mercoledì 29 aprile 2015

va e uccidi



The Manchurian Candidate è un film del 1962 diretto da John Frankenheimer.

Il soggetto del film, un thriller ambientato ai tempi della Guerra Fredda, è tratto dal libro The Manchurian Candidate di Richard Condon.

Nel 2004 Jonathan Demme ne ha diretto l'omonimo remake, con alcuni adattamenti alla sceneggiatura volti a rendere più attuale il messaggio del film: il nemico non è più il comunismo ma le corporazioni.

Trama

Il sergente Raymond Shaw viene catturato durante la Guerra di Corea e subisce un lavaggio del cervello che lo trasforma in un killer inconsapevole. I suoi commilitoni subiscono invece un condizionamento volto a trasformare nei loro ricordi il sergente Shaw in un eroe. Al loro ritorno in patria, grazie ai racconti dei suoi soldati, il sergente Shaw viene insignito di una medaglia al valore, ma nella mente del maggiore Marco iniziano ad affiorare i ricordi del trattamento subito che lo spingono ad indagare su cosa sia successo veramente durante la loro prigionia.

L'obiettivo degli agenti comunisti è di far uccidere a Shaw il candidato alle presidenziali; il sergente ucciderà invece la madre di questi, coinvolta nella congiura e il senatore John Yerkes Iselin. Il maggiore Flawa, giunto ormai troppo tardi, comprende tuttavia che il sergente Shaw si è sacrificato per salvare la democrazia. Dopo di che il sergente rivolge l'arma contro se stesso e si uccide.

Riconoscimenti

1963 - Premio Oscar

Nomination Miglior attrice non protagonista a Angela Lansbury

Nomination Miglior montaggio a Ferris Webster

1963 - Golden Globe

Miglior attrice non protagonista a Angela Lansbury

Nomination Migliore regia a John Frankenheimer

1963 - Premio BAFTA

Nomination Miglior film

1962 - National Board of Review Award

Miglior attrice non protagonista a Angela Lansbury

Nel 1994 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al sessantasettesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi.

Il personaggio interpretato dalla Lansbury è stato inserito dall'American Film Institute al 21º posto della classifica sui 50 cattivi migliori del cinema americano.

Remake

The Manchurian Candidate, regia di Jonathan Demme (2004).

Curiosità

È il primo film statunitense con al suo interno un combattimento di karate.

Il titolo originale fa riferimento al luogo dove i prigionieri americani sono trasportati per subire il lavaggio del cervello.

Angela Lansbury recita la parte della madre di Laurence Harvey (Raymond Shaw), nonostante in realtà avesse solo tre anni in più di lui.

fonte: Wikipedia

SCENA INIZIALE

silurato ricercatore: aveva fatto scoperta shock riguardo alcuni tra gli psicofarmaci più redditizi

Warburton dice che 60.000 persone in cura con psicofarmaci moriranno prematuramente. Di Andrew MacLeod, 25 Mar 2015, TheTyee.ca (rivista on-line)


Secondo il parlamentare democratico canadese Adrian Dix, la British Columbia ha perso un prezioso ricercatore.

Il contratto del ricercatore Bill Warburton con il ministero della salute è stato cancellato nel 2012 durante un’ondata di licenziamenti. Secondo Warburton, circa 60.000 persone che ora stanno assumendo farmaci antipsicotici moriranno prematuramente, e l’interruzione brusca della ricerca rappresenta un tipico esempio di azione dannosa da parte del governo.

La sua ricerca dimostra un aumento del 2% della mortalità tra le persone curate con farmaci antipsicotici di seconda generazione -“ un aumento enorme " ha detto, aggiungendo come ci siano al momento più di tre milioni di persone in cura con questi farmaci. Significa che "60.000 persone stanno per morire inutilmente, perché non sono stati avvertiti degli effetti collaterali di questi farmaci”.

Prima del brusco licenziamento, Warburton ha avuto accesso ai dati medici provenienti da milioni di pazienti della British Columbia, e ha avuto molte opportunità di presentare la sua ricerca al governo. Nel corso di questa ricerca Warburton si occupò della salute delle persone trattate con farmaci antidepressivi prima di passare a un altro antidepressivo o un antipsicotico atipico, una categoria che comprende oltre una dozzina di farmaci, di cui almeno cinque sono delle vere galline dalle uova d’oro per chi li produce, in quanto usati per curare la depressione.

Morti premature

"Le persone trattate con antidepressivi tendevano a morire più velocemente nei primi anni", ha detto Warburton, speculando su un possibile effetto stimolante che ha causato gli attacchi di cuore. Negli anni successivi “sono aumentati i decessi anche tra le persone in cura con antipsicotici, probabilmente a causa di problemi circolatori o cardiaci causati dai farmaci, noti per aumentare il diabete”.
Lo studio non includeva pazienti diagnosticati con psicosi o ricoverati, ma unicamente pazienti depressi trattati con antipsicotici, rivelando come questi ultimi avessero maggiori probabilità di morire nei prossimi dieci anni rispetto al resto della popolazione.

Il contrasto tra Velocità e sicurezza

Spesso non si sa molto circa la sicurezza di un nuovo farmaco. C'è un test iniziale per la sicurezza, ma non su una scala abbastanza grande da rilevare qualcosa come una differenza del 2% della mortalità - aggiunge Warburton. Allo stesso tempo, c'è spesso la necessità di rendere subito disponibili i farmaci potenzialmente utili. Gli studi eseguiti dopo che un farmaco è stato messo in uso, invece, riguardano milioni di pazienti, e consentono valutazioni statistiche più accurate, mettendo in risalto effetti che, come in questo caso, riguardano il 2% della popolazione - una percentuale non rilevabile negli studi preliminari su piccoli gruppi di pazienti. “Il nostro studio è necessario a causa del compromesso tra velocità e sicurezza in sede di approvazione", ha detto. "Ogni piccolo effetto collaterale non può essere rilevato al momento dell'approvazione. Devi fare una sorveglianza post commercializzazione per la sicurezza del pubblico ".

Secondo il parlamentare democratico Adrian Dix, i dati di Warburton sono stati persi quando il ministero della salute ha licenziato i ricercatori. "Oltre alle vite che sono state danneggiate dal fiasco del governo, c’è stato anche un enorme impatto sulla ricerca ", ha detto Dix. La ricerca di Warburton sull'efficacia degli antipsicotici protegge i pazienti e aiuta il governo a gestire meglio la spesa farmacologica.

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche.

Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani onlus

Email info@ccdu.org
www.ccdu.org

Fonte articolo:

http://thetyee.ca/News/2015/03/25/Dismissed-Researcher-Drug-Finding/

http://www.informazione.it/c/8C46264C-B5E9-4EE7-824D-D7EFCE262DDB/Silurato-Ricercatore-aveva-fatto-scoperta-shock-riguardo-alcuni-tra-gli-psicofarmaci-piu-redditizi

http://altrarealta.blogspot.it/

l'Italia frana e aumentano le spese militari


due facce della stessa medaglia bronzea!



di Gianni Lannes


Non è solo una questione di ladroneria istituzionale, ma di mafiosità "legalizzata" dentro lo Stato, altro che criminalità più o meno organizzata.  Le strade statali sono un colabrodo, ma ogni giorno il governo Renzi spende 100 milioni di euro per le attività delle forze armate, soprattutto in missioni di guerra all'estero, comprese le irrorazione aeree (alla voce scie chimiche) sotto la regia di Washington che avvelenano gli italidioti. Se la tendenza di palazzo chigi non cambia alla fine del 2015 saranno stati sperperati in questa follia bellica eterodiretta dalla White House e dalla Nato, oltre 30 miliardi di euro sborsati dagli ignari contribuenti. Nel frattempo anche le scuole pubbliche crollano, mentre ben 2400 edifici scolastici pubblici risultano imbottiti di cancerogeno amianto. Eppure l'asbesto è stato messo al bando, almeno sulla carta con la legge 257 del 1992, ma i piani di bonifica non sono stati mai realizzati.

Sprecare denaro pubblico non è una novità nell’ex belpaese. Tutto normale? Il paese fisico si sta adeguando a quello politico. Crolli e dissesti sono all'ordine del giorno. E al sud va anche peggio. Ma tanto chi ci fa caso?

Difficilmente la Palermo-Catania dopo il crollo del pilone sarà agibile entro breve: il piano dell'Anas prevede la demolizione e la ricostruzione di entrambe le campate: tempi previsti 18 mesi, costo 30 milioni di euro. In Sicilia crolli e dissesti sono ormai all'ordine del giorno: a Capodanno era crollato il viadotto che collega Palermo ad Agrigento, completato solo una settimana prima.


Ma non solo in Sicilia le strade sono in frantumi. Anche in Sardegna ci sono stati altri gravi crolli: come quello della cosiddetta "nuova 554" che collega Cagliari alle zone turistiche, franata creando una voragine di oltre un metro. Secondo i dati Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), nel Belpaese ci sono 6180 punti di criticità per fenomeni franosi: 780 su autostrade e 1862 lungo le ferrovie. Non sono dati fantasiosi, visto che solo nel 2014 ci sono state 211 frane.

Non è uno scherzo. Calma, calma, non è successo niente. Tornate a casa! E’ stato solo l'impasto sbagliato, licenzieremo l'operaio che l'ha steso; pagherà l'operaio che non è stato attento, ha dei precedenti perché è stato a casa con l'influenza due volte quest'anno. Così si giustificano a Roma.

Ma perché la costruzione di un chilometro di strada in Italia costa esattamente il triplo che in Germania, quando invece gli operai italidioti sono pagati la metà dei colleghi tedeschi?

Lo storico che esaminerà la nostra epoca si troverà piuttosto disorientato dinanzi al problema di spiegare il rapporto tra tanta incapacità amministrativa, inettitudine politica con le negative conseguenze a danno di tutti. Il dramma è l'assuefazione al degrado, insomma al peggio, quando basterebbe licenziare per sempre quest'accozzaglia di politicanti fantoccio, venduti al miglior offerente. La crisi è morale: non abbiamo alcun debito economico ma solo conti in sospeso con madre Natura. La libertà si conquista non può essere elemosinata.


riferimenti: 

http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/suolo-e-territorio/dissesto-idrogeologico/sintesi_dissesto_idrogeologico_ispra_2014.pdf

http://www.sipri.org/media/pressreleases/2015/milex-april-2015 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=spese+militari 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=dissesto+idrogeologico 

Lannes Gianni,  TERRA MUTA, Pellegrini, Cosenza, 2013

fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it

venerdì 24 aprile 2015

buon compleanno!



ONE MORE DAY - TRAILER

partiti fantasma, a pezzi, per una democrazia senza popolo

Non è esagerato parlare di partiti in pezzi: divisi e già scissi di fatto, sebbene formalmente si esiti ancora a lacerare l’involucro dell’unità. Osservando quanto accade in vista delle elezioni regionali di fine maggio, lo spettacolo è quello di una scomposizione di forze politiche e alleanze: la conseguenza fisiologica di uno sgretolamento progressivo delle identità, dei blocchi sociali, delle nomenklature. In pochi anni, non solo i «cartelli» elettorali sono invecchiati come se ne fossero passati dieci. La dimensione locale della politica ha subito un’involuzione che la fa apparire quasi impazzita. È il prodotto della subalternità del sistema dei partiti ad interessi che lo dominano e lo umiliano; e dell’impoverimento culturale di piccole tribù autoreferenziali che sommano i difetti del dilettantismo a quelli del professionismo del potere. Le tante inchieste della magistratura che convergono sulle cosiddette classi dirigenti locali confermano questa deriva. E fanno apparire molti Comuni e Regioni come epicentri di un’economia studiatamente inefficiente, funzionale al malaffare.
Lo iato tra livello nazionale e “periferia” non potrebbe essere più vistoso, dal Veneto alla Puglia. Ma rischia di suggerire una contrapposizione tra due fenomeni in realtà speculari. L’esplosione dei legami dentro e tra i partiti non è soltanto laMassimo Francocertificazione del fallimento di un’idea di federalismo. Riflette anche le scissioni sociali che sono avvenute in questi anni in un’Italia affacciata sul vuoto dell’azione politica. Sono la versione minore e moltiplicata delle migrazioni parlamentari registrate in questi anni alle Camere: indizi di un malessere ormai cronico. Le spaccature e le riaggregazioni locali nel centrodestra, nella Lega, perfino nel Pd, imitano alla perfezione i conflitti alla Camera e al Senato. Replicano “cambi di casacca” che non sono solo frutti dell’opportunismo: rivelano un trasversalismo privo di nobiltà, e alimentato da identità debolissime e stralunate. Il cemento è il micro-interesse, e tanti micro-narcisismi collettivi che rendono difficile qualunque aggregazione forte e duratura.
La domanda è se e chi riuscirà a ricompattare questo magma centrifugo. In apparenza, il modello verticale di Matteo Renzi lo sta facendo. Ma la distanza tra il premier o il capo della Lega, Matteo Salvini, o Beppe Grillo, i tre oggi in auge, e il caotico agitarsi di anonimi candidati regionali, non esalta solo la loro capacità di leadership. Finisce anche per sottolineare i loro limiti: quasi l’impossibilità, oltre che l’incapacità, di trasformare dall’alto una realtà prosaicamente mediocre e fuori controllo. La politica nazionale inspira a pieni polmoni i miasmi locali anche perché non appare in grado di trasmettere messaggi forti di rinnovamento come quelli che si sforza di offrire all’Europa. Il risultato è che a vincere sembra sia la “periferia” non governata, immutabile e misteriosa nei suoi gangli più oscuri: quelli che solo la magistratura finora tende a portare alla luce, Astensionismodelegittimando partiti che arrivano sempre dopo; e che mostrano riflessi difensivi automatici, lasciando ai giudici una supplenza di fatto che assume contorni ambigui e mostra limiti oggettivi, seguendo logiche non politiche. Sono fenomeni che corrodono quotidianamente la credibilità degli eletti, e si proiettano sulle scelte nazionali.
Vedremo come si evolverà la campagna elettorale. Ma il turbinìo di liste, unioni e rotture trasmette una pessima impressione. Il crollo della partecipazione a livello locale che si è registrato negli ultimi anni non è un segno di modernità “all’americana”: anche per la rapidità con la quale sta avvenendo, suona come la risposta patologica ad una rappresentanza inadeguata e malata. Se si dovesse confermare a maggio, significherebbe un rifiuto di metodi e di formazioni non disinvolti ma, appunto, ormai percepiti come “impazziti”. Sarebbe una sconfitta che nessuna riforma elettorale, né la prevalenza di uno schieramento sull’altro, potrebbero attenuare o nascondere. Il guaio maggiore, tuttavia, non sarebbe il fallimento di una politica locale che per paradosso oggi fornisce tanti governanti, premier compreso; né la scissione di alcuni partiti, ridotti a gusci di identità irriconoscibili. Il rischio vero è quello della scissione tra l’elettorato e chi non è in grado di offrirgli una scelta degna di questo nome. Sarebbe la premessa di una pericolosa democrazia con sempre meno popolo.
(Massimo Franco, “Piccole miserie locali”, dal “Corriere della Sera” del 15 aprile 2015).

fonte: www.libreidee.org

giovedì 23 aprile 2015

Mattia Briga



LE STESSE MOLECOLE

benvenuta!

Little baby Annie is home safe and sound. Annie Mary Peace.
Thank you for all your warm wishes and comments. We are all good if not a little tired. It's fun seeing 4am without wine. Emoticon wink 
Looking forward to our adventures with Annie from here on in. Love to one and all, H xxx




TRIBUTO

mercoledì 22 aprile 2015

Enzo Siciliano



è stato uno scrittore e critico letterario italiano.

Nato a Roma da genitori calabresi, laureato in filosofia, la sua formazione è stata segnata da alcuni grandi protagonisti della cultura del Novecento: da Giacomo Debenedetti ad Alberto Moravia, da Pier Paolo Pasolini a Giorgio Bassani e Attilio Bertolucci. Fu sposato con Flaminia Petrucci, figlia di Hilde Brat e Concezio Petrucci, l'architetto delle città nuove.

Prima dell'esordio letterario e dell'attività critica e pubblicistica, è stato insegnante e funzionario della Rai di cui è stato presidente tra il 1996 e il 1997. In quest'ultima funzione, suscitò scalpore la sua decisione di mandare in onda la diretta dell'apertura della stagione lirica del Teatro alla Scala di Milano con l'opera lirica Macbeth in prima serata su Raiuno al posto del telegiornale delle 20: era la prima volta che succedeva nella storia della televisione italiana.

Ha esordito nella narrativa con Racconti ambigui nel 1963 ed è stato condirettore di «Nuovi Argomenti» e direttore del Gabinetto Vieusseux di Firenze.

Si cimentò anche con la regia cinematografica con il film La coppia (1973) e partecipò come sceneggiatore ai film Io e lui (1973) di Luciano Salce e Il silenzio è complicità (1976) di Laura Betti. Degne di nota le sue appassionate biografie, sempre in bilico fra critica e letteratura: Vita di Pasolini e Puccini.

Nella sua lunga esperienza come direttore di «Nuovi Argomenti» fu un tenace e attentissimo talent-scout. Fra le sue numerose "scoperte" ricordiamo gli scrittori Dario Bellezza, Franco Cordelli, Sandro Veronesi, Edoardo Albinati, Aurelio Picca, Andrea Carraro, Mario Desiati, Alessandro Piperno, Leonardo Colombati e Lorenzo Pavolini e i critici Massimo Onofri, Raffaele Manica e Emanuele Trevi.

Come prefatore e critico ha scritto su Giuseppe Gioachino Belli, Camillo Boito, Antonio Fogazzaro, Luigi Pirandello, Salvatore Di Giacomo, Alberto Savinio, Giovanni Papini, Sandro Penna, Anna Banti, Vitaliano Brancati, Carlo Cassola, Giovanni Testori, Alberto Moravia, Achille Campanile, Mario Soldati, Ennio Flaiano, Cesare Brandi, Giacomo Debenedetti, Thomas Hardy, Cees Nooteboom, Joseph Conrad, Tristan Corbière, Henry Miller, e ha anche tradotto Macbeth di William Shakespeare e Berenice di Jean Racine, e adattato Nella gabbia di Henry James per il teatro.

È stato realizzato nel 2011 un Meridiano delle sue opere a cura di Raffaele Manica.

Onorificenze

Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana

— 8 luglio 1996. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.

Curiosità

Nel 1964 interpreta il ruolo di Simone nel film Il Vangelo secondo Matteo diretto da Pier Paolo Pasolini.

Nel maggio 2008, viste le origini della sua famiglia e il legame che soprattutto in gioventù lo portarono a trascorrervi parte della sua vita, gli è stato intitolato l'istituto d'istruzione superiore della Città Bisignano, Liceo scientifico e ITIS

Opere

Romanzi e racconti

Racconti ambigui (Feltrinelli, 1963)
La coppia (Feltrinelli, 1966)
Dietro di me (Garzanti, 1971)
Rosa pazza (e disperata) (Garzanti, 1973; Mondadori 1994)
La notte matrigna (Rizzoli, 1975; Mondadori 1997)
La principessa e l'antiquario (Rizzoli, 1980)
La voce di Otello (Mondadori, 1982)
Diamante (Mondadori, 1984)
Cuore e fantasmi (Mondadori, 1990)
Il bagno della regina (Mondadori, 1991)
Romanzo e destini (Theoria, 1992)
Carta blu (Mondadori, 1992)
Campo de' fiori (Rizzoli, 1993)
Mia madre amava il mare (Rizzoli, 1994)
I bei momenti (Mondadori, 1997, premio Strega)
Non entrare nel campo degli orfani (Mondadori, 2002)
Il risveglio della bionda sirena (Mondadori, 2004)
La vita obliqua (Mondadori, 2007, pubblicato postumo)

Teatro

La tragedia spagnola, rielaborato da Thomas Kyd insieme a Dacia Maraini (Feltrinelli, 1966)
"Jacopone"
La casa scoppiata (Mondadori, 1986)
La vittima (Mondadori, 1987)
Singoli (Gremese, 1988)
Atlantico (Gremese, 1991)
Morte di Galeazzo Ciano (Einaudi, 1998)
Tournée (postumo, a cura di Andrea Caterini, Edizioni Stilos, 2010)

Saggi

Prima della poesia (Vallecchi, 1965)
Autobiografia letteraria (Garzanti, 1970)
Puccini (Rizzoli, 1976)
Vita di Pasolini (Rizzoli, 1978; Giunti, 1995; Mondadori 2005)
Alberto Moravia: vita, parole, idee di un romanziere (Longanesi 1971; Bompiani, 1982)
La bohème del mare: dieci anni di letteratura 1972-82 (Mondadori, 1983)
Letteratura italiana (tre volumi, Mondadori)
1: Da Francesco d'Assisi a Ludovico Ariosto (1986)
2: Da Niccolò Machiavelli a Giambattista Vico (1987)
3: Da Carlo Goldoni a Giovanni Verga (1988)
Ma tu che libri hai letto? (Gremese, 1991)
Diario italiano 1991-1996 (Mondadori, 1997)
Diario italiano 1997-2006 (Perrone, 2008, postumo, a cura di Andrea Caterini)
Cinema & film: cronaca di un amore contrastato (Rizzoli, 1999)
Carta per musica: diario di una passione, da Mozart a Philip Glass (Mondadori, 2004)
Racconti italiani del Novecento (antologia in 3 tomi presso «I Meridiani» Mondadori, 1983-2001)

Raccolte

Opere scelte, a cura di Raffaele Manica, «I Meridiani» Mondadori, 2011

Filmografia parziale

Sceneggiatore e montatore per Il silenzio è complicità, regia di Laura Betti (1976)

fonte: Wikipedia

RICORDO DI PASOLINI

INTERVISTA AL FILOSOFO GIORGIO COLLI

Grace is gone



è un film del 2007 scritto e diretto da James C. Strouse. Ambientato nel presente, descrive la difficoltà di un padre nel comunicare alle proprie figlie che la madre, la Grace del titolo, è morta.

Trama

Mentre la moglie Grace si trova in missione in Iraq, Stanley deve provvedere da solo alle sue due figlie. Le notizie di attentati continui in medio oriente minano la tranquillità domestica costringendo all'insonnia Heidi, la figlia più grande, e spingendo Stanley ad unirsi ad un gruppo di sostegno per i parenti dei militari impegnati all'estero.

Un giorno due soldati si presentano alla porta di Stanley e purtroppo gli comunicano che sua moglie è stata uccisa durante uno scontro. L'uomo inizialmente in difficoltà ad accettare la notizia, poco per volta inizia a pensare a come poterlo dire alle figlie. Distrutto dal dolore non riesce a trovare il modo adatto e prendendo tempo decide alla fine di portare le bambine ad un lontano parco di divertimenti, immaginando che questo possa attenuare in qualche modo la loro sofferenza.

Il viaggio sarà segnato da mille piccole rivelazioni e finirà per unire Stanley maggiormente alle bambine.

TRAILER

guerra nucleare USA in Europa: governo Renzi favorevole!

 24 Marzo 2014. Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a L'Aia per il Vertice sulla Sicurezza Nucleare.
(Foto: laboratorio fotografico Chigi)




 di Gianni Lannes

Ecco il programma United States of America di ammodernamento delle bombe atomiche tattiche B61 - attualmente allestite anche sui tornado italiani - che monteranno i cacciabombardieri nucleari F 35, acquistati anche dall’Italia, con i soldi dei contribuenti italidioti.

Gli obsoleti ma letali ordigni atomici B 61 sono dispiegati in sei basi militari di cinque paesi europei  - Italia (Ghedi e Aviano), Belgio, Paesi Bassi, Turchia e Germania - sotto l’egida della NATO.  




Mister Obama ha deciso di spendere 11 miliardi di dollari per il LEP (Life Extension Program) condotto dai laboratori nucleari (NNSA), al fine di aumentare le capacità delle armi nucleari tattiche B61.

La National Nuclear Security Administration  evidenzia che per «programma di estensione della vita (LEP) si deve intendere un programma per la riparazione / sostituzione di componenti di armi nucleari in grado di garantire e soddisfare le esigenze militari».



Vi sono cinque versioni della B61 rispettivamente denominate «modello" 3, 4, 7, 10 e 11», mediante questa ristrutturazione si ha un potenziamento distruttivo denominato B61-12.

I modelli 7 e 11, definiti strategici, hanno opzioni multiple di potenza sino a 340 kilotoni. Solo per fare un raffronto: la bomba sganciata su Hiroshima aveva una potenza di appena 13 chilotoni.  

Sebbene il Department of Defense avesse dichiarato che non vi erano piani per convertire le B61 in bombe nucleari penetranti, da anni il Pentagono ha sviluppato queste armi per attaccare bunker contenenti armi nucleari, chimiche o biologiche.
La questione è attuale poiché nel 2017, data in cui il nuovo F-35 sostituirà gli attuali F-16. Queste bombe, sino ad ora dotate di un paracadute in coda per rallentare la discesa e permetterne la denotazione al suolo, saranno ammodernate dalla Boeing che il 27 novembre 2012 ha siglato un contratto dal valore di 178 milioni. La Boeing, infatti, ha realizzato un nuovo kit di coda per dotarla di un sistema di guida di precisione e direzione.

Nel Nuclear Posture Review del 2010 e poi nel summit della NATO a Chicago nel 2012, il Pentagono aveva ribadito la necessità delle armi nucleari tattiche come strategia di difesa degli Stati Uniti. In quelle occasioni emergevano i piani per rendere il caccia F-35 capace di trasportare le B61, ma contemporaneamente si affacciava la posizione di paesi quali Germania, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e Norvegia che ne chiedevano la rimozione. L’Italia sotto il governo Monti, invece ha continuato a sostenere che tali armi erano, e rimangono, simboli fondamentali dell'impegno militare statunitense in Europa.

Storicamente i caccia statunitensi a doppia capacità sono stati l'F-16 e l'F-15E (il B-2 è un bombardiere strategico) e continueranno ad esserlo finché non saranno pronti gli l'F-35, mentre i paesi della NATO fra cui l’Italia, hanno i Tornado e gli F-16 come caccia certificati per il trasporto e lo sgancio delle testate nucleari.

Sebbene l’Italia abbia sottoscritto e ratificato il Trattato di non proliferazione nucleare, ospita arsenali nucleari in aperta violazione del Trattato che impone ad uno Stato non nucleare di non possedere o ricevere armi nucleari. L’ostacolo è stato raggirato escogitando il sistema della doppia chiave. Nella base di Ghedi infatti, sebbene le circa 20 B61 siano sotto tutela del Munizionamento 831°, il reparto americano delegato allo stoccaggio, manutenzione e trasporto delle armi nucleari, sono italiani i piloti che si esercitano per imparare a sganciarle, e che, in caso di guerra, riceverebbero i codici di attivazione dell’ordigno nucleare appena saliti su i Tornado.

L'Aja: vertice sicurezza nucleare 2014


I piloti italiani dell’Aeronautica militare (sesto stormo) vengono addestrati all’uso delle bombe nucleari nei poligoni di Capo Frasca (Oristano) e Maniago II (Pordenone). Le 50 bombe conservate ad Aviano sono invece ad uso esclusivo degli aerei americani.

Provate a indovinare qual è stata la posizione del governo italiano rappresentato da mister Renzi, al vertice in Olanda sulla cosiddetta "sicurezza nucleare" nel 2014.


Riferimenti:














fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it

lunedì 20 aprile 2015

risveglio di primavera


in piazza Tommaseo a Milano, a ogni primavera, il giardino fiorisce in modo esplosivo.
ci passo il sabato mattina andando alla sezione clinica e mi dico: devo fotografare.
mi sono però decisa tardi e quando ci sono andata, lunedì scorso, c'erano già tutti i fiori di pesco per terra, un tappeto di petali schiacciati, il terreno era scivoloso, pericoloso, e maleodorante.
una sensazione tremenda mi ha invasa.
appena cominciata ed è già finita.
mi sono ripresa al lago in questi giorni, la primavera è ancora all'inizio, per certi versi sembra ancora dover cominciare.
ma, ahimè, il risveglio annuncia la morte, comunque.









fonte: nuovateoria.blogspot.it

pezzi di cielo in ordine sparso (Bristol e dintorni)

Tonight in Bristol at St George's I get to play this beauty. 
I'm in heaven.
If you're coming, it's the last one, it's looking gorgeous out there, let's have it! 
Love, H x




VIDEO DI GISMOTIGGER

sabato 18 aprile 2015

lassù qualcuno mi ama



Somebody Up There Likes Me è un film del 1956 diretto da Robert Wise tratto dalla biografia di Rocky Graziano, campione di boxe degli anni quaranta.

Titoli di testa

Questo è il modo in cui ricordo, definitivamente.

"Rocky Graziano"

Trama

Thomas Rocco "Rocky" Barbella, è un ragazzo dell'Est Side di New York, figlio di un ex pugile fallito e alcolizzato. La sua vita sembra essere segnata da continui furti e altre bravate e altrettante fughe da un istituto per ragazzi, gestito da Padre Benedetto, nell'ultima fuga, si rifugia in casa della madre, che lo avverte che Padre Benedetto non lo accoglierà più nella sua casa di correzione, durante la permanenza in casa, ha una lite furibonda con il padre che lo caccia in mezzo alla strada.

Un giorno lui e la sua banda si scontrano contro una gang rivale; all'arrivo della polizia Rocky scappa ma viene catturato e perquisito dai poliziotti, che gli trovano addosso 200 dollari. Agli agenti afferma di averli ricevuti da suo padre, il quale però smentisce e condanna di fatto il figlio alla reclusione in una casa di correzione.

Durante la detenzione mantiene un comportamento scontroso e sfacciato, arriva addirittura a spegnere una sigaretta sulla mano al direttore dell'istituto, che lo porta ad essere rinchiuso in un riformatorio. Rocky però non cambia registro: dopo una violenta lite con un poliziotto, ridotto in fin di vita dal ragazzo, viene arrestato e mandato in carcere (Isola Rikers).

Durante il tragitto sul mezzo della polizia che lo porterà in prigione, conosce Frankie Peppo un altro detenuto ex procuratore di pugili. Peppo, che ha assistito alla rissa tra Rocky e il poliziotto, cerca di convincerlo ad intraprendere la carriera di pugile, affermando di essere rimasto molto impressionato dalla sua potenza. Una volta scontata la pena presta servizio militare, dove è coinvolto in altri episodi di violenza: dopo aver aggredito un ufficiale ed un sottufficiale, scappa dalla caserma.

La mancanza di denaro induce Rocky a cercare Frankie Peppo per ridiscutere un suo possibile ingresso nel mondo della boxe. Si reca, quindi, alla palestra Stillman di New York, dove gli viene detto di poter trovare il manager, che però è ancora in prigione. Graziano viene messo comunque alla prova e durante un match organizzato al momento riesce a mettere al tappeto il suo avversario. Viene notato dal procuratore/allenatore Cohen, che gli propone di fare una serie di incontri, Rocky accetta e così ha inizio la sua carriera di pugile, il mandato di cattura a suo carico non è, però, estinto: viene infatti arrestato durante un incontro dalla polizia federale.

Davanti alla giustizia militare, il suo ravvedimento non basta. Viene condannato ad un periodo di reclusione e viene congedato dall'esercito con disonore. Durante una rissa con un altro detenuto, di stazza molto più massiccia rispetto alla sua, viene notato da un ufficiale addetto alla squadra di boxe, che lo convince che quella è l'unica strada possibile che potrebbe consentirgli di non rovinare la sua vita e quella dei suoi cari.

Uscito per l'ennesima volta dal carcere, si ripresenta da Cohen, iniziando una fulminante carriera, che lo porta ad avere una certa popolarità a New York. Intanto conosce un'amica di sua sorella, Norma, che in seguito diventerà sua moglie. La sua carriera è in rapida ascesa, e dopo svariate vittorie per KO riesce ad arrivare all'incontro della vita: quello valevole per il titolo mondiale dei pesi medi contro Tony Zale, il quale però lo sconfigge dopo un incontro durissimo.

Rocky, però, è subito pronto a sfidare nuovamente il campione: l'incontro di rivincita con Zale è fissato, ma, durante un allenamento, si presenta Frankie Peppo, nel frattempo uscito di prigione, che di fatto ricatta il pugile: Rocky dovrà, infatti, perdere il prossimo incontro contro Cowboy Shank; in caso contrario tutti i giornali verranno informati della sua turbolenta vita, che avrebbe certamente alimentato uno scandalo.

Rocky pur di non accettare, finge un infortunio alla spalla, ma la commissione pugilistica, dopo averlo ascoltato come testimone, decide di ritirargli la licenza di pugile, tuttavia non tutte le città hanno ratificato la squalifica, tra queste Chicago (città di Zale).

Cohen, approfittando di questa opportunità, fissa l’incontro contro Zale in quella città, Rocky la notte prima dell’incontro, invece di riposare, prende un aereo e va a New York a trovare la madre, invece trova il padre mezzo ubriaco. Dopo un'iniziale discussione, il padre incita il figlio a realizzare quel sogno che lui stesso ha inseguito da giovane senza riuscire mai a realizzare: diventare campione.

Rocky torna a Chicago appena in tempo per riposare qualche ora prima dell’incontro. Il match vede 5 riprese in cui Graziano assume una posizione difensiva subendo l'iniziativa di Zale in modo da sfiancarlo, per poi passare al contrattacco all’inizio del 6º round, aggredendo il campione ormai esausto e riuscendo a mandarlo al tappeto definitivamente. Con questo trionfo Rocky Graziano riesce, quindi, ad aggiudicarsi il titolo dei pesi medi. Dopo l’incontro, New York festeggia Rocky con una parata in suo onore.

Interpreti

Il ruolo di protagonista andò a Paul Newman, dopo l'incidente mortale di James Dean, cui era stato, inizialmente, proposto. Era stato lui a ottenere una piccola parte anche per l'amico Sal Mineo, che, con lui, era apparso in Gioventù bruciata, interpretazione per la quale aveva ottenuto una nomination per il miglior attore non protagonista.

Colonna Sonora

La canzone "Somebody up there likes me" dei titoli di testa è cantata da Perry Como.

fonte: Wikipedia

SPEZZONE IN LINGUA ORIGINALE

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