giovedì 26 luglio 2018

Aradia, o il Vangelo delle Streghe

Toscana 1889, il misterioso manoscritto scoperto dal giornalista americano Charles Godfrey Leland.


Charles Godfrey Leland (Filadelfia 1824-Firenze 1903)


Aradia, o il Vangelo delle Streghe è un libro scritto nel 1899 dal giornalista e folclorista americano Charles Godfrey Leland (Filadelfia 1824-Firenze 1903), che affermava di essere venuto a conoscenza, durante le sue ricerche in Toscana, di una oscura tradizione religiosa stregonesca sopravvissuta per secoli. Il libro di Leland è diventato uno dei testi fondamentali dei movimenti neopagani della Wicca e della Stregheria. Il Vangelo delle streghe, sarebbe la traduzione inglese di un manoscritto originale italiano, che Leland raccontò di aver ricevuto da una donna di nome Maddalena. Al testo di Maddalena, Leland poi aggiunse del materiale frutto delle sue ricerche sul folklore e sulle tradizioni italiane. Leland raccontò di avere saputo dell'esistenza del Vangelo nel 1886 ma che la sua fonte, Maddalena, impiegò undici anni per procurargliene una copia. Il libro è strutturato in quindici capitoli che descrivono le origini, le credenze, i rituali e gli incantesimi tradizionali della stregoneria pagana italiana. La figura centrale di questa religione sarebbe la Dea Aradia, venuta sulla terra per insegnare la pratica della stregoneria ai contadini affinché si opponessero efficacemente ai signori feudali che li opprimevano, e alla Chiesa Cattolica Romana. Gli studiosi sono divisi sull’opera di questo studioso inglese di fine Ottocento. Alcuni giudicano del tutto inventate le sue affermazioni sulle origini del manoscritto, altri ne sostengono l'autenticità e lo considerano una documentazione unica sulle credenze popolari in Italia.  Nel libro Leland scrive che: «Diana fu la prima creata al mondo: in lei esistevano tutte le cose. Da se stessa, l’oscurità primordiale, si separò; si divise in oscurità e in luce. Lucifero, suo fratello e figlio, lei stessa e la sua altra metà, era la luce. Quando Diana vide che la luce era così bella, la luce che era la sua altra metà, suo fratello Lucifero, la desiderò con enorme brama. Volendo ricevere nuovamente la luce nella sua oscurità e ingoiarla in rapimento e delizia, tremò per il desiderio. Questo desiderio era l’Alba». Egli scrive che, ogni qual volta nella storia c’è stato un periodo di radicale rivolta intellettuale contro le forze conservatrici e l’autorità costituita, si è sempre sviluppata una corrente intellettuale che considera la Donna come un essere perfettamente uguale, se non superiore all’uomo. Anche nel conflitto tre le varie correnti delle scuole occulte di magia, il neo-Platonismo, la Cabala, le eresie cristiane, la magia e il dualismo persiani, come nei resti della teologia greca ed egiziana in voga ad Alessandria nel terzo e quarto secolo d.C. e nella Casa della Luce del Cairo nel nono secolo, secondo lo studioso inglese si nota come l’uguaglianza della Donna fosse una dottrina preminente. Era Sofia o Elena, la donna affrancata, considerata come il vero Cristo che avrebbe salvato l’umanità. E quando la dottrina dell’Illuminazione, la volontà di rigenerare la società riformandola secondo i principi della più estrema libertà di pensiero, ispirarono nei Templari la speranza di governare la Chiesa e il mondo, la dottrina dell’uguaglianza della Donna, avrebbe ricevuto nuova linfa e nuova attenzione. Durante il Medioevo e anche nel periodo degli Ugonotti francesi, dei Giansenisti e degli Anabattisti, la Donna, secondo Leland, fu più importante ed ebbe un ruolo maggiore nella vita sociale e politica che non in epoche precedenti. Il Vangelo delle Streghe dimostrerebbe che ci sono stati pensatori che hanno considerato la creazione come uno sviluppo femminile, o partenogenesi, da cui è scaturito il principio maschile. Lucifero, o la Luce, era nascosto nell’oscurità di Diana. Il salvatore o Messia di questa dottrina sarebbe una donna, Aradia, anche se le due, madre (Diana) e figlia, sono confuse o adombrate l’una nell’altra nei differenti racconti, come Jahvè è confuso con Elohim.  Secondo Leland: «Tuttora le streghe formano una società segreta o setta, da loro chiamata della Vecchia Religione, e ci sono in Romagna interi villaggi dove gli abitanti sono pagani e sono governati quasi interamente dai Settimani o nati ai setti mesi». Inoltre: «Gli stregoni italiani formano una classe distinta di persone che esercita un grande potere a Napoli e in Sicilia e che possiede interessantissimi documenti magici e diagrammi cabalistici. Questi documenti e diagrammi derivano probabilmente da Malta. Perciò non sembrerà una cosa sorprendente al lettore che questo Vangelo delle Streghe sia stato preservato, seppur nella forma in cui l’ho dato. E vero che non l’ho né avuto né visto come un vecchio manoscritto, ma sono certo del fatto che è stato scritto in tempi antichi e che è ancora ripetuto qui e là oralmente in parti separate».

fonte: http://larapavanetto.blogspot.com/

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