mercoledì 10 aprile 2013

Margaret Thatcher





Margaret Thatcher, nata Margaret Hilda Roberts, e conosciuta anche come la Lady di ferro, in inglese The Iron Lady, è stata una politica britannica.
Fu primo ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990; è la prima e a tutt'oggi unica donna ad aver ricoperto la carica di Primo Ministro del Regno Unito. Dal 1975 al 1990 fu inoltre leader del partito conservatore inglese. Il titolo nobiliare di Baronessa di Kesteven nella contea del Lincolnshire è del 7 dicembre 1990. Al suo nome è legata la corrente politica denominata "thatcherismo", che fonde il conservatorismo con il liberismo e il periodo britannico degli anni 1980 è detto "era thatcheriana".

La futura Baronessa di Kesteven nacque il 13 ottobre 1925 a Grantham nel Lincolnshire, in una famiglia di solidi principi religiosi e di fede protestante metodista; suo padre era droghiere e impegnato nell'attività politica e religiosa locale. Si laureò in chimica presso il Somerville College dell'università di Oxford; fin dall'università si occupò di politica diventando presidente di un'associazione studentesca conservatrice. Dopo la laurea si impiegò come ricercatrice chimica presso la BX Plastics, un'industria di ingegneria per materiali plastici. Anche in questo periodo non venne meno il suo impegno politico. Per seguire i suoi impegni politici, si trasferì a Dartford nel Kent dove lavorò presso una famosa industria conserviera inglese.
A Dartford partecipò alle elezioni del 1950 e 1951 senza riuscire a sconfiggere il candidato Labour ma conquistando comunque molti consensi che ridussero il grande vantaggio che il Partito Labour deteneva in città. Proprio nel partito conservatore del Kent conobbe Denis Thatcher che sposò nel 1951, convertendosi all'anglicanesimo. Nel 1953 alla coppia nacquero due figli gemelli (Mark e Carol). Nello stesso anno completò ulteriori studi e divenne avvocato fiscalista di professione. Nel 1982 intervenne nelle ricerche per ritrovare suo figlio Mark, smarritosi nel Deserto del Sahara durante il rally Parigi-Dakar. E' morta l'8 aprile del 2013 all'età di 87 anni a causa di un ictus nella sua suite presso l' Hotel Ritz nel centro di Londra.

Carriera politica dal 1950 al 1979

Nel 1950 e nel 1951 si candidò per il Partito Conservatore ma fu sconfitta con onore aumentando notevolmente i voti per il suo partito. Nel 1959 fu eletta alla Camera dei Comuni. Nel 1961 divenne Segretario parlamentare al Ministero delle Pensioni, carica che mantenne fino al 1964, quando i conservatori persero le elezioni; in seguito ottenne alcune cariche all'interno del partito.
Da parlamentare fu una dei pochi conservatori a votare a favore della depenalizzazione dell'omosessualità maschile e dell'aborto; votò inoltre per il mantenimento della pena di morte durante le votazioni che l'avrebbero abolita, ed attaccò il Governo laburista di Harold Wilson per le sue politiche fiscali; dal 1967 divenne parte dello Shadow Cabinet, occupandosi di Trasporti e poi di Istruzione.
Dopo la vittoria dei conservatori nel 1970, che portò Edward Heath alla carica di Primo ministro, Margaret Thatcher divenne Ministro dell'Istruzione, ma fu costretta a promuovere politiche spesso impopolari a causa dei tagli operati dal governo. Una di queste riguardava l'abolizione del latte gratuito nelle scuole per i bambini di età compresa tra i 7 e gli 11 anni. Questa impopolare misura le valse il soprannome di "Thatcher, the milk snatcher" (Thatcher, la ruba latte). Dopo la sconfitta alle elezioni nel 1974 decise di candidarsi per la leadership del partito e nel febbraio 1975 divenne leader del Partito Conservatore, la prima donna a ricoprire tale carica.
Da leader dell'opposizione mantenne molti uomini di Heath nello Shadow Cabinet (essendo un outsider, all'inizio, non aveva dietro molti sostenitori) ma criticò la proposta del predecessore di dare maggiore autonomia alla Scozia e cercò di convertire il partito alle sue visioni di politica monetaria (Supply-side economics). Nel 1976 tenne un famoso discorso in cui attaccava duramente l'URSS; un giornale russo ribatté nominandola "Железная леди" (signora di ferro), che le valse il soprannome britannico iron lady, da allora sempre associato alla sua immagine. Nel 1978 una sua intervista le valse molti consensi, quando affermò che «gli inglesi sono davvero spaventati che questa nazione possa essere sommersa da persone con una cultura differente»; in seguito i sondaggi registrarono un balzo in avanti nei consensi del Partito Conservatore.
In quello stesso anno il governo laburista di James Callaghan si trovò in grave difficoltà a causa di scioperi, crescente disoccupazione e collasso dei servizi pubblici; i conservatori sfruttarono a loro vantaggio la situazione ed alle elezioni del 1979 ottennero la maggioranza alla Camera dei Comuni: Margaret Thatcher divenne Primo ministro. Arrivando a Downing Street disse, parafrasando San Francesco d'Assisi:

(EN)
« Where there is discord, may we bring harmony. Where there is error, may we bring truth. Where there is doubt, may we bring faith. And where there is despair, may we bring hope. »

(IT)
« Dove c'è discordia, che si possa portare armonia. Dove c'è errore, che si porti la verità. Dove c'è dubbio, si porti la fede. E dove c'è disperazione, che si possa portare la speranza. »

Il primo mandato (1979-1983)

Da Primo ministro s'impegnò per rovesciare il declino economico che interessava il Regno Unito ormai da qualche decennio e per restituire al Paese un importante ruolo nel panorama internazionale. In quanto filo-monetarista, Thatcher incrementò il tasso d'interesse per ridurre l'inflazione ed aumentò l'IVA, preferendo la tassazione indiretta a quella diretta; questi interventi colpirono soprattutto l'industria manifatturiera e la disoccupazione finì per raddoppiare in poco più di un anno. Nel 1982 l'inflazione tornò a livelli accettabili ed il tasso d'interesse fu abbassato; nonostante la crescita economica avesse tratto giovamento da questi interventi, l'industria manifatturiera ridusse i propri utili di un terzo in quattro anni e, nello stesso periodo di tempo, la disoccupazione aumentò di quattro volte.
Il 30 aprile 1980 un gruppo di sei terroristi arabi assaltò l'ambasciata iraniana a Londra, chiedendo in cambio della fine dell'assedio il rilascio di 91 arabi detenuti in Iran. L’ultimatum sarebbe scaduto alle ore 12 del giorno dopo: se le richieste non fossero state accolte, essi minacciavano di uccidere i 26 ostaggi e di far saltare in aria l'edificio. Thatcher prese subito il comando dell'operazione gestendola in prima persona, come farà anche l'anno successivo nella Guerra delle Falkland. La sua gestione dell'emergenza, complice la diretta televisiva che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso per i 5 giorni dell'operazione (il sequestro terminerà il 5 maggio) e il decisivo ordine di attaccare i sequestratori (5 di essi furono uccisi e 1 catturato) facendo irruzione nella stanza ove erano annidati, diedero grande popolarità al Primo Ministro, facendole conquistare dopo un solo anno al 10 di Downing Street la fama di grande condottiera.
Sempre nel 1980 tentò di proibire, senza riuscirci, l'uso nelle istituzioni pubbliche del termine "sandinismo" e i suoi derivati, a seguito dell'assassinio da parte dei sandinisti del dittatore nicaraguense Anastasio Somoza Debayle. Nel 1981 un numero di appartenenti all'IRA iniziò lo sciopero della fame per riottenere lo status di prigionieri politici toltogli dal precedente Governo; Margaret Thatcher non cedette alle loro richieste e dieci di essi morirono di fame, primo dei quali Bobby Sands; e solo 217 giorni dopo e grazie all'intercessione delle famiglie dei prigionieri lo sciopero della fame fu interrotto e parte dei diritti furono reintegrati per i prigionieri paramilitari.
Si scoprirà solo nel 2011, dopo la desecretazione di documenti riservati, che nel 1981 il Kgb voleva inviare nel Regno Unito un commando terrorista per uccidere il Primo Ministro, in quanto considerata l'unico cittadino della Gran Bretagna, alleato storico degli Stati Uniti, in grado di ordinare un attacco nucleare contro l'URSS[non chiaro]. Nel 1982 la giunta militare dell'Argentina rivendicò le Isole Falkland, territorio britannico, da essi chiamate Malvinas, ordinandone l'occupazione da parte dell'esercito. Thatcher vi inviò una task force navale per riprendersi le isole; l'operazione fu un successo e favorì un'ondata di patriottismo nel Regno Unito.
Determinante per la vittoria della guerra fu il controverso affondamento dell'incrociatore argentino Generale Belgrano, avvenuto su ordine dell'Iron Lady mentre questo si trovava fuori dal limite della zona di guerra. Il Regno Unito riuscì a sconfiggere militarmente la dittatura di Buenos Aires grazie ad alcune informazioni segrete passate ai britannici da un altro regime sudamericano, il governo cileno del generale Augusto Pinochet, nemico della nazione confinante, oltre che dal permesso accordato dallo stesso Pinochet di sostare in Cile per rifornirsi di carburante agli aerei britannici da guerra. Il rapporto di amicizia della Thatcher - che ne apprezzava l'anticomunismo e il liberismo - con il dittatore cileno sarà un argomento controverso, anche molti anni dopo: la Lady di ferro si opporrà ai tentativi di mettere Pinochet sotto processo per i crimini compiuti nel Cile dell'epoca della dittatura militare, ai danni anche di alcuni cittadini spagnoli, che configuravano quindi un mandato di cattura europeo. Sulla guerra delle Falkland, Thatcher dichiarò: "Chi si trova in guerra, non si può far distrarre da complicazioni diplomatiche, deve superarle con ferrea volontà", riferendosi soprattutto alle polemiche sull'affondamento del Belgrano.
Questo fu uno dei fattori che portarono alla vittoria del Partito Conservatore alle elezioni del 1983. Ma, in realtà, i Tories riuscirono ad ottenere un'amplissima maggioranza solo grazie alla scissione dal Partito Laburista del Partito Socialdemocratico (che si alleò col Partito Liberale); il Partito Conservatore si ritrovava quindi con due opposizioni separate i cui voti (sommati) lo superavano 53.4 a 42.4; ma, grazie al sistema elettorale britannico, esse venivano fortemente sottostimate.

Il secondo mandato (1983-1987)

Nel 1983, secondo il giornalista Mike Frost, Thatcher avrebbe usato ECHELON, il sistema di spionaggio elettronico attivo in vaste aree del pianeta, e molto utilizzato per la Guerra Fredda, per spiare due suoi ministri dei quali si fidava poco. Dal 1984 Thatcher si impegnò nell'affrontare il potere dei sindacati, varando una legge che rendeva lo sciopero illegale se non fosse stato approvato a voto segreto dalla maggioranza dei lavoratori e rendeva i capi sindacali civilmente responsabili dei danni eventualmente causati da agitazioni non conformi alle regole. Il confronto raggiunse il suo culmine quando il sindacato dei minatori dichiarò lo sciopero ad oltranza per opporsi alla chiusura di parecchie miniere.
In alcuni casi gli scioperanti fecero azioni di picchettaggio, che la Thatcher non esitò a reprimere. I metodi della polizia infatti durante lo sciopero furono molto contestati. Tristemente famosa rimane la Battaglia di Orgreave, una lotta violentissima in cui si fronteggiarono migliaia tra poliziotti e minatori. I dati ufficiali parlano di 93 manifestanti arrestati e 123 feriti totali (72 tra i poliziotti e 51 minatori), anche se questi dati sembrano sottostimati .Dopo un anno, il sindacato fu costretto a cedere senza condizioni. Margaret Thatcher aveva vinto la sua durissima lotta contro le Trade Unions.
Contemporaneo allo sciopero dei minatori, ma più breve e meno violento, ci fu anche quello dei portuali britannici, che vide coinvolti circa 35.000 lavoratori. L'agitazione durò due mesi, e venne fatta per solidarizzare in maniera concreta con i minatori. Tuttavia, molti camionisti, infuriati perché temevano di perdere il proprio lavoro, dopo molte intimidazioni e anche qualche aggressione ai portuali, costrinsero questi ultimi a terminare lo sciopero. Nel giugno 1984, al congresso per il bilancio finanziario europeo a Fontainebleau, Thatcher pronunciò la famosa frase "I want my money back!" (rivoglio indietro i miei soldi!), riferendosi al 50% dei finanziamenti per l'Europa che finiva al settore agricolo.
Con questa regola, i Paesi più attivi nell'agricoltura (soprattutto la Francia, padrona di casa del congresso) beneficiavano di un importante contributo alla propria economia, a danno di quelli meno attivi come proprio il Regno Unito, che di fatto sostenevano l'altrui settore primario. Il Primo Ministro pretese e ottenne una revisione di tale accordo, che finì per creare l'assegno britannico, in pratica una forte riduzione del contributo della Gran Bretagna all'agricoltura europea. Sempre lo stesso anno apre una gara d'appalto tra privati per la costruzione del tunnel della Manica e nel 1987 firma con il governo francese il trattato di inizio dei lavori. Nell'ottobre 1984 uscì illesa da un attentato degli estremisti repubblicani irlandesi dell'IRA contro la sede del Grand Hotel di Brighton mentre era in corso un congresso del partito; l'attentato fece comunque 5 morti. Il giorno dopo non rinunciò lo stesso a tenere il discorso al congresso. In economia si impegnò a ridurre l'intervento statale, soprattutto tramite un gran numero di privatizzazioni. Tra le aziende privatizzate spiccano la compagnia aerea di bandiera, la British Airways, il colosso energetico della British Gas, la principale azienda di telecomunicazioni, la British Telecommunication, e la British Steel, la più importante industria produttrice di acciaio.
In politica estera s'impegnò invano per spingere il governo del Sudafrica a terminare l'apartheid. Per quanto riguarda i rapporti con l'URSS, fu molto vicina al presidente americano Ronald Reagan, sia con la sua politica di deterrenza, sia con la svolta improntata dall'era Gorbačëv. La forte volontà di Thatcher di avere legami più stretti con gli Stati Uniti per quanto riguarda la politica difensiva la mise in contrasto col suo Ministro della Difesa, che si dimise per protesta. Contrariamente ad alcuni Stati europei, come Francia, Spagna e Italia, la Gran Bretagna di Margaret Thatcher partecipò al bombardamento statunitense sulla Libia del 1986 fornendo all'alleato storico basi aeree a terra e portaerei. Nel 1984 concesse ad Hong Kong lo status di Special Administrative Region (nel 1997 l'isola è tornata sotto il controllo della Cina). Nel 1986, con una mossa controversa, abolì il Greater London Council ed altre 6 istituzioni analoghe in quanto erano roccaforti del Partito Laburista (ufficialmente per ridurre le spese). Eletta nuovamente come capo del governo conservatore nel giugno del 1987, è stata il primo e unico premier britannico del XX secolo ad ottenere la nomina per tre mandati consecutivi.

Il terzo mandato (1987-1990) e la caduta

In seguito (nonostante vent'anni prima avesse votato a favore della decriminalizzazione dell'omosessualità), si scontrò contro la presunta "promozione" dell'omosessualità da parte degli enti locali, varando una contestata legislazione in tal senso. A questa legge è dedicata la canzone di Boy George, cantante del gruppo Culture Club dal titolo No Clause 28 ("No all'articolo di Legge - N. 28"). Alla fine degli anni ottanta si preoccupò di questioni ambientali, riconoscendo la veridicità delle tesi riguardanti il riscaldamento globale, il buco dell'ozono ed il rischio di piogge acide. Tra il 1989 e il 1990 il governo da lei presieduto varò la storica riforma sulla sicurezza negli stadi di calcio. Fu questo documento, conosciuto come il rapporto Taylor (dal nome dell'autore, Peter Taylor), a ridefinire le norme sulla sicurezza in materia di stadi e tifoserie, obbligando di fatto le società a ristrutturare i vecchi impianti ormai fatiscenti e intensificando i controlli della polizia sui tifosi, per sopprimere sul nascere anche i comportamenti ritenuti sospetti o potenzialmente pericolosi, portando ai processi per direttissima degli hooligans arrestati. Questa politica portò all'azzeramento della violenza degli ultrà nel Regno Unito.
In politica estera accentuò la sua ostilità nei confronti dell'Europa, opponendosi fermamente al progetto di creare l'Unione europea e soprattutto alla possibilità di creare una moneta unica; la cosa fu malvista dagli altri leader europei e provocò una prima spaccatura nel partito. In seguito il Ministro dell'Economia e quello degli Esteri minacciarono le dimissioni nel caso in cui il Primo ministro non avesse accettato un accordo europeo riguardante i cambi monetari; il primo rassegnò le dimissioni e gli succedette John Major. Inoltre, nel 1989 la sua popolarità iniziò a declinare, all'inizio a causa di una frenata nella crescita economica (causata dagli alti tassi d'interesse), in seguito a causa della sua riforma del sistema fiscale, con la quale introdusse la cosiddetta poll tax, una tassa calcolata in base alla popolazione, uguale per ogni cittadino residente nel Regno Unito, che era in contrasto con il programma liberista, ed era contestata anche nelle classi basse.
Fu una misura molto impopolare, che diede avvio ad uno sciopero fiscale cui parteciparono più di 18 milioni di persone ed a molte proteste che ebbero un notevole successo; il Primo ministro, comunque, come molte altre volte in passato non arretrò di un millimetro. Tutti questi fatti le fecero alienare l'appoggio del partito; la sua caduta fu anticipata dalle dimissioni del Ministro degli Esteri nonché Vice-Primo ministro Geoffrey Howe (in quanto si trovava in conflitto con l'euroscetticismo del Primo ministro). Il 20 novembre 1990, mentre la Thatcher era alla Conferenza di Parigi, si svolsero le elezioni per la carica di leader del Partito Conservatore. La Thatcher, che credeva di essere in netto vantaggio sull'avversario Michael Heseltine, non raggiunse la maggioranza richiesta per soli 4 voti ed era quindi necessario un secondo turno. La situazione precipitò nelle ore successive, quando, rientrata a Londra, avviò delle consultazioni con gli stati maggiori del Partito, dopo aver annunciato che sarebbe rimasta a Downing Street. Nella notte, tuttavia, cambiò idea e decise di dimettersi da Primo ministro; sostenne poi la candidatura del Ministro dell'Economia John Major, che al Congresso del partito vinse facilmente e le succedette come Primo Ministro.
Celebri le immagini dell'ultima volta al numero 10 di Downing Street, quando la Thatcher, con le lacrime agli occhi, si avvia verso l'auto per lasciare quella che, per 11 anni e mezzo, era stata la sua residenza. Nel 1992 Margaret Thatcher non si è ricandidata alla Camera dei Comuni, anche se ha continuato ad occuparsi di politica. Negli ultimi anni si è consumato il suo progressivo ritiro dalla vita pubblica, dovuto principalmente alle sue condizioni di salute. Nel 2003 morì il marito Denis. La Thatcher è apparsa poco in pubblico negli anni 2000, a causa di alcuni infarti e ictus che l'hanno colpita, nonché della malattia di Alzheimer di cui era sofferente da tempo. Una delle ultime apparizioni risale al 2010, quando è stata invitata a Downing Street da David Cameron. Fu la prima volta, dal giorno delle sue dimissioni, che la Thatcher tornò in quella che per 11 anni era stata la sua casa.

Eredità politica

Margaret Thatcher e la sua politica, nota come Thatcherismo (ma in realtà strettamente dipendente, in materia economica, dal pensiero degli economisti Friedrich von Hayek, della scuola austriaca, e Milton Friedman, della scuola di Chicago), sono state, e tuttora rimangono, molto controverse. I suoi ammiratori dicono che abbia contribuito a ringiovanire l'economia del Regno Unito, e che dagli anni novanta in poi la disoccupazione abbia cominciato a diminuire progressivamente e che la Nazione sia diventata una delle più grandi potenze economiche con Stati Uniti e Giappone. I detrattori invece sostengono che le sue politiche sociali aggressive abbiano creato un forte classismo, portando a grandi diseguaglianze tra la classe ricca e quella povera, tanto da creare un'emarginazione dei meno abbienti dalla società britannica. Essi sostengono anche che il Thatcherismo abbia dato una marcata impronta egoista alla Gran Bretagna.
La Thatcher, durante i suoi mandati, fu invece odiata visceralmente da buona parte dei britannici non liberisti (negli anni ottanta e anche in seguito furono molti i film e le canzoni dove venne contestata) e ammirata dai più fervidi sostenitori del liberismo. Comunque sia, i governi successivi, sia conservatori che laburisti (questi ultimi guidati da Tony Blair, accusato dalla sinistra del suo partito di essere troppo vicino alle idee economiche thatcheriane), hanno mantenuto gran parte delle sue riforme. Il 31 luglio 2011 è stata resa nota la chiusura, su richiesta della stessa Thatcher, del suo ufficio alla Camera dei Lord, organo parlamentare di cui faceva parte a vita, a seguito della nomina a Baronessa di Kesteven (datata 7 dicembre 1990), dal 9 aprile 1992 a seguito dal ritiro dalla Camera dei Comuni in tale data. La Thatcher non prendeva più parte alle sedute dei Lords ormai da anni, a causa dei problemi di salute. Il ritorno dei conservatori di David Cameron al governo, nel 2010, dopo 18 anni di governi laburisti, ha visto un taglio netto con il passato tory di thatcheriana memoria. Lo stesso Primo Ministro Cameron, più che un erede di Thatcher è da considerarsi la versione "dolce" della medesima.
Lui stesso si è definito un conservatore di sinistra, e questo si è visto nella sua apertura alle nozze omosessuali e, al tempo stesso, nella sua critica alla Section 28, la legge di Margaret Thatcher che nel 1989 proibiva la promozione dell'omosessualità nei luoghi pubblici (nonostante lei stessa avesse votato per la depenalizzazione di essa negli anni Sessanta), una legge che colpiva principalmente i gay bar e i locali frequentati dalla comunità LGBT. In pratica, la sua idea di destra abbandona le asperità della sua predecessora, risultando perciò più aperta al dialogo verso le categorie sempre osteggiate dai vecchi conservatori. La maggioranza dei tories di oggi esprime grande rispetto per la figura della Thatcher, anche se si riconosce in gran parte delle idee di Cameron, che pur essendo liberali, non sono tuttavia iper-liberiste come quelle della Lady di ferro.

Gli ultimi anni e la morte

Dopo aver lasciato la Camera dei comuni, la Thatcher aprì una fondazione, fu il primo ex-Premier a farlo; questa fondazione ha chiuso nel 2005 a causa delle difficoltà finanziarie. Scrisse due libri Gli anni di Downing Street nel 1993 e The Path to power nel 1995. Venne assunta come consulente geopolitico dalla Philip Morris per 250'000 $ annui, più un contributo della stessa somma alla sua fondazione. Si dichiarò contraria al trattato di Maastricht, dichiarando che non l'avrebbe mai firmato. Elogiò Tony Blair, criticando il partito laburista ma difendendo il suo leader.
Dal 2002 annunciò che i suoi medici le consigliavano di non tenere più nessun discorso in pubblico. Il marito Denis Thatcher morì il 26 giugno 2003 e fu cremato il 3 luglio. L'11 giugno 2004 partecipò al funerale dell'ex-presidente statunitense Ronald Reagan; per l'occasione consegnò il suo elogio funebre registrato su nastro diverso tempo prima.
Il 7 marzo 2008 durante una cena ebbe un crollo, venne ricoverata al St. Thomas Hospital. La figlia raccontò alla stampa di come il Morbo di Alzheimer avesse colpito la madre; ad esempio di come avesse confuso il conflitto delle Falkland con la guerra in Jugoslavia, e delle tante volte in cui dovette ricordarle che il marito Denis era morto da tempo.
Negli ultimi anni venne invitata a diverse cerimonie ufficiali, come il matrimonio del Principe William e Kate, tuttavia non partecipò per motivi di salute. Nel 2011 ebbe un colloquio con l'attrice Meryl Streep, peraltro la sua attrice preferita, che vinse il suo terzo Premio Oscar per l'interpretazione della Thatcher in The Iron Lady. Il 21 dicembre 2012 subì un intervento chirurgico alla vescica. È deceduta a Londra la mattina dell'8 aprile 2013 all'età di 87 anni, colpita da un ictus.

Riferimenti nella cultura popolare

La figura politica e umana di Margaret Thatcher ha trovato una vastissima rappresentazione nel mondo culturale. In una scena del film italiano della coppia Bud Spencer & Terence Hill, Non c'è due senza quattro, del 1984, (quindi in pieno Thatcherismo) si fa riferimento a lei allo scopo di fare della sottile ironia sulla sua figura politica. Nel 2009 la BBC ha trasmesso il film Margaret, che racconta la parte finale della sua carriera politica, in cui la Thatcher è interpretata da Lindsay Duncan.
Nel 2011 è stato girato un film a lei ispirato intitolato The Iron Lady diretto da Phyllida Lloyd, nel quale è stata impersonata da Meryl Streep che, grazie a questa interpretazione, il 26 febbraio 2012 ha ricevuto il suo terzo premio Oscar. Il singolo "Miss Maggie", del cantautore francese Renaud Séchan, uscito nel 1985, creò un incidente diplomatico tra Gran Bretagna e Francia a causa del testo della canzone, contenente pesanti invettive contro il Primo Ministro britannico. Il testo di "Margaret On The Guillotine" (Margaret alla ghigliottina) del cantante inglese Steven Patrick Morrissey parlava della morte di Thatcher come un sogno meraviglioso e la canzone finisce con il suono improvviso di una ghigliottina. A causa di questo singolo, Morrissey subì una perquisizione in casa da parte della polizia alla ricerca proprio di una ghigliottina o altro materiale.
Il famoso gruppo heavy metal Iron Maiden ha scherzato più volte sulla Iron Lady a causa del suo nomignolo, facendola apparire diverse volte, in versione disegnata, sulle copertine dei loro dischi e in altre varie illustrazioni; ne è un esempio la copertina del singolo Women in Uniform del 1980. Ma soprattutto fece scalpore la copertina di un altro singolo, "Sanctuary", dello stesso anno. In esso viene raffigurato Eddie, la mascotte della band, con in mano un grosso coltello e per terra il corpo esanime di una donna molto somigliante a Margaret Thatcher. In alcune nazioni, come la Germania, sugli occhi della donna venne disegnata una banda nera allo scopo di celarne l'identità. Esistono inoltre rare foto della band in compagnia del Primo Ministro a fine pubblicitario. Nel 1980 i Clash pubblicano l'album "Sandinista!". Il gruppo dichiara che il nome l'hanno deciso in seguito al tentativo di Thatcher di proibire la parola "sandinista". A seguito dell'affondamento del Belgrano, durante la guerra delle Falkland, il giornale britannico The Sun pubblica l'eloquente titolo "Gotcha"(letteralmente, preso), che scatenò anche diverse polemiche. I Crass, autori di diverse canzoni antithatcheriane, scrissero il singolo intitolato "Gotcha", un duro atto d'accusa alle politiche belliche del Primo Ministro.
Nel 1983 esplode il caso Thatchergate. La banda anarco-punk Crass, fortemente anti-thatcheriana, pubblica un disco di estratti di discorsi pubblici del Primo Ministro Thatcher e del Presidente Reagan. La registrazione venne presentata come un'intercettazione telefonica tra i due, in cui la leader britannica sembra far intendere che il cacciatorpediniere HMS Sheffield D80, impegnato nella guerra delle Falkland, sia stato sacrificato dalla stessa Thatcher al fine di provocare un'aggravarsi della guerra, visto che (secondo la ricostruzione) Reagan esortava l'alleata a concludere pacificamente il conflitto. Sempre dei Crass, e ancora con riferimento alla guerra, è il singolo How does it feel to be the mother of a thousand dead? (Come ci si sente ad essere la madre di mille morti?). Altro brano musicale che prese di mira il cosiddetto "thatcherismo" fu Opportunities (Let's Make Lots of Money) del 1986 dei britannici Pet Shop Boys.
La figura di Margaret Thatcher ha dato il via a un vero e proprio genere cinematografico, il cosiddetto "cinema thatcheriano". Questa filmografia, in voga dagli anni ottanta alla fine degli anni novanta, racconta le condizioni di vita degli abitanti di vaste aree britanniche deindustrializzate dalle riforme economiche del Primo Ministro, che da zone ricche di industrie e operai sono diventati luoghi quasi abbandonati e con un alto tasso di disoccupazione, e gli abitanti, per sopravvivere, si devono adattare a fare qualsiasi cosa. La politica della Thatcher divenne il bersaglio preferito dei cineasti di sinistra, come Ken Loach (in Riff Raff e Piovono pietre). Tre esempi di questo cinema anti-thatcheriano sono i celebri Grazie signora Thatcher ("Brassed off" è il titolo originale), The Full Monty e Billy Elliot, da cui nel 2005 viene anche ricavato un pluripremiato spettacolo teatrale, al quale partecipa come musicista Elton John
Anche diversi eventi a lei collegati hanno ispirato film, canzoni e altre forme artistiche, come lo sciopero della fame degli irlandesi, la guerra delle Falkland o lo sciopero dei minatori. Negli anni Ottanta in Gran Bretagna andava di moda Spitting Image (letteralmente, immagine sputata), un programma televisivo realizzato con delle marionette, le quali avevano le sembianze delle persone più importanti del periodo, non solo della politica. I più parodiati erano i componenti del governo Thatcher e, ovviamente, il personaggio principale del programma era il Primo Ministro, che veniva rappresentata come una donna prepotente che tiranneggiava i suoi ministri, ridotti da lei al ruolo di umili servitori. Va da sé che, dopo le sue dimissioni, avvenute nel novembre 1990, l'interesse verso Spitting Image cominciò a diminuire sempre di più, visto che il panorama politico-sociale britannico era dominato dalla personalità thatcheriana.
François Mitterrand, Presidente francese negli anni Ottanta e nei primi anni del decennio successivo, avrebbe detto: "Margaret Thatcher ha la bocca di Marilyn Monroe e gli occhi di Caligola". Dichiarò anche di avere una vera ossessione per il Primo Ministro britannico, al punto di parlarne anche con il proprio psicanalista, in quanto la Thatcher gli incuteva timore quando dovevano discutere.
Tra il Primo Ministro e la Famiglia Reale, nonostante l'apparenza pubblica, non correva buon sangue. La Regina Elisabetta II una volta si lasciò scappare un sarcastico "la detesto cordialmente", mentre il marito di lei, il Principe Filippo, definì Thatcher come "la figlia del droghiere", alludendo alle sue umili origini. Il video del discorso delle sue dimissioni si piazza all'8º posto nella classifica dei filmati storici più richiesti.
Dopo la sua elezione a leader dei conservatori, diversi suoi parlamentari, soprattutto i più anziani, videro malvolentieri una donna a capo del partito (all'epoca la cultura britannica era pervasa da maschilismo), anche quando essa li guiderà alla vittoria nelle elezioni del 1979. Così, coniarono per lei il soprannome TINA (dall'acronimo di "there is not alternative", una frase spesso usata da Thatcher), appunto per ironizzare sul fatto che a lei non c'era alternativa, e spesso riferendosi alla stessa dicevano "that bloody woman", quella maledetta donna. Va però detto che, dietro a questo malcelato maschilismo, c'era in realtà una grande ammirazione da parte loro per lei. Nel 1983 i Pink Floyd pubblicano The Final Cut. L'album ripercorre strade già ampiamente sviluppate nei precedenti due lavori, aggiungendo alcuni temi più attuali, come la partecipazione della Gran Bretagna alla guerra delle Falkland e, in particolare nel primo brano, un esplicito biasimo verso la politica di Margareth Thatcher. Sul retro si può leggere una dedica : «The Final Cut – A requiem for the post-war dream by Roger Waters, performed by Pink Floyd: Roger Waters, David Gilmour, Nick Mason». Sempre in riferimento alle Falkland, e in particolare all'episodio chiave della guerra, nel 1986 il drammaturgo inglese Steven Berkoff produce la commedia satirica Sink the Belgrano!, basata sulla controversa decisione di Margaret Thatcher di affondare l'incrociatore argentino.
Secondo l'astrologo inglese Tad Mann, Nostradamus avrebbe previsto il ritorno al potere di Margaret Thatcher dopo la sua caduta, analizzando queste parole: "Colei che è stata buttata fuori ritornerà a regnare, i suoi nemici saranno trovati fra i cospiratori. Più che in passato la sua volontà di regnare trionferà. La signora, furiosa e con una rabbia adulterina, cospirerà contro il suo principe ma non gli parlerà. Comunque il colpevole sarà presto conosciuto cosicché i diciassette diverranno presto martiri". Nel 2010 la BBC scatena molte polemiche dedicando una trasmissione alle future esequie dell'ex Primo Ministro, chiedendo agli ascoltatori "Come va seppellita Margaret Thatcher?"

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