziente intellettivo più basso in natura, una tacca sotto le muffe della doccia.

In Europa ci hanno già svagato. Fra cazzari ci si riconosce.
Ma in Italia funzionerà.
Deve funzionare.

O saranno cazzi tuoi, e di quei cartonari dei tuoi genitori che hanno avuto l’incoscienza di metterti al mondo in questa situazione di merda.
Sarai fottuto. E il fottuto è solo l’inizio. 


fonte: freeondarevolution.blogspot.it

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