Notizie del genere sono diventate quasi ordinaria amministrazione in questi tempi di feroce crisi economica. E invece ordinaria amministrazione non dovrebbe essere, come non dovrebbe esserci indifferenza, né da parte dei media né da parte delle istituzioni, sui licenziamenti di massa. Perché licenziamento di massa è, in realtà, quello prospettato di recente dalla Plasmon, che ha in mente di lasciare a casa il 25% dei suoi operai. Questa mattina si è verificato uno sciopero, che le prime stime rivelano aver riscontrato un enorme successo. Il ministro dello Sviluppo Economico Zanonato si è mobilitato per mediare tra l’azienda e i lavoratori.
Sciopero Plasmon: lavoratori compatti contro i licenziamenti
“L’azienda ha rifiutato il confronto con il sindacato su un piano industriale che dia garanzie per il futuro e dentro il quale si possono trovare soluzioni alternative ai licenziamenti” è questa la motivazione, o per meglio dire l’aggravante, che ha spinto i lavoratori a procedere con l’imponente sciopero di stamattina 25 settembre. La nota è stata emessa nella serata di ieri dai sindacati che hanno indetto la protesta. C’è stato un richiamo anche alla storia dell’azienda e a ruolo da loro giocato nella crescita di molte generazioni: “Auspichiamo che il gruppo Heinz non rifiuti l’incontro dando uno schiaffo non solo ai dipendenti ed al sindacato, ma al Paese intero dove intere generazioni sono cresciute con gli omogeneizzati e i biscotti Plasmon”.
I sindacati Fai Cisl, Flai Cgil, Uil hanno organizzato lo sciopero per protestare contro il licenziamento di 204 operai su 904. Una sorta di decimazione che metterà alla fame centinaia di famiglie. Lo sciopero, realizzato in contemporanea a Ozzano, Latina e a Milano, ha riscontrato un certo successo. L’adesione, nel complesso, è stata stimata nella misura del 90%, mentre a Ozzano è stato registrato addirittura il 100%.
L’intervento di Zanonato
La protesta è stata causata dalla sordità manifestata dai vertici del gruppo Heinz (detentore di Plasmon), che non ha voluto incontrare i rappresentanti delle istituzioni. Zanonato ha espresso la sua solidarietà già stamane, in occasione della riunione con l’Unione Industriale. Il ministro ha dichiarato che seguirà personalmente la situazione, anche se da Roma, e che si porrà che intermediario tra il gruppo Heinze e gli operai che rischiano l’esubero, rappresentati dai sindacati.
fonte: www.investireoggi.it
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