domenica 29 agosto 2021

Montagnier for president

 

Non parlo benissimo l’inglese, non sono mai andata molto oltre, ma so bene il francese. I vantaggi sono: cavarmela in Corsica e in Svizzera Romanda, poter leggere i Miserabili in versione originale e soprattutto poter seguire Montagnier, che difficilmente i media italiani si prenderanno il disturbo di tradurre.

Luc Antoine Montagnier  è un presidente della fondazione mondiale per la ricerca e prevenzione dell’AIDS, medico, virologo, docente presso l’Istituto Pasteur, che ha diretto, premio Nobel nel 2008 per aver scoperto il virus dell’AIDS nel 1983.

Quando l’infida bestiola coronavirus SARS 2 covid19 si è presentato al mondo il professor Montagnier ha affermato che si trattava di un virus ingegnerizzato. Secondo il professore il luogo di origine del disastro non era l’innocente mercato del pesce di Wuhan, dove vengono serenamente venduti e mangiati pipistrelli diversi da quelli da cui dovrebbe essere nato il virus, bensì il laboratorio militare che ha sede nella stessa città e che potrebbe c’entrarci molto anche con la SARS 1 del 2003. Ricordiamo, tanto per non dimenticare, che le due menti eccelse di Burioni Roberto e Conte Giuseppe aveva usato termini molto brutali e offensivi per chi osasse pensare che il virus non era naturale.

Queste affermazioni furono accolte da incredibili risate, e professor Montagnier fu trattato da semianalfabeta, o perlomeno da semianalfabeta di ritorno: grande in passato ma ammaccato dall’età. Adesso si è praticamente ufficializzato il fatto che il virus è ingegnerizzato cioè artificiale. In questa incredibile rissa su costituzioni e diritti elementari travolti e annientati da passaporti di vezzoso color verde, che il virus sia ingegnerizzato è passato praticamente sotto un signorile silenzio. Sarebbe una cafonata imperdonabile, una scortesia incredibile presentare una modesta richiesta di risarcimento a una nazione, la Cina, svagata e disattenta madre del disastro. Il PILdella Cina  sta puta caso volando, mentre quello di tutte le nazioni colpite dalla cosiddetta pandemia sta, puta caso, agonizzando.

Se digitate su Internet le parole Leonardo, Wanda, coronavirus arriverete al documentario trasmesso su Rai 3 dove si dimostra che nel laboratorio della sfortunata cittadina si ingegnerizzavano i coronavirus di pipistrello già nel 2014 e scoprirete che già nel 2014 molti scienziati erano terrorizzati da questa pratica. Eppure nessuno fa interrogazioni parlamentari e nessuno convoca l’ambasciatore cinese. In realtà ogni famiglia che ha perso un congiunto per covid, ogni persona che è stata malata, ogni impresa che è stata danneggiata economicamente avrebbe il diritto di chiedere un risarcimento alla Cina.

Quindi funziona così: da una cittadina dove esiste un laboratorio militare dove, ufficialmente, si ingegnerizzano i coronavirus di pipistrelli, scappa un coronavirus che fa disastri, un po’ spontaneamente e un po’ grazie una gestione assurda, e tutto quello che il mondo dice è: bene, non importa, può capitare

L’altra cosa che sta volando sono le azioni delle case farmaceutiche produttrici dei cosiddetti vaccini e le azioni di tutti i giganti della comunicazione informatica: Google, Apple, Face book, Amazon  e Twitter. Le stesse finanziarie che hanno il controllo delle prime hanno il controllo anche delle seconde. In effetti i giganti della comunicazione informatica stanno censurando qualsiasi notizia a favore di terapie domiciliari valide e qualsiasi critica al vaccino.

Qualche critica ai vaccini le sta facendo professor Montagnier ne trovate a questo link (https://www.francesoir.fr/societe-sante/une-erreur-strategique-qui-impacte-lavenir-de-lhumanite-appel-du-pr-luc-montagnier)

 

“Questo è un appello ai leader che stanno promuovendo nel loro Paese e a livello internazionale una vaccinazione di massa per la prevenzione della diffusione del coronavirus Covid-19.

Sulla base di dati ancora sperimentali, hanno consentito e incoraggiato campagne di vaccinazione di massa con nuovi tipi di vaccini.

Questi vaccini trasportano una parte dell’RNA del virus che codifica per la sua proteina di superficie permettendo il suo attaccamento alle cellule bersaglio. I produttori di questi vaccini hanno ingenuamente creduto e fatto credere che gli organismi iniettati avrebbero sviluppato una forte risposta anticorpale neutralizzando questa proteina di superficie e quindi prevenendo la trasmissione del virus.

fatti però contraddicono questa speranza: i vaccini Pfizer, Moderna, Astra Zeneca non impediscono la trasmissione del virus da persona a persona e i vaccinati trasmettono quanto i non vaccinati.

Pertanto la speranza di una “immunità collettiva” attraverso un aumento del numero dei vaccinati è del tutto vana.

La spiegazione di questo fallimento è semplice: l’ elevata capacità di mutazione del virus legata alla sua elevata trasmissibilità consente la selezione di varianti resistenti al vaccino.

È una gara in cui il virus avrà sempre un vantaggio.
Dobbiamo abbandonarlo e rifiutare la vaccinazione obbligatoria, in  particolare il personale medico che è già ben informato sugli effetti collaterali dei vaccini attuali.

Offro alle autorità soluzioni di risparmio:

  1. Vaccinazione con un vaccino che genera una forte immunità cellulare ditipo T come il BCG , vale a dire la vaccinazione antitubercolare, e infatti i paesi che praticano questa vaccinazione hanno una bassa incidenza di Covid19
  2. Il trattamento precocedell’infezione con ivermectina e antibiotico battericoperché c’è un cofattore batterico che amplifica gli effetti del virus. “

L’antibiotico che funziona meglio è l’azitromicina. L’ ivermectina esiste in Italia solo per uso veterinario e il ministro Speranza si è precipitato e a rendere difficilissimo il suo usi umano.

A questo punto è evidente che l’ultima cosa da fare è mettere una obbligatorietà di fatto a sieri che hanno una grandissima quantità di effetti collaterali anche mortali, al momento clamorosamente sottostimati, che si aggiungono a una non calcolabile quantità di effetti secondari a lunga distanza che non conosciamo ancora , che servono a combattere una patologia che se curata correttamente e tempestivamente  con farmaci di bassissimo costo ha la mortalità dell’influenza, malattia che ha una mortalità, che tutti gli anni ci riempiva i reparti di rianimazione, e che ora è scomparsa inghiottita dal covid, perché tutti i malati di influenza sono dichiarati covid, come i 40000 morti che perdiamo tutti gli anni per infezioni ospedaliere antibiotico resistenti, al momento scomparsi perché anche loro dichiarati covid.

Importante avere un amico veterinario che faccia la ricetta per l’ivermectina.

Lo zuzzerellone di turno spiega che non bisognerebbe pagare le cure ai non vaccinati casomai abbiano bisogno dell’ospedale. Alcuni hanno fatto osservare che noi paghiamo le cure per i malati di cancro che si ammalano dopo aver fumato, per i malati di AIDS che hanno frequentato dark room, e per i malati di epatite a che hanno frequentato iPride (l’Istituto superiore di sanità ci informa che dopo queste bizzarre manifestazioni si hanno picchi di epatite A, che, per coloro che non fossero informati, è un virus oro fecale).

Il concetto sarebbe che l’assistenza di Stato, pagata da tutti, assiste anche gli irresponsabili. Rifiutare il cosiddetto vaccino è consideto irresponsabili. Non sottoporsi all’inoculazione del vaccino è, al contrario, una scelta altamente responsabile, è una scelta completamente etica.

I vaccini anticovid e cosiddetti tali sono la negazione dell’etica perché creati usando cellule di feto abortito vivisezionato, Astrazenica e Johnson e Johnson sono coltivati su questo tipo di cellule, come serenalmente dichiarato sui foglietti illustrativi, Pfitzer e Moderna su queste cellule sono tesati. Considero osceno e immorale che farmaci in fase sperimentale vengano somministrati alla popolazione ove esiste una cura. Considero osceno e immorale la guerra che stati e cosiddetta comunità scientifica stanno facendo alle cure. Trovo osceno e immirale che le persone debbano sott minaccia di arresti domiciliari o disoccupazione farsi inolulare farmaci sperimentali contro la propria volontà.

Ricevo telefonate disperate di persone che sono costrette a subire l’inoculazione nei loro corpi di una sostanza che non vogliono, che trovano ripugnante. Vorrei approfittare di questa tribuna per esprimere la mia assoluta disistima ai medici che lo stanno facendo.  Ricevo anche telefonate e mail di persone che hanno danni gravi da vaccino, che oltretutto non sembrano sempre reversibili.

Ho conservato le mail e i nomi: sono in grado di testimoniare

fonte: SILVANA DE MARI COMMUNITY 

valori persi

Una volta persi verità, giustizia e bellezza, una civiltà muore. La nostra stava lentamente agonizzando. Negli ultimi due anni è arrivato un virus a bassa letalità e incredibile marketing, e il crollo è stato accelerato, ma anche prima non è che andassimo così bene.

I valori all’inizio si scoloriscono, si annacquano, si attenuano, l’etica diventa dolcemente opinabile, discutibile, porzionabile, poi tragicamente si inverte e a questo punto diventa rigida come il granito e si ammanta di pretese di perfezione, motivo per cui abortire è più che lecito, è encomiabile, mentre non riciclare la spazzatura è un crimine che non può essere perdonato. Nelle fattorie degli anni ’50 quando una cagnolina scodellava cuccioli che non si potevano mantenere, era normale sopprimerli, mentre nelle fattorie degli anni ’40 era normale mangiarseli. In compenso era impensabile abortire anche se la zuppa era poca e il pane ancora di meno, nell’idea che ogni bimbetto fosse un dono unico e irripetibile. Oggi è il contrario. Chi abbandona un cane può essere definito bastardo, dai manifesti dell’Unioni Atei una giovane donna sorridente ci informa che abortire il suo bimbetto è sta la sua strada per la felicità. L’aborto non deve essere solo tollerato, deve essere finanziato e soprattutto ammirato. Ogni attricetta che ha abortito se ne fa un vanto. A Buenos Aires in una manifestazione pro aborto una bimba schiaccia col piede il suo bambolotto (https://pbs.twimg.com/media/Dz3gPp2XgAI3Wdo.jpg), una donna vestita come la Madonna mima un aborto con un bambolotto imbrattato di qualcosa di rosso (https://1timoteo4.files.wordpress.com/2017/03/cattura1.png?w=343&h=470)

Nella Germania che definisce una donna con due figli killer del clima hanno vietato la soppressione degli embrioni di pollo di sei giorni perché sentono dolore, mentre è permesso l’aborto di feti smembrati vivi nel ventre delle loro madri. La menzogna del grumo di cellule che non sente dolore resiste per i bimbi dopo che è crollata per i pulcini. Nel bellissimo film Unplanned, in questi giorni nelle sale cinematografiche si racconta la storia vera di una dirigente di Planned Parentwood, la maggiore società abortista del pianeta, che assistendo per la prima volta a un aborto, scopre dai suoi disperati movimenti nell’ecografia che la minuscola creatura umana che sta essere smembrata dall’aspiratore cerca di sottrarsi, con i suoi pochissimi mezzi, perché è un essere senziente che sente il dolore e sente la morte, un essere che dovrebbe trovarsi nel luogo più sicuro del mondo e la sua morte è la volontà della creatura che dovrebbe essere la sua custode. L’aborto diventa bene e combatterlo diventa male. L’aborto avrebbe dovuto essere “tollerato”, depenalizzato, non finaziato con denaro pubblico, avrebbe dovuto essere  combattuto con tutti i mezzi meno il divieto, dando alternative e soprattutto spiegando che la maternità è un peso, certo, ma anche un infinito privilegio, infinito come il numero di sguardi, il numero di sinapsi che si formano sotto il sorriso forte della mamma, la potenza infinita del cervello umano che una donna prima custodisce nel ventre e poi nella mani. Il mondo esiste perché noi lo guardiamo. Invece combatterlo diventa reato, un crimine, già ufficialmente perseguito in altre nazioni: l’ intralcio all’aborto. Ripeto per i distratti: in sempre più nazioni dire “signora ci ha pensato bene?” a chi sta per abortire, è perseguibile per legge.

 

Nell’ultima cerimonia di assegnazione dei Golden Globes, l’attrice Michelle Williams appena premiata si è sentita in dovere di dichiarare al mondo che se non avesse abortito il suo bimbo (ha detto bimbo, non feto) non avrebbe potuto recitare in non so quale inutile film e non avrebbe preso il premio. È stata accolta da applausi entusiasti.

Nessuno si faccia illusioni: non c’è stata nessuna improvvisazione, nessuna spontaneità. Quello cui abbiamo assistito è stata una recita, una recita con un copione preordinato che riguardava sia la signora, sia il suo pubblico fatto di attori e registi: nessuno poteva correre il rischio che qualcuno di quelli che ascoltavano avesse per un attimo una normale espressione di stupore, o addirittura di disapprovazione. La signora Michelle Williams ha fatto questo annuncio mentre era incinta di un altro bimbo. Tutta la platea ha ascoltato commossa e ha applaudito.

Certo: ogni fanciulla deve inseguire il suo sogno, essere concentrata solo su se stessa, sulla propria sacra realizzazione, e se un bimbetto la intralcia, il bidone dell’aspiratore è stato proprio inventato per salvarla. Nella recita è stato scelto il personaggio perfetto: una donna incinta che parla del bimbo abortito con un sorriso allegro e dolce, le cui parole sono state accolte da un commosso applauso.

Un personaggio scelto perché ritenuto perfetto dal punto di vista mediatico, ma in realtà la scelta della signora Michelle è stata molto poco coreografica. Questa signora per fare questo discorso si è fatta pagare? O lo ha fatto gratuitamente?

In entrambi i casi non è un genio. Voi che cosa pensereste se la vostra mamma vi dicesse: figlio tu figlio tu sei potuto nascere perché in quel momento era uno disponibile, ma il fratellino prima di te l’ho abortito perché dovevo dare anatomia o diritto privato o vincere il golden qualche cosa? Quello dopo di te l’ho abortito perché non mi piaceva la sua faccia nell’ecografia. Secondo voi cosa pensa un bambino la cui madre ha dichiarato in mondovisione che il figlio per lei è un’opzione accettabile solo in cambio di un’assoluta perfezione? Un figlio che arrivi al momento perfetto e ovviamente solo se perfetto. Oseranno i figli di Michelle essere imperfetti? Cosa penseranno del fratellino mai nato guardando e riguardando, in un video fissato per l’eternità, la mamma che sorridendo afferma di aver impedito al fratellino di nascere? Oseranno pensare di avere un valore?

Siamo stati la culla del teatro e quindi di tutti i suoi derivati. Il teatro è nato dalle presentazioni sacre e poi continuò ad avanzare sulle proprie gambe, ma conservando sempre la possibilità della bellezza, della grandezza, cercando sempre la via per essere sublime, ora tutto questo è morto. Nella difficile scelta del film più ripugnante the winner is un film presentato a Cannes, opera del regista Paul Verhoven, si intitola Benedetta, parla di amore lesbico tra suore del XVIII secolo ed è arricchito da una scena in cui una statua della Vergine Maria è usata come dildo. Dildo è neologismo per indicare un oggetto che viene posizionato nella parte distale il tubo digerente a scopo ricreativo. Il mondo si sta riempendo sempre di più di persone talmente confuse da credere che avere un corpo estraneo dalla parte distale del tubo digerente sia un’attività erotica, anzi addirittura un’attività sessuale. Un corpo estraneo alla parte distale tubo digerente può essere trovato piacevole solo dove sia possibile l’inversione del senso del piacere e del dolore, una strutturazione neurologica particolare che  come il masochismo è sempre legata a una struttura psicosomatica di personalità. Chi non ha una struttura psicosomatica di personalità che ha permesso l’inversione del senso del piacere e del dolore lo trova nauseante. Al di là di queste strutturazioni mentali un corpo estraneo nella parte distale del tubo digerente è semplicemente qualcosa di doloroso, non a caso utilizzato in molte camere di tortura. La parte distale tubo digerente è occupata da gas e materiali che la mente umana normale trova estremamente fastidiosi. Per normale si intende una mente che rifugge il dolore e si avvicina al piacere avendo di entrambi una corretta percezione.  Come si può avere un’inversione del senso del piacere e del dolore sulla sensazione del dolore , si può avere sull’asse piacere /nausea. Esistono quindi persone che diventano dipendenti da situazioni davanti alle quali l’enorme maggioranza prova nausea. Non sarebbe in caso che queste persone fossero più discrete? Certamente no e chiederlo potrà essere pagato con quattro anni di prigione. Questa nausea è talmente feroce che stanno nascendo leggi o sistemi legali, uno sta per essere approvato addirittura in Italia, che impediscano alle persone che la provano di manifestarla. Il rapporto anale è insegnato a scuola in Germania come materia scolastica, chi cerca di sottrarre i figli perde la patria podestà, ed è insegnato ammantandolo di menzogna, non riferendo le terrificanti statistiche sui danni che provoca.

Perché tutto questo avvenga occorre che qualcuno faccia da battistrada. In Francia Il giornali femminili si riempiono di informazioni sui dildo, forma colore, prezzo,  produttore, tra le istruzioni per i golfino per il neonato e la ricetta per la torta di mele. Il signor Paul Verhoven si è assunto questo oneroso compito nel suo ultimo film: un dildo esce dall’ affettuoso e tiepido alveo della pornografia per arrivare addirittura sul sipario internazionale del festival di Cannes. Il film viene definito provocatorio, termine che paralizza qualsiasi diritto alla critica. Cannes è in Francia, la cattolicissima Francia, un luogo dove generazioni e generazioni di madri hanno recitato il Rosario mentre aspettava i figli dispersi in guerra, mentre il dolore viveva nei loro cuori e con quel Rosario quei cuori hanno resistito. Consolatrix afflictorum, ora pro nobis. Una statua della Vergine Maria è stata degradata a oggetto da mettere nella parte distale tubo digerente per persone talmente sprovvedute da scambiare questa pratica per un’ attività erotica.

Si alzerà il vento e ci porterà via. È il destino dei popoli che invertono il senso del piacere e del dolore, invertono il bene e il male, tagliano le loro radici e restano sradicati come cespugli che rotolano. I popoli che non distinguono il bene dal male, non distinguono il vero dal falso. Dopo aver conquistato il diritto a far smembrare il proprio bimbo nel proprio ventre, di oltraggiare un Uomo torturato a morte su una Croce e sua Madre che lo guarda morire nei Pride, dopo aver fatto sbarcare a Cannes il diritto di mostrare la profanazione del simbolo della salvezza diventato corpo estraneo nel tubo digerente distale, il diritto a lavorare, a correre nei boschi, andare sugli scivoli ai giardinetti, andare a scuola, ovviamente andare a Messa, e sedersi in un bar per una tazza di tea, il  diritto elementare di non volere l’inoculazione di dubbi farmaci in fase sperimentale,  è stato perso. È stato perso per una malattia che se ben curata (Vit D, vit C, zinco, aspirina, idrossiclorochina, cortisone, eparina e se tutto va male plasma iperimmune) ha la mortalità più bassa di una normale influenza.

Dalle nostre ceneri potrebbe però nascere una civiltà che potrà essere magnifica se rifonderà l’etica e l’etica è molto più facile per chi crede in Dio.

fonte: SILVANA DE MARI COMMUNITY