lunedì 3 novembre 2014

Rocky



da Wikipedia:

« In fondo chi se ne frega se perdo questo incontro, non mi frega niente neanche se mi spacca la testa, perché l'unica cosa che voglio è resistere, nessuno è mai riuscito a resistere con Creed; se io riesco a reggere la distanza e se quando suona l'ultimo gong io sono ancora in piedi, se sono ancora in piedi, io saprò per la prima volta in vita mia che non sono soltanto un bullo di periferia. »

(Rocky)

Rocky è un film del 1976 diretto da John G. Avildsen.

Sylvester Stallone, allora attore poco conosciuto, ha scritto ed interpretato questo film, grazie al quale è divenuto uno dei volti più amati di Hollywood. Il film vinse tre premi Oscar, tra cui quello per il miglior film e miglior regia. Grazie a Rocky, Stallone diviene il terzo uomo nella storia del cinema, dopo Charlie Chaplin e Orson Welles, a ricevere la nomination all'Oscar sia come sceneggiatore che come attore per lo stesso film.

Realizzato con un budget di soli 1,1 milioni di dollari ne incassò al botteghino 225, diventando un successo di pubblico e di critica e dando vita a cinque seguiti: II, III, IV, V e Rocky Balboa.

Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al settantottesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al cinquantasettesimo posto. Nel 2006 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Trama

Philadelphia, 1975. Rocky Balboa è un pugile italo-americano di mezza tacca che non riesce a sfondare a causa di vari motivi. Per questa ragione, il suo allenatore Mickey Goldmill gli sequestra l'armadietto e non perde occasione di fargli notare quanto lo consideri scadente come pugile, tanto che lo definisce "una scamorza".

Quando non combatte, Rocky guadagna denaro facendo l'esattore per Mr. Gasco, un gangster italo-americano che comanda in un quartiere di periferia della città. Il migliore amico di Rocky è Paulie Pennino, italo-americano come lui, che lavora presso il macello di Philadelphia e con il quale si incontra spesso al bar del quartiere. Paulie ha una sorella minore, Adriana Pennino, da cui Rocky è attratto. La ragazza, però, è molto timida ed esce di casa solo per andare al lavoro presso un negozio di animali.

Il giorno del ringraziamento, Paulie riesce a far uscire Rocky con Adriana e alla fine lui riesce a strapparle un bacio. Adriana finalmente vince parte della propria timidezza e, dopo qualche giorno, decide di fidanzarsi ufficialmente con il pugile.

Nel frattempo, l'imbattuto campione del mondo dei pesi massimi Apollo Creed giunge a Philadelphia alla ricerca di uno sfidante per un match organizzato per festeggiare la ricorrenza del Bicentenario degli Stati Uniti d'America. Poiché lo sfidante ufficiale si è infortunato, dando così forfait per il match che si terrà 35 giorni dopo, e nel quale il campione metterà in palio il titolo mondiale dei pesi massimi, Apollo decide di dare a un perfetto sconosciuto di Philadelphia l'occasione di affrontarlo per il titolo, cogliendo l'occasione per accrescere la propria già immensa popolarità. Quasi per caso, trova sull'annuario dei pugili proprio il nome di Rocky, soprannominato "lo stallone italiano", e incarica i suoi agenti di contattarlo. Per il trentenne pugile italo-americano si tratta di un'occasione unica, destinata a cambiare la sua vita dal punto di vista sia economico sia sociale, grazie alla quale poter diventare "un eroe" agli occhi della gente e non essere più visto solo come un bullo di periferia.

Dopo essersi riappacificato con il suo ex allenatore Mickey, che si offre di fargli da manager, Rocky inizia un duro periodo di allenamento per le strade della città e nella palestra di Mickey. La notte prima dell'incontro i dubbi per la prima volta attanagliano Rocky che, mentre Adriana dorme, esce e si reca allo Spectrum dove è tutto pronto per il grande match. Al suo ritorno esterna ad Adriana la consapevolezza di non poter vincere contro Apollo e che il suo obiettivo sarà resistere fino al quindicesimo round, cosa difficile e mai riuscita a nessuno degli avversari del campione.

Arriva il giorno della grande sfida e Rocky si presenta in gran forma, benché i telecronisti lo diano già per sconfitto in partenza. Dopo il trionfale arrivo sul ring di Apollo (che inscena uno sfarzoso siparietto in cui fa il suo ingresso nei panni prima di George Washington e poi dello Zio Sam), inizia l'incontro: Rocky riesce a dimostrare le sue doti già nel primo round, riuscendo a mettere al tappeto il campione del mondo per la prima volta.

La sfida, che doveva rivelarsi soltanto una farsa, si trasforma invece in un durissimo scontro per entrambi i contendenti. Creed, ripresosi dal knock-down del primo round, tempesta di colpi Rocky che però dimostra un'incredibile capacità di incassare i pugni del campione controbattendo con colpi potentissimi. Lo sfidante riesce a resistere in piedi fino al 14º round, quando un destro del campione lo mette al tappeto. Mentre tutti sono convinti che l'incontro sia finito, Rocky si rialza nell'incredulità di tutti, compreso Apollo. L'ultimo Round vede un Apollo stremato preso d'assalto dalla veemenza e dai durissimi colpi di Rocky e il suono dell'ultima campana viene accolta dai due pugili stremati come una liberazione.

In un clima di esaltazione generale viene dato il verdetto: Creed vince ai punti e conserva il titolo di campione del mondo, ma il pubblico acclama a gran voce il nome di Rocky che, dopo aver scacciato i giornalisti che lo circondano, abbraccia Adriana che è appena riuscita a salire sul ring, eludendo le forze dell'ordine grazie anche all'aiuto di Paulie.

I due si dichiarano il reciproco amore, coronando in un concentrato di emozioni il giorno più bello della loro vita.

Produzione

Sceneggiatura

Il 24 marzo 1975, Stallone assiste all'incontro di boxe tra il campione del mondo in carica, Muhammad Ali, e un pugile semisconosciuto, Chuck Wepner, organizzato dal manager Don King. L'incontro, sebbene alla fine vinto dal campione, è rimasto famoso nella storia pugilistica per aver visto Ali più volte in seria difficoltà, addirittura al tappeto durante la nona ripresa. Wepner riuscì a resistere fino al K.O. subito durante la quindicesima ed ultima ripresa. Stallone, colpito dalla resistenza di Wepner, ha un'ispirazione e in tre giorni scrive una prima stesura della sceneggiatura di circa 90 pagine che rappresentava, a detta sempre dello stesso Stallone, circa il 10% della sceneggiatura definitiva. Stallone rende il protagonista, ovvero Rocky, un personaggio cupo, un antieroe che era a quel tempo quello preferito del momento. Dopo essersi consultato con la sua prima moglie, Stallone preferì modificare il personaggio rendendolo meno sgradevole, grezzo e impenitente. Durante un provino con i produttori Irwin Winkler e Robert Chartoff, Stallone rivela di essere, oltre che attore, anche uno sceneggiatore e riesce a convincere i produttori a dare uno sguardo alle sue sceneggiature. I produttori rimangono subito colpiti da Rocky e propongono a Stallone un'offerta notevole e una crescente somma di denaro (360.000 dollari).


Il pugile Muhammad Ali ha ispirato Stallone per la creazione, nella sua trasposizione cinematografica, del pugile di colore Apollo Creed, interpretato da Carl Weathers. Inoltre, Ali è apparso alla premiazione degli Oscar accanto a Stallone, improvvisando un breve incontro sul palco con quest'ultimo.
Durante le riprese, alcune scene o parti integrali della sceneggiatura originale sono state alterate, altre sono state persino improvvisate a causa del modesto budget di cui disponeva la produzione. Nella prima sceneggiatura, molto più cupa, Mickey era un razzista e Rocky decideva di abbandonare l'incontro per non diventare parte del mondo del pugilato. La scena in cui Rocky vede il suo disegno sul poster con i pantaloncini sbagliati è in realtà un errore della produzione che non poteva correggere l'errore per via del budget. Per questo Stallone fu costretto ad improvvisare la scena. La scena del pattinaggio prevedeva circa 300 comparse e Rocky avrebbe dovuto pattinare anziché correre. Le scene di corsa sono tutte improvvisate, così come il lancio dell'arancia a Rocky durante il film mentre corre nelle vie del mercato italiano.

Stallone aveva scritto un finale alternativo, nel quale Rocky e Adriana si abbracciavano e si incamminavano verso lo spogliatoio. Il finale non venne considerato abbastanza soddisfacente da Stallone che decise di scartarlo. Tuttavia la scena fu comunque girata e utilizzata come manifesto del film.

Casting

Dopo aver presentato lo script ai produttori, Stallone capisce che se fosse dovuto entrare nella produzione avrebbe anche dovuto interpretare il ruolo del protagonista. I produttori furono subito in disaccordo con lui, in quanto pensavano per la parte a degli attori già consolidati come Robert Redford, Ryan O'Neal, Burt Reynolds e James Caan. Alla fine Stallone fu accontentato, dopo aver rifiutato di cedere lo script.

Per la parte di Adriana, i produttori scelsero Talia Shire poco prima dell'inizio delle riprese, in quanto era molto difficile trovare un'attrice adatta per il personaggio. Il provino piacque subito a Stallone, che scelse immediatamente la Shire, giudicandola perfetta per la parte. Per questo ruolo fu provinata anche l'attrice Susan Sarandon, scartata perché troppo bella per interpretare Adriana.

Per la parte di Apollo Creed, inizialmente era stato ingaggiato Ken Norton, ma questi abbandonò il film pochi giorni prima delle riprese per partecipare al concorso delle "superstar della ABC". Per la parte, allora, fu ingaggiato Carl Weathers (contemporaneamente con Talia Shire) che, a detta di Stallone, possedeva tutte le caratteristiche, sia fisiche che mentali, del personaggio di Apollo. Durante il provino di Weathers, lui e Stallone improvvisarono un breve combattimento.

Per la parte di Mickey Goldmill, la scelta cadde immediatamente su Burgess Meredith. Di Meredith Stallone spiegò che cercava un attore in grado di portare sul grande schermo "l'essere umano non realizzato". Meredith trasse ispirazione sui veri organizzatori e i manager del passato. Lavorò sulla ricerca di una voce iconica, e su una postura e camminata in accordo alla natura irrealizzata del personaggio, leggermente ingobbita, e anche su altri aspetti come distorcere il naso o cambiare voce.

Parecchi membri della famiglia Stallone sono stati coinvolti nella produzione: suo padre Frank è il cronometrista dell'incontro e suo fratello Frank Jr. ha una piccola parte (è il ragazzo che Rocky saluta per strada quando torna a casa sua per la prima volta con Adriana). Butkush (Birillo nel doppiaggio italiano), il vero cane di Stallone, ha partecipato al film ed è il cane che Adriana regala a Rocky.

Verso la fine del film c'è anche un breve cameo di Joe Frazier, uno dei rivali di Apollo nel film, mentre nella realtà è stato uno dei rivali di Muhammad Ali, a cui appunto Apollo si ispira. I metodi di Rocky (correre su per le scale e picchiare la carne) sono ispirati ai metodi di allenamento di Frazier e per questo il pugile non è stato accreditato nel film.

Riprese

Le riprese del film si svolsero interamente a Philadelphia e si conclusero in soli ventotto giorni. Le location frequenti nel film sono la casa di Rocky, quella di Paulie e di Adriana, l'ufficio di Thayer David, il bar frequentato da Rocky e Paulie, lo spectum di Philadelphia, la palestra di Mickey e il negozio di animali dove lavora Adriana. Soprattutto la location più importante e la più famosa (e frequente) in Rocky e nei suoi sequel è il Museum of Art di Philadelphia che Rocky raggiunge subito dopo la fine della corsa di allenamento.

Rocky fu il primo film in cui venne utilizzata la steadycam (seppure in una versione non ancora definitiva): ciò portò ad un maggior dinamismo nelle riprese (durante l'allenamento o all'interno della macelleria di Paulie) difficilmente realizzabili in un film low budget.

Colonna sonora

La colonna sonora fu composta da Bill Conti. La canzone del tema principale, "Gonna Fly Now" fu composta in una sola settimana dal 2 luglio all'8 luglio 1977 e ricevette una nomination all'Oscar per la migliore canzone. Si classificò al primo posto in un sondaggio della rivista Billboard e al 58º su American Film Institute nella classifica delle "100 migliori canzoni".

La colonna sonora completa fu rilasciata nel 1977 da EMI su disco e cassetta. In seguito Bill Conti sarà anche il compositore della saga di Rocky, a eccezione del quarto film.

SCENA INCONTRO

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