domenica 14 marzo 2021

la "dottrina del terrore", i 25 punti di Amschel Mayer Rothschild. 1773



"Due sono le prerogative del principe: battere moneta e disporre del monopolio della forza armata". - Macchiavelli


 



I Rothschild e gli Altri
Mayer Amschel Bauer, è nacque a Francoforte, Germania nel 1744 o 1743. Mayer Amschel Bauer in seguito cambia il suo nome da Bauer a Rothschild, dal cartello rosso  appeso  sopra la porta d'ingresso da suo padre : "Rot", in tedesco significa "Rosso""Schild", in tedesco "scudo"Diventando Amschel Mayer Rothschild, banchiere ebreo tedesco della dinastia finanziaria Rothschild, rinominato dagli ebrei dell'Europa orientale come "il pio Rothschild".

È della massima importanza ricordare che gli ebrei dell'Europa orientale, che appartenevano al movimento rivoluzionario basato sul terrorismo, avevano inoltre adottato la bandiera rossa come emblema perché rappresentava il sangue.

Studiando il Movimento Mondiale Rivoluzionario, è importante ricordare che la bandiera rossa era il simbolo della rivoluzione francese e di ogni rivoluzione da allora. Più significativo ancora è il fatto che, quando Lenin, finanziato da banchieri internazionali, ha rovesciato il governo russo e ha stabilito la prima dittatura totalitaria nel 1917, il disegno della bandiera era una bandiera rossa, con una falce e martello, ed
 imposta LA STELLA della Giudea.

Nel 1773, quando Mayer Rothschild aveva solo 30 anni di età, ha invitato altri dodici uomini ricchi e influenti a incontrarlo a Francoforte. Il suo scopo era quello di convincerli che se hanno deciso di unire le loro risorse che potevano poi finanziare e controllare il World Revolutionary Movement e usarlo come il loro manuale di azione per

“dominare le ricchezze, le risorse naturali e la forza lavoro di tutto il mondo”,
Amschel Mayer Rothschild, ai suoi dodici ascoltatori, svelò
«come la Rivoluzione Inglese (1640-60) fosse stata organizzata e mise in risalto gli errori che erano stati commessi: il periodo rivoluzionario era stato troppo lungo, l’eliminazione dei reazionari non era stata eseguita con sufficiente rapidità e spietatezza e il programmato “regno del terrore”, col quale si doveva ottenere la rapida sottomissione delle masse, non era stato messo in pratica in modo efficace. Malgrado questi errori, i banchieri, che avevano istigato la rivoluzione, avevano stabilito il loro controllo sull’economia e sul debito pubblico inglese».
Rothschild mostrò che questi risultati finanziari non erano da paragonare a quelli che si potevano ottenere con la Rivoluzione francese, a condizione che i presenti si unissero per mettere in pratica il Piano rivoluzionario che egli aveva studiato e aggiornato con grande cura.


La “dottrina del terrore” contenuta in questo Piano di 25 punti :
«Il miglior risultato che si può ottenere, nel governare gli uomini, può essere raggiunto solo con l’uso della violenza e del terrorismo... La Legge è un mascheramento della forza. Per le leggi della Natura, il Diritto si fonda sulla forza».
«La nostra politica deve essere quella di fomentare le guerre, per sprofondare sempre di più le nazioni nel loro debito, e di dirigere le Conferenze di Pace».
«Il “nostro Stato”, marciando lungo la strada della conquista pacifica, ha il diritto di rimpiazzare gli orrori delle guerre con le meno evidenti, ma più efficaci sentenze di morte, necessarie a mantenere il “regno del terrore” che genera la cieca sottomissione».
«Grazie alla nostra stampa, noi abbiamo ottenuto l’oro nelle nostre mani, nonostante il fatto che noi abbiamo dovuto raccoglierlo da oceani di lacrime e sangue».
«Quando le condizioni rivoluzionarie giungeranno al punto più basso, e le masse, già soggiogate con le privazioni e col terrore, i nostri agenti dovranno apparire in scena, ma solo dopo che essi hanno portato a termine il nostro pianificato “regno del terrore”. Mettendo a morte questi nostri agenti, noi appariremo come i salvatori degli oppressi, mentre invece noi siamo interessati proprio all’opposto, e cioè alla riduzione e all’uccisione dei Goym (cristiani)».
«Noi provocheremo la depressione industriale e il panico finanziario. La disoccupazione e la fame, imposte alle masse, creerà il diritto del capitale di regnare in modo più sicuro».«Il “regno del terrore” dovrà accompagnare ogni sforzo rivoluzionario, perchè questo è il mezzo più economico per portare la popolazione ad una rapida sottomissione».
«Creeremo monopoli immensi e riserve di tale ricchezza colossale che persino le ricchezze più grandi dei Goym (cristiani) dipenderanno da noi in tale misura che essi raggiungeranno il fondo insieme al credito dei loro Governi, il giorno dopo la GRANDE CATASTROFE POLITICA».
«Spoglieremo i Goym delle loro proprietà terriere e industriali con una combinazione di tasse e concorrenza sleale e li porteremo alla rovina economica nei loro interessi finanziari nazionali e nei loro investimenti».
«Gli aumenti salariali, ottenuti dai lavoratori, non dovranno beneficiarli in alcun modo».
«Lanceremo una corsa agli armamenti in modo che i Goym si possano distruggere a vicenda, su scala colossale e, alla fine, nel mondo, non rimarranno altro che masse di proletariato con pochi milionari devoti alla nostra causa, con forze militari e di polizia sufficienti a proteggere i nostri interessi».
«I nostri agenti dovranno infiltrarsi in tutte le classi, a tutti i livelli della società e del Governo, per raggirare, confondere e corrompere i più giovani della società, insegnando loro teorie e principi che noi sappiamo essere falsi».
«I Governi dell’Occidente non potranno sollevarsi contro di noi, perché, noi creeremo, nelle capitali e nelle città di tutti i paesi, un’organizzazione di un tale TERRORE TERRIFICANTE da far tremare anche i cuori più gagliardi».

 


Pawns in the Game.
Ristampa in lingua originale
Il contenuto di questo articolo è tratto dal libro "Pawns in the Game", Pedine nel Gioco, di William Guy Carr, quì ne troverete una sintesi : Pawns in the Game - Pedine nel Gioco. Una cospirazione satanica per controllare il mondo, ho utilizzato un riassunto per i 25 punti ma a breve pubblicherò il libro completo.
Certamente in questi punti si possono trovare delle attinenze con la realtà passata e presente se non proprio la realtà nuda e cruda, tale e quale in cui viviamo e questo spiega molte cose per chi non ne fosse a conoscenza, personalmente avevo tutto chiaro, sostanzialmente conferma che : "Tutte le guerre sono guerre di banchieri" - “All wars are bankers’ wars” ed anche le modalità per arrivarci come ha avuto la "bontà" nella sua "magnanimità" il Sig. Rothschild di illustrarci, questo per quanto mi riguarda mette fine una volta per tutte alle panzane che ci passa il sistema.
Se vogliamo una conferma di quanto sostenuto la possiamo trovare quì : Cromwell finanziato dagli ebrei - Il Globalismo, o nel L’usura, per Ezra Pound, e non solo per lui, ha mosso guerra al mondo dal 1694, quando nacque la Banca d’Inghilterraper il resto rimando alla lettura della sintesi del libro dove il tutto è più dettagliato, prossimamente del libro stesso e naturalmente degli articoli correlati per l'approfondimento.

Come giustamente fa notare un amico "acculturato" sul tema, Franco Muzzi :

"Se vuoi capire di essere un criceto messo in una gabbia da qualcuno che da secoli ha pianificato come arrivare al controllo dell'intero pianeta... questa lettura ti solleverà molta nebbia.
Ricordo a tutti un piccolo particolare...
nel testo leggerai che "Roth e Schild" in tedesco significano Rosso e Scudo"... bene!... ora pensa... e rispondi:
La Democrazia Cristiana... quale simbolo ha adottato da sempre?
Ricorderai per l'appunto uno scudo rosso... a dimostrazione che la politica TUTTA è asservita al bankieri fin dal nascere...
Così come oggi il mov5stelle... (guardacaso sembra che le stelle a 5 punte appaiano dappertutto... quasi come per FARSI RICONOSCERE da chi conosce il piano dei Rothschild... e se ci avete fatto caso appare pure sul simbolo della nostra nazione)...
Quindi... qui o ci svegliamo...
o saremo solo carne da macello per macellai che da secoli pianificano la più grande macelleria di tutti i tempi...
IL NUOVO ORDINE MONDIALE" !...
ed un altro, Maicol Vozza:
"Game over !!"

fonte  http://unmondoimpossibile.blogspot.com/2016/05/la-dottrina-del-terrore-i-25-punti-di.html

fonte: ALTRA INFORMAZIONE

 

sabato 13 marzo 2021

come comportarsi quando si viene fermati dalle forze dell'ordine

 

Se veniamo fermati dalle forze d’ordine dobbiamo avere un dialogo equilibrato e soprattutto rilassato. Sono uomini anche loro...

REGISTRARE TUTTO
La prima importante regola è riprendere tutta la scena col telefonino (possibilmente con data e ora, altrimenti dire a voce “Oggi (specificare data e ora)……..ci troviamo (specificare il luogo)… sono stato fermato da due agenti (specificare se polizia, vigili, carabinieri, guardia di finanza…).
Si può riprendere tutta la scena compresi i volti degli agenti perché il video serve per la propria difesa, e non deve essere divulgato.
Gli agenti NON possono impedire la registrazione e neppure toccare e/o sequestrare il telefonino: sarebbe un reato molto grave!

IDENTIFICAZIONE DELLA PERSONA E DELL’AGENTE
Durante l’ambito della polizia amministrativa gli agenti non possono arrestare nessuno! Hanno sempre però la facoltà di identificare le persone, per cui basta avere in tasca un documento di identità. Attenzione il documento non è obbligatorio (a meno che non si stia guidando), ma è bene sapere che la polizia può sempre disporre il fermo per l’identificazione e quindi portare la persona in caserma facendo perdere molto tempo
Gli agenti di pubblica sicurezza devono identificarsi sempre, soprattutto quando sono a piedi e fermano una persona. Se si viene fermati in auto invece basta la divisa e la paletta. Abbiamo il diritto di chiedere nome, cognome, grado e la placchetta di riconoscimento (che dovrebbe essere sempre ben visibile sulla divisa).
Se l’agente non si identifica e non ha la placchetta visibile sulla divisa commette illeciti disciplinari!

CONTRADDITTORIO CON LA POLIZIA
E’ molto utile avere un contraddittorio pacato e tranquillo con gli agenti.
Non appena si viene fermati e ci viene contestato un illecito, mentre registriamo il video chiedere espressamente agli agenti qual è il reato che abbiamo commesso. La loro risposta sarà quasi sempre sui Dpcm… Quindi ripeteremo di nuovo: “Mi scusi agente, qual è il reato che avrei commesso?”. Sempre registrando il videoA questo punto è bene ricordare all’agente alcune cose importantissime: Lei sa che queste norme (Dpcm) la cui violazione lei mi sta contestando, sono in contrasto con la Costituzione e con i Diritti fondamentali e inviolabili dell’uomo?”
(Art. 1: Diritto al lavoro; Art. 13: Libertà personale; Art. 16: Libertà di movimento).
Si rende conto che Lei sta violando la Costituzione, quella su cui ha giurato?

IL VERBALE
Se dopo il contraddittorio e aver espresso le nostre motivazioni l’agente compila il verbale, nessun problema, può farlo, ma vanno ricordate alcune cose...
Deve essere sempre redatto in DUE COPIE, una per l’agente e una per il “trasgressore”.
E’ utile ritirare il verbale? Si ma non è importante.
Nel verbale i nomi degli agenti DEVONO essere indicati chiaramente assieme ai numeri di matricola.
Se non lo fanno è un ulteriore vizio, ma comunque, in fase di contestazione i nomi verranno fuori successivamente, quindi non è un problema.
Il verbale le forze dell’ordine lo devono contestare immediatamente
, se ciò non viene fatto, siamo di nuovo in presenza di un altro vizio.
Firmare il verbale si può farlo senza problema perché è solo una notifica che significa che ci hanno consegnato il documento. Comunque sia non è obbligatorio firmare.

Molto utile invece è aggiungere una dichiarazione personale al verbale soprattutto per correggere delle contestazioni di situazioni non vere. Se per esempio ci contestano di non aver con noi la mascherina, ma questa l’avevamo in tasca, va scritto nel verbale “Non è vero che non avevo la mascherina. Ce l’avevo in tasca”; ”Non è vero che ero fuori dal comune...”; ”Non è vero che….”
Nel verbale infine si possono poi fare delle dichiarazioni di principio. Per esempio quello che ci viene contestato (mascherina, guida oltre l’orario di coprifuoco, ecc.) viola la Costituzione e i Trattati internazionali dei Diritti dell’uomo. Se non c’è spazio fisico per scrivere tutto, gli agenti sono obbligatia fornire un foglio aggiuntivo dove poter scrivere tutto quello che si vuole.

LA MULTA NON SI PAGA
Ovviamente la multa non si paga!
Se si paga significa accettare per cui non si potrà più contestarla.
Una volta fatta la multa abbiamo 30 giorni dalla notifica per mandare al prefetto - mediante Pec o raccomandata con ricevuta di ritorno - delle osservazioni di principio (per esempio la violazione della Costituzione, dei Diritti fondamentali dell’uomo, ecc.).

La forze dell’ordine deve attendere 60 gg per il pagamento, dopodiché manderanno in automatico la multa in Prefettura.
Le osservazioni da fare non sono obbligatorie ma sarebbe opportuno e utili farle per contestare al prefetto il cosiddetto “Difetto di motivazione”. Se infatti alla fine la prefettura ci dovesse consegnare il foglio prestampato (come accade quasi sempre) dove ci impone di pagare la multa, commette una violazione amministrativa (chiamata “difetto di motivazione”) perché non ha risposto alle osservazioni che avevamo fatto!
Se alla fine nonostante tutto ci ordinano di pagare, ovviamente non si paga nulla...

Informazioni estrapolate dai video dell’avvocato Alessandro Fusillo

Art. 1 Costituzione

“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

Art. 13 Costituzione

“La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”

Art. 16 Costituzione

“Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la LEGGE stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche”.

Art. 651 Codice Penale (sull’identità personale)

“Chiunque, richiesto da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, rifiuta di dare indicazioni sulla propria identità personale, sul proprio stato, o su altre qualità personali, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a euro 206”.

E’ sufficiente declinare le proprie generalità, non essendo richiesto di fornire un documento attestante la propria identità personale.

Numeri di emergenza
112 CARABINIERI
113 POLIZIA
115 VIGILI DEL FUOCO
117 GUARDIA DI FINANZA

fonte: DISINFORMAZIONE