martedì 7 aprile 2015

Happy Family




è un film del 2010 diretto da Gabriele Salvatores, ispirato dall'omonimo spettacolo teatrale scritto da Alessandro Genovesi, a sua volta influenzato dal dramma pirandelliano Sei personaggi in cerca d'autore. In concomitanza con l'uscita del film, il testo di Genovesi è diventato un libro, pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore.

Il film è stato presentato in anteprima il 4 marzo 2010 negli Stati Uniti al Los Angeles Italian Film Festival e distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 26 marzo. Ha ottenuto una nomination ai premi Alabarda d'oro 2010 come miglior regia.

Trama

Uno sceneggiatore in crisi, Ezio, con la paura del lieto fine si incontra/scontra con i suoi personaggi. Al centro della sua storia due famiglie costrette ad incrociarsi a causa della decisione azzardata dei due figli sedicenni di sposarsi.

Citazioni e riferimenti ad altre pellicole

Il sogno in cui Caterina si sente osservata da tutti i passeggeri del tram richiama la scena iniziale di 8½ di Federico Fellini.

In un dialogo del film, Fabrizio Bentivoglio e Diego Abatantuono discutono sul fatto di essersi incontrati in Marocco; la scena è un chiaro riferimento a Marrakech Express dello stesso Salvatores.

La scena al rallentatore in cui Caterina esce dal teatro, accolta da parenti e amici, è un riferimento a I Tenenbaum, come molti personaggi, stile visivo e scelta di inquadrature sembrano provenire direttamente dall'universo stilistico di Wes Anderson.

L'attore Fabio De Luigi nel film canta la canzone "Guardo gli asini che volano nel ciel" mentre fa la doccia, prendendo spunto da I diavoli volanti di Stanlio e Ollio (1939), nel quale viene cantata da Alberto Sordi. La canzone è anche un richiamo ad un altro film di Gabriele Salvatores, Turnè, del 1990, nel quale viene cantata dai protagonisti.

Il finale della storia è un omaggio al colpo di scena conclusivo de I soliti sospetti di Bryan Singer.

Tecniche di regia

Salvatores struttura i "campi medi" in maniera simmetrica dove predominano sempre i colori caldi.

fonte: Wikipedia

...PAURA...

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