di Giulia Fresca
Non è possibile che ogni TG ed ogni giornale italiano non si siano posti la domanda se la notizia potesse ferire chi lotta anni per combattere il cancro...e magari alla fine soccombe rimanendone sconfitto! Tutto il rispetto per Nadia Toffa ma innanzitutto occorre avere rispetto per chi il cancro lo vive davvero. Diffondere la notizia che in due mesi ci si è sottoposti a chemioterapia ed a radioterapia senza specificare quale tipo di farmaco si è assunto e quale fosse la gravità del male significa fare terrorismo, altro che eroismo! Il cancro necessita di cure lunghe ed i protocolli chemioterapici sono di diversa natura e composizione farmacologica. Parlare genericamente di "chemioterapia" e di radioterapia a livello miracolistico in un paio di mesi, significa non avere rispetto verso i medici ed i malati oncologici che assumono veleni devastanti per mesi e mesi di terapie ufficiali e riconosciute dal nostro sistema sanitario nazionale. La signora Toffa ha avuto il suo incontro "lampo" con il Male. A lei i migliori auguri per essere già guarita...a noi tutte e tutti, che lottiamo dicendo la verità senza banalizzare ne spettacolarizzare il nostro male, la forza di andare avanti.
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