«La maschera è sempre negativa: copre una falsità, un inganno, una
finzione». Lo ricorda lo scrittore e formatore Maurizio Fani, che è
anche psicologo e psicoterapeuta. Le “museruole” che gli ambigui gestori
dell’emergenza Covid ci costringono a indossare? Puzzano di rituale
collettivo: simboleggiano sottomissione e annullamento della
personalità. D’accordo, c’è anche l’elemento medico, precauzionale. Ma
in quale misura? L’Oms e lo stesso ministero italiano della sanità ne
raccomandano l’uso, alle persone sane, «solo se stanno fornendo
assistenza a persone certamente malate di Covid-19, o con sintomi che
facciano sospettare la malattia». Molti autorevoli virologi le temono:
«Non vanno usate, specialmente in luoghi all’aperto», dice il professor
Giulio Tarro, allievo prediletto di Albert Sabin, l’inventore del
vaccino contro la poliomielite. «Le mascherine non sono il massimo
dell’igiene», avverte Tarro: «Io starei attento nel loro uso, riuso e
abuso: e quando arriverà il caldo, sarà bene gettarle via». L’Ordine dei
Medici Sportivi di Cagliari – racconta Fani – ha sollevato un problema:
un pericolo, la mascherina, per chi pratica attività sportiva.
Sotto sforzo, con la “museruola” che copre naso e bocca, si respira
un’overdose di anidride carbonica: si rischia di svenire. «Pensare che
la mascherina protegga dal virus, poi, è come credere che un’inferriata
alla finestra vieti l’accesso alle zanzare», dice
il nanopatologo Stefano Montanari. Ma la mascherina, soprattutto, è
oramai un simbolo a tutti gli effetti. Lo sostiene uno studioso come
Fani, co-autore con Monica Maggio del volume “Il significato segreto
delle immagini nei film e nei sogni”, ovvero “La manipolazione
individuale dell’essere umano” (Scribo, 2019). In un’articolata analisi
sul sito “Petali di Loto“,
di Paolo Franceschetti, Fani mette a fuoco il potenziale simbolico
della maschera, equiparandolo all’attuale protezione sanitaria
anti-contagio. Premessa: tutti i supereroi dei fumetti indossano una
maschera, a partire dall’Uomo Mascherato (The Phantom, il “fantasma”
creato nel 1936 dallo sceneggiatore Lee Falk e disegnato da Ray Moore.
E’ il capostipite dell’eroe in incognito, dalla doppia vita. Poi ecco
Devil, L’Uomo Ragno, Kriminal, Satanik e Diabolik. «Tutti soggetti
“unici”, che attraverso la maschera manifestavano la loro originalità.
Invece l’attuale mascherina serve a uno scopo molto diverso», osserva
Fani.
Ma da dove nasce, l’arte di travisare i lineamenti del viso? «L’uso
della maschera nasconde un atavico e complesso significato che
attraversa ogni comportamento dell’uomo: dalla guerra
alla morte, dalla festa alle espressioni artistiche, fino a giungere ai
rituali religiosi, magici ed esoterici». Spiega Fani: «Per sua natura,
la maschera occulta e nasconde, e cancella ogni emozione», cambiando
l’identità di chi la indossa. Nel film “Eyes wide shut”, di Stanley
Kubrick, nella scena del rituale orgiastico tutti fanno ricorso alla
maschera «per comportarsi più liberamente, in maniera meccanica e
animalesca». Lo stesso carnevale, come quello di Venezia – aggiunge Fani
– consentiva di dare libero sfogo all’erotismo. Il breve periodo
carnascialesco «portava con sé il tema del “rovesciamento” dei rapporti
tra le persone: tutto era lecito, ci si poteva abbandonare agli eccessi,
i padroni servivano i servi (come nei Saturnali della Roma antica)». In
questo modo, «si concedeva al popolo ignorante l’illusione di essere
simile a chi lo comandava». In pratica, «una manipolazione per detenere
il consenso». Già allora: maschera, uguale inganno. Ma il peggio,
sostiene Fani, è che l’identità di ciascuno non è solo celata agli
altri: con la maschera, «diventiamo sconosciuti a noi stessi».
E così, «qualsiasi azione viene “deresponsabilizzata” nell’inconscio
dell’individuo, perché lui stesso si cala psichicamente nel
personaggio». Secondo lo psicologo, dunque, avviene una trasformazione
profonda all’interno di chi si maschera. «Anche gli sciamani e i
sacerdoti, calandosi nel mascheramento, si spersonalizzano e diventano
ciò che la maschera vuole significare. Chi presiede un rito e impersona
un demone o un’entità, attraverso la maschera assume una nuova identità,
trasformandosi in ciò che ha evocato». Quest’aspetto, continua Fani, è
confermato dalle maschere del teatro classico, cui in passato era stato
erroneamente attribuito il potere
di amplificare la voce: in realtà «servivano per identificare il
personaggio, al di là dall’interprete». La maschera crea un’identità
fittizia: lo sanno anche gli antropologi, pensando alla prima maschera
funerararia, in selce, rinvenuta sul volto di un probabile Neanderthal
vissuto 32.000 anni fa (in quel caso, l’obiettivo è la “rigenerazione”
del defunto dopo la morte: e anche qui la maschera denota un cambiamento
di personalità). Un espediente “innocente” comunque, se paragonato alle
mascherine di oggi.
«Le persone – premette Fani – s’identificano solitamente dai
lineamenti del viso, e la maschera impedisce questo riconoscimento,
annullando la personalità del soggetto: la maschera fornisce un volto
nuovo a quel corpo». Di fatto, il travisamento «struttura anche un
pensiero diverso in chi la indossa, e fa in modo che questo nuovo
elemento che si è aggiunto interagisca e dialoghi con altri simili nelle
stesse condizioni». Il nuovo pensiero s’impone sia all’interno, nel
soggetto, che all’esterno, nel rapporto con gli altri. «Si sviluppa così
un “effetto rete”, responsabile della nascita di una credenza positiva
in quel gesto». Più precisamente, spiega lo psicologo, «si assiste a una
de-individualizzazione, con successiva ricostituzione di una nuova
psichicità, capace di difendere la nuova posizione oltre ogni
riflessione e dubbio». In questo modo «si acquisiscono certezze, non
opinioni». Lo vediamo: «Gli individui ne diventano i primi difensori, e i
primi accusatori di chi mostra un pensiero
minimamente contrario al loro». La verità è che «stanno semplicemente
obbedendo a un ordine psichico, invisibile ma non meno concreto». Come
si ottiene questo tipo di manipolazione? «Attraverso tre passaggi: il
consumismo, conformismo e “groupthinking”».
Tre modalità di non-pensiero, che «hanno come comune denominatore la
funzione “copia & incolla”». L’importante è essere gregge, adeguati
agli stili proposti dal sistema.
Fino, appunto, all’appiattimento mediocre del pensiero di gruppo, cioè
la ricerca del consenso eliminando il conflitto del pensiero critico.
Attenzione: «Il fenomeno del “groupthinking” attecchisce in quei
contesti sociali in cui i membri di un determinato gruppo evitano di
promuovere punti di vista che vadano al di fuori di quella zona
confortevole delimitata dal pensiero consensuale. Si deve creare un
pensiero comune che permetta al dominio di imporre scelte e decisioni
che altrimenti non avrebbe potuto istaurare». Le persone, quindi,
«devono restare inevolute, non devono assolutamente mai provare il
piacere di pensare con la propria testa». E per raggiungere questo
«s’instaura un clima di terrore, fatto di paure, di posti di blocco,
lampeggianti, divise, armi e talvolta tanta arroganza». Ed eccoci,
appunto, al consenso attorno all’imposizione della mascherina. Maurizio
Fani chiama in causa il celebre drammaturgo Alejandro Jodorowsky,
teorico della “psicomagia”. «I rituali
non sono mai fatti a caso: in qualunque operazione magica, la garanzia
di successo è il rispetto del preciso rituale: gesti e parole, abiti,
maschere, intonazione della voce, modo di camminare».
Aggiunge Fani: «Il rituale non solo ti mette in rapporto con altri
possibili mondi, ma parla all’inconscio di chi ascolta e di chi compie
il rito». A chi desidera liberarsi di un problema, Jodorowsky propone un
gesto simbolico dall’effetto taumaturgico. Funziona? Sì, risponde Fani,
citando una sua esperienza personale: un suo paziente si sentiva
vessato dal prestigio del fratello, che in famiglia gli veniva indicato
come un semidio da venerare. «Gli ho fatto prendere una fotografia del
fratello e gli ho detto che avrebbe dovuto metterla sotto i piedi 5
volte al giorno per una settimana, pensando intensamente che stava
camminando sopra di lui e che percepiva il fratello sotto i suoi piedi».
Questo ha risolto il problema interiore, secondo la lezione di
Jodorowsky. «Sono atti poetici, teatrali, ricchi di emozione e di
simbologie, che smuovono forze sopite e spesso inconsce, che la persona
non credeva di avere». Compiere dei rituali – insiste Fani – incide
profondamente sia sulla psiche sia sulla realtà. Attenti, quindi, alle
mascherine anti-Covid: oltre a farci respirare male e a nasconderci il
volto, inibiscono lo scambio verbale e aumentano a diffidenza reciproca.
«Qualcuno la chiama “museruola”, come quella messa ai cani di grossa
taglia. Ed è vero: è un tentativo per addomesticare quei pochi neuroni
che ancora la massa possiede, per realizzare dei neuro-schiavi a tutti
gli effetti». Occhio alla maschera: «Si tratta di uno strumento magico
per eccellenza». Il potere
fondato sul dominio «fa credere che la magia sia il Mago Otelma,
Silvan, Vanna Marchi: tutti fenomeni di costume». In realtà, scrive
Fani, «chi tira le fila sa benissimo che cos’è la magia, e come si
opera». Secondo lo psicologo, quindi, quella in atto «è una “operazione
magica” su tutti i fronti, tesa a smuovere forze imponenti e a
minimizzare ogni tipo di reazione, incanalandola in percorsi mentali di
totale accettazione, senza alcuna possibilità di porsi delle domande
sull’effettiva validità di tutte le misure poste in atto». In sostanza:
«Infondere paura, terrore, per condizionare la risposta attesa. Impedire
ogni possibile reazione che distolga la mandria (poco) umana dal
correre ciecamente verso il precipizio, per immolarsi a un bieco desiderio di potere egemone e totalitario». Per fortuna, chiosa Fani, nessuno – nella storia del mondo – è mai riuscito a prendere completamente il potere. E anche questa volta, assicura, finirà così.
Certo, nel frattempo «passeranno diversi anni nei quali tutti noi
avremo la grande opportunità di crescere, superando difficoltà
inaudite». L’importante, dice lo studioso, è iniziare a mettere in gioco
strumenti nuovi, interiori e sociali, più adatti a fronteggiare questa
emergenza: vivere in modo più sano, selezionare gli amici. Il momento è
cruciale, di portata storica: «Siamo di fronte a una “speciazione”, cioè
alla nascita di una nuova specie, che si distaccherà da quella
precedente» e lo farà «in malo modo, fino a configgere apertamente».
L’avanguardia della nuova umanità punta ad un “nuovo rinascimento”,
abbandonando definitivamente «quel consenso robotico, inumano, alieno e
mostruoso che contraddistingue la maggioranza». Fondamentale, per Fani,
«stringersi intorno a persone che dimostrino il coraggio di esistere e
che siano indifferenti alle lusinghe del potere
e del dominio». Molti, certo, si vendono: «Si prostituiscono, per uno
sputo di visibilità mediatica: sono schiavi obbedienti, e schiavi
restano». Sono loro, “i molti”, «quelli che hanno contribuito a questo
sfacelo». Secondo Fani, a vincere saranno le avanguardie coraggiose:
«Saranno proprio quei pochi, a scrivere la storia», magari cominciando con un gesto: rifiutare di indossare la mascherina, sapendo cosa nasconde davvero.
fonte: LIBRE IDEE
Le Olimpiadi di Londra 2012 non
hanno fatto eccezione come la storia d’Inghilterra, la cultura e le
realizzazioni sono state accuratamente celebrate e applaudite. Alcuni
grandi momenti, altri divertenti e alcuni bui e anche inquietanti. Altre
situazioni sono state altamente simboliche, riflettendo l’agenda
dell’elite occulta. Dato che Londra è una delle capitali più potenti del
mondo, sarebbe stato più sorprendente se il simbolismo e la filosofia
della elite globale non fossero inseriti nel corso delle cerimonie.
CERIMONIA DI APERTURA
Le cerimonie sono state progettate e coordinate da Danny Boyle, regista dei film Trainspotting e The Millionaire. La cerimonia di apertura è iniziata nell’antica e mitica Inghilterra fino ad arrivare alla rivoluzione industriale. La storia è stata raccontata con simboli specifici e riferimenti che richiamano il lato occulto della Gran Bretagna.
Lo spettacolo è infatti cominciato in una Inghilterra pastorale, formata da agricoltori e da giocatori di cricket, contornata da molti simboli riferiti alla sua antica tradizione mistica. Il punto focale della mostra è una collina che si dice abbia proprietà magiche: Glastonbury Tor.
Glastonbury Tor è uno dei più antichi
luoghi sacri in Inghilterra, soggetto a molte storie e leggende
mistiche. Ad esempio è legato alla leggenda di Re Artù e dei suoi dodici
cavalieri, una storia che è esotericamente associata con il sole e i
dodici segni dello zodiaco. Un’altra leggenda sostiene che Giuseppe
d’Arimatea, che era un commerciante di latta, abbia portato il giovane
Gesù in un viaggio a Glastonbury. In seguito è tornato al sito gettando
il calice, usato da Gesù durante l’ultima cena (il leggendario Santo
Graal).
L’intera base della religione Misterica
dell’elite è la conoscenza data ad Adamo ed Eva. Questi cosiddetti
“segreti di satana” (Ap 2,24), si suppone rendano l’uomo eguale a Dio.
Il fatto che questa conoscenza è posta sulla cima di una ziggurat non è
una sorpresa visto che Satana cerca sempre di apparire come il più
elevato, utilizzando montagne, piramidi, zigguarats e torri per
ascendere lui stesso.
La presenza di Glastonbury Tor nello stadio Olimpico ha offerto un sottofondo mistico ed esoterico alla cerimonia di apertura. Particolare è stata la sequenza successiva, risuonata dai tocchi di una enorme campana a rappresentare un vero e proprio rituale di purificazione.
Dopo il tocco della campana, sono state suonate e cantate le note di Gerusalemme,
un’opera di William Blake (1757-1827), un’artista, poeta e veggente
inglese, il quale sosteneva che le sue poesie gli venivano dettate da
‘Immortali’, ovvero dei e dee di altri mondi, che riusciva a percepire
con la sua “visione interiore”. William
Blake è spesso descritto come un “visionario”, le cui opere artistiche
sono state fortemente ispirate dal druidismo, gnosticismo e massoneria.
L’emblema più importante della Massoneria universale è il compasso e la bussola con la lettera “G” all’interno. L’autore di Scarlet and the Beast,
John Daniel osserva che esso rappresenta gli strumenti utilizzati dal
Grande Architetto della Loggia (il falso Dio) per creare i cieli e la
terra. In realtà, la lettera “G” rappresenta lo gnosticismo, la dottrina
centrale della Massoneria, e il processo generativo (atto sessuale). La
massoneria è, come osserva Daniel, un culto sessuale.
Tutte le energie scatenate dalla rivoluzione industriale, si sono ora addensate al centro del palco creando un’enorme anello. Si tratta di uno dei momenti magici, soprattutto per gli spettatori allo stadio, non solo perchè stanno guardando questo incredibile momento, ma anche perchè ne possono sentire l’odore (di zolfo). La forgiatura dell’anello rappresenta un escamotage linguistico/visivo per la creazione del cerchio magico. All’interno del cerchio è possibile vederne la quadratura, che viene solo leggermente offuscata.
Tramite le dottrine occulte gli illuminati stanno per raggiungere il loro obiettivo ovvero la creazione di un Nuovo Ordine Mondiale, in cui tutti i popoli saranno “uniti” sotto una unica entità, l’Anticristo.
Infatti la scenografia inizia con un gruppo di artisti che ballano sotto una gigantesca palla arancione, poi viene inquadrato un bambino che appare con uno sguardo un po’ perso e confuso. Uno dei ballerini si avvicina al ragazzo e cerca di prendergli qualcosa di prezioso.
Una volta che il ballerino prende
l’anima del bambino, lo porta con lui. Il ragazzo tenta di andarsene, ma
è inutile, non può farlo. A quanto pare, l’adolescente ormai
rassegnato, abbraccia il ballerino che ha rubato la sua anima.
Una volta che è stata compiuta la “parata” di tutti gli stati partecipanti, la cerimonia si è poi soffermata sulla torcia onnipotente e il “fuoco che non muore mai”. L’ennesimo simbolismo occulto dietro il tedoforo che porta la fiamma olimpica. Lo spettacolo di apertura si è concluso con l’accensione del calderone olimpico che era composto di petali che rappresentano ogni nazione presente durante le Olimpiadi.
E’ stato il turno dello spettacolo musicale, cominciato con un brano specifico, Imagine di John Lennon, considerato, da alcuni osservatori, un po’ fuori luogo nel contesto della cerimonia olimpica.
Come chiusura delle Olimpiadi, che senso
potrebbero avere quei versetti, quando le persone e gli atleti vengono
da tutti i paesi del mondo, con le loro culture, tradizioni e religioni.
“Un mondo come uno” è un buon modo per descrivere il sistema globale
che l’elite sta cercando di creare con il Nuovo Ordine Mondiale.
Il simbolo della fenice, l’uccello che
rinasce dalle sue ceneri, è estremamente importante per le occulte
società segrete e, di conseguenza, per l’elite occulta.
La fenice è la più celebre di tutte le creature simboliche fabbricate dagli antichi Misteri al fine di nascondere le grandi verità della filosofia esoterica. Nell’antichità, la fenice era considerata come simbolo del compimento della trasmutazione alchemica, un processo equivalente alla rigenerazione umana. Questo è il mistero di iniziazione a cui Cristo si è riferito quando ha detto: “Se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio“.
Subito dopo l’apparizione della fenice
sopra il calderone olimpico, la boy band dei Take That hanno eseguito
una canzone con un titolo piuttosto simbolico, considerando il
contesto: Rule The World (Regole del Mondo).
A mezzanotte, il calderone olimpico si
spegne lentamente, ma la fenice, che rappresenta l’elite occulta e il
Nuovo Ordine Mondiale, rimane illuminato sopra di esso. In altre parole,
come le nazioni del mondo pian piano scompaiono, un Nuovo Ordine
Mondiale emergerà. In tal senso, viene lanciato un brano dei The Who!
CERIMONIA DI APERTURA
Le cerimonie sono state progettate e coordinate da Danny Boyle, regista dei film Trainspotting e The Millionaire. La cerimonia di apertura è iniziata nell’antica e mitica Inghilterra fino ad arrivare alla rivoluzione industriale. La storia è stata raccontata con simboli specifici e riferimenti che richiamano il lato occulto della Gran Bretagna.
Lo spettacolo è infatti cominciato in una Inghilterra pastorale, formata da agricoltori e da giocatori di cricket, contornata da molti simboli riferiti alla sua antica tradizione mistica. Il punto focale della mostra è una collina che si dice abbia proprietà magiche: Glastonbury Tor.
La mitica collina a spirale chiamata Glastonbury Tor, nella ricreazione è sormontata da una quercia gigante, un albero considerato sacro dai Druidi celtici a rappresentare la Divinità Suprema. Esso rappresenta l’Albero della Conoscenza e la collina (assieme al resto del paesaggio) il giardino dell’Eden. |
La “vera” Glastonbury Tor, sormontata dalla Chiesa di San Michele. La
collina è il luogo di pellegrinaggi cristiani e riti stagionali
praticati da maghi e streghe, inoltre è un luogo per rituali pagani e
vari festival spirituali occulti. |
La presenza di Glastonbury Tor nello stadio Olimpico ha offerto un sottofondo mistico ed esoterico alla cerimonia di apertura. Particolare è stata la sequenza successiva, risuonata dai tocchi di una enorme campana a rappresentare un vero e proprio rituale di purificazione.
L’ultima volta che venne suonata una campana alle Olimpiadi fu nel 1936 ai giochi di Berlino, nella Germania nazista. |
La campana viene spesso usata per
invocare la Dea nei rituali wicca di stregoneria. Le campane vengono
suonate durante i rituali per segnalare l’inizio o la fine di un
incantesimo. La porzione esterna di una campana viene ritenuta essere la
parte femminile, mentre il martello ovviamente rappresenta la parte
maschile. Suonare una campana significa e celebra un’occasione o un
momento nel tempo, purificando lo spazio circostante. Percezione e
consapevolezza possono essere modificate tramite il suono di una
campana. Le campane vengono utilizzate dai Wicca per segnalare
determinate porzione di rituale e per produrre potenti vibrazioni.
E quei piedi nei tempi antichiCamminarono sulle verdi montagne d’Inghilterra?
Ed il Sacro Agnello di DioFu visto negli ameni pascoli d’Inghilterra?E il Volto DivinoSplendette sulle nostre colline nuvolose?E fu Gerusalemme fondata qui,fra questi oscuri mulini satanici?Portatemi il mio arco d’oro ardentePortatemi le mie frecce del desiderioPortatemi la mia lancia! Oh nubi, apritevi!Portatemi il mio carro di fuoco!Non cesserò mai di combattere la menteE la mia spada non dormirà nella mia manoFinché non avremo fondato GerusalemmeNella verde e amena terra d’Inghilterra.
Nella Massoneria Inglese la lettera G venne sostituita dal braccio con martello, a sottolineare l’abilità creativa dell’Architetto. |
La massoneria Inglese (Gran Loggia Unita
di Gran Bretagna) sostituì con un braccio umano che brandisce un
martello la tipica “G” contenuta nel logo. Questo simbolo rappresenta il
Massone come Costruttore, come “uomo al lavoro” creatore dei cieli e
della terra. Così facendo l’uomo diventerebbe Dio.
La London General Omnibus venne fondata
nel 1855 per amalgamare e regolare i tanti e indipendenti servizi di
trasporto a cavallo operanti a Londra. In origine era una impresa
anglo-francese, conosciuta anche come la Compagnie Générale des Omnibus
de Londres, la LGOC divenne ben presto la più grande operatrice di
trasporti a Londra. Comprò centinaia di compagnie indipendenti e
stabilì, per la sua flotta, un livello di servizio omogeneo e uniforme.
Nel giro di un anno, la LGOC controllò 600 degli 810 omnibus della
città.
Gli uomini in cilindro vengono guidati da Kenneth Branagh, travestito da Isambard Kingdom Brunel, uno dei più versatili, prolifici e talentuosi ingegneri della storia (ottimo personaggio per simboleggiare un Gran Maestro della Massoneria). Egli sta alla base della collina a tenere un discorso, citando La Tempesta di Shakespeare.
Ecco lo spezzone della poesia che è stata narrato durante la cerimonia:
Non è casuale lo stesso simbolo impresso anche sulle 50 lire italiane. |
La cerimonia è proseguita con la rappresentazione del popolo del Regno Unito che conduce la propria vita, in armonia con la natura. Da
un punto di vista superficiale la scena ha mostrato il popolo della
Gran Bretagna alle origini, in realtà è stato simbolizzato il giardino
dell’Eden, nella quale le persone vivono a contatto con Dio che provvede
ai loro bisogni attraverso la natura.
Ci troviamo alla radice religiosa della
dottrina della massoneria e degli illuminati: Il grande architetto
(demiurgo) contrapposto alla Divinità invisibile creatrice del tutto.
Gli illuminati desiderano ottenere l’immortalità fisica e il dominio sul
mondo materiale facendo, gioco forza, il volere luciferino, ovvero
mantenere le anime intrappolate nella materia.
Casualmente, nella parte successiva della cerimonia di apertura è
stato dato spazio agli “uomini in cilindro” (Illuminati) in procinto di
portare un cambiamento importante: la rivoluzione industriale.
A questo punto si vedono entrare delle
carrozze della General Omibus Company, ovvero la società di trasporti
che unì le varie compagnie indipendenti del Regno Unito, formando una
sorta di monopolio.
La General Omnibus Company rappresenta la venuta del progresso e della tecnologia che hanno trasformato la Gran Bretagna nell’attuale potenza politica/economica |
Gli uomini in cilindro vengono guidati da Kenneth Branagh, travestito da Isambard Kingdom Brunel, uno dei più versatili, prolifici e talentuosi ingegneri della storia (ottimo personaggio per simboleggiare un Gran Maestro della Massoneria). Egli sta alla base della collina a tenere un discorso, citando La Tempesta di Shakespeare.
”L’isola è piena di questi sussurri,di dolci suoni, rumori, armonie…A volte son migliaia di strumentiche vibrando mi ronzano agli orecchi;altre volte son voci sì soavi,che pur se udite dopo un lungo sonno,mi conciliano ancora con Morfeo,e allora, in sogno, sembra che le nuvole si spalanchino e scoprano tesoripronti a piovermi addosso; ed io mi sveglio,nel desiderio di dormire ancora”.
Illustrazione della poesia “La tempesta” in cui l’elite ci considera animali da ammaestrare. |
Il discorso è
la spiegazione che Calibano fornisce a Stefano e Trinculo riguardo i
misteriosi rumori avvertiti nell’isola, come la musica dell’invisibile
Ariel, frutto della magia di Prospero. I rumori “danno piacere e non
feriscono”, in quanto Calibano ha imparato ad accettare e a godere della
sua servitù. Calibano afferma che se venisse risvegliato dopo un lungo
sonno i rumori lo riporterebbero tra le braccia di Morfeo di nuovo,
continua dicendo, che nei suoi sogni, si trova ricoperto di ricchezza –
che povero illuso! Calibano si è così adattato all’inganno di Prospero,
che se venisse svegliato piangerebbe per poi “sognare ancora”.
Il discorso di
Calibano ci permette di comprendere il suo profondo legame alla magia di
Prospero, che ha il potere di tenerlo in un piacevole stato di
schiavitù inconsapevole invece di essere sveglio e consapevole. Prospero
rappresenta gli Illuminati e Calibano il popolo. La magia di Prospero
rappresenta il divertimento/intrattenimento della cerimonia d’apertura
olimpica, uno spettacolo studiato per distrarre le masse e far provar
loro emozioni positive.
La razza umana diventa la forza lavoro dell’elite. |
Dopodichè la quercia sale da terra e
dalla cavità (gli inferi) emergono centinaia di lavoratori che riempono
lo scenario cerimoniale. Salta
subito all’occhio la diversità tra i due gruppi di persone che compaiono
nella rappresentazione. Da un lato abbiamo il popolo che vive nella
semplicità e nel rispetto della natura, dall’altro abbiamo una elite di
uomini d’affari di successo, unita da interessi personali, sofisticata e
pronta, come nell’antico mito di Prometeo, a innestare la “scintilla
divina” nelle masse ignoranti. Come ben illustrato in questo filmato, l’obiettivo degli illuminati è quello di raggiungere Dio tramite la tecnologia.
Gli uomini in cilindro si stringono la mano. Questo piccolo gruppo d’elite coordinerà la rivoluzione industriale sfruttando il lavoro delle masse. |
Controllando i mezzi di trasporto, le
vie di comunicazioni e quindi l’informazione stessa, gli illuminati si
sono assicurati un portentoso sistema per assoggettare il gregge
(goyim). Questo fattore è visibile nell’immediato proseguo dell’evento.
I contadini del paese lavorano in condizioni infernali per portare alla realtà la visione dell’elite. |
E ‘ormai un dato di fatto che la
demolizione delle monarchie e la spinta della rivoluzione industriale
nel corso del 18° secolo sono state fortemente influenzate da società
segrete come il Grande Oriente Massonico e gli Illuminati di Baviera.
Il nome ufficiale del segmento sulla rivoluzione industriale è Pandemonium, che è la capitale dell’inferno in Hell in Paradise, classico lavoro di Milton. Il termine “Pandemonium” è una combinazione del nome Pan (il cornuto dio greco) e il “demone” ium. E’
la rappresentazione biblica della caduta di Satana dal Cielo. Milton
coniò il termine per indicare il luogo di adunanza dei demoni. Questi
indizi indicano che Londra non è diventata una Nuova Gerusalemme (una
metafora per il cielo), come affermato dall’inno di Blake, ma
letteralmente l’inferno sulla terra.
Lo
svolgimento di “Pandemonium” è raffigurato con due gruppi ben distinti: i
“pensatori” che decidono e supervisionano il progetto e gli “operai”
che lavorano nel campo e prendono ordini. Tutto ciò avviene in uno
stadio Olimpico circondato da triangoli giganti, ovvero simboli che
rappresentano la classica elite che domina sopra le masse.
Il prodotto finale di Pandemonium è una grande disordinata coltre grigia piena di “mulini satanici” e sette camini fallici che sputano fuori il fumo. |
E tutto questo pandemonio è stato
provocato da un pugno di uomini (l’elite) che hanno avuto migliaia di
lavoratori emersi dagli inferi a costruire e industrializzare
l’Inghilterra. Il gruppo di
“perfetti” della “General Omnibus Company” osserva con interesse la
trasformazione del territorio britannico nella “capitale dell’inferno” o
più semplicemente Pandemonio.
Queste scene si
ripeteranno ancora nel corso della cerimonia e sottolineano,
ulteriormente, il distacco, non solo a livello estetico, ma anche a
livello conoscitivo, presente tra la “massa” e l’elite. Gli illuminati,
possedendo conoscenze superiori ed ermetiche rispetto l’uomo comune,
mantenendo quest’ultimo in un perenne stato di ignoranza, al fine di
avere un controllo totale sulle sue attività.
Osservando meglio, si nota la presenza di una forte simbologia
massonica. Viene infatti riprodotta (e solo leggermente camuffata) la
cosiddetta “Mano Invisibile”:Un gesto molto importante nella Massoneria, mostrato da molti “iniziati” di spicco, quali Napoleone, Marx, Mozart, Rothschild ecc… |
La mano
nascosta consente agli altri iniziati di sapere che l’individuo
raffigurato nell’opera fa parte della confraternità segreta e che le sue
azioni sono ispirate dalla filosofia massonica e dalle sue credenze.
Inoltre, la mano che esegue le azioni viene nascosta da un vestito, che
simbolicamente si riferisce alla natura occulta delle azioni massoniche.
Per un ulteriore approfondimento sulla tematica consiglio la lettura
di questo articolo.
Durante la costruzione della “Nuova Babilonia” si vedono emergere dal
terreno delle enormi ciminiere. Nel contesto del rituale, però, esse
assumono un significato completamente diverso. Sono dei pali sacri.Una rappresentazione moderna dei pali sacri ad Asherah. |
I pali di Asherah sono alberi o pali
sacri situati vicino ai luoghi di culto cananei per onorare la dea madre
ugarita Asherah. Questi pali sacri vennero utilizzati nelle
celebrazioni e sono all’origine dei “Pali di Maggio” inglesi. Asherah è
la dea della luna pagana (consorte di Yahweh) la quale ebbe origine
nell’antica Babilonia sotto il dominio di Nimrod e di sua moglie,
Semiramide. Gli stessi pali sono un simbolo fallico che rappresentano la
divinità solare. Sui pali sacri possiamo vedere disegnati dei rombi, anch’essi di origine massonica.
Il simbolo del rombo appare in ogni
epoca, cultura, religione, setta esoterica e tradizione spirituale. I
diamanti vennero apprezzati come gemme fin dai tempi antichissimi.
Diamante deriva dalla parola greca “adamas” o “autentico”, “immutabile”,
“indistruttibile”, “indomabile”. Un diamante dura per sempre, ci ha
insegnato la pubblicità della De Beers e i massoni che hanno incluso il
rombo nel design delle loro opere, tra cui chiese, castelli e
cattedrali.
Proseguendo nello show assistiamo alla
forgiatura di un cerchio, eseguita grazie a decine di operai che con un
martello colpiscono (per finta) il metallo arroventato. Questo
immaginario è un chiaro riferimento al Massone Costruttore.
Tutte le energie scatenate dalla rivoluzione industriale, si sono ora addensate al centro del palco creando un’enorme anello. Si tratta di uno dei momenti magici, soprattutto per gli spettatori allo stadio, non solo perchè stanno guardando questo incredibile momento, ma anche perchè ne possono sentire l’odore (di zolfo). La forgiatura dell’anello rappresenta un escamotage linguistico/visivo per la creazione del cerchio magico. All’interno del cerchio è possibile vederne la quadratura, che viene solo leggermente offuscata.
La quadratura del cerchio. |
Il cerchio
magico è lo spazio all’interno del quale vengono concentrate e
sviluppate le energie per portare a compimento parti di rituale. Quando
le streghe disegnano un cerchio magico, viene visualizzato il fuoco al
suo interno, cosa avvenuta visivamente durante la cerimonia olimpica.
Momenti magici? Questa è pura MagicK! L’odore di zolfo pervade
l’atmosfera quando potenti demoni vengono richiamati.
Come gli anelli magici forgiati nei fuochi di Mordor di Tolkien (Il Signore degli Anelli),
quello della cerimonia ha un ruolo fondamentale. Assistiamo infatti
alla scena in cui viene elevato e unito agli altri quattro anelli a
formare il simbolo delle olimpiadi, facendo piovere fuoco dal cielo.
Tramite le dottrine occulte gli illuminati stanno per raggiungere il loro obiettivo ovvero la creazione di un Nuovo Ordine Mondiale, in cui tutti i popoli saranno “uniti” sotto una unica entità, l’Anticristo.
LASCIATE STARE I BAMBINI
La successiva sequenza importante
della cerimonia ha reso omaggio al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e
al Great Ormond Street Hospital (GOSH). La combinazione tra i bambini
malati nei posti letto per fare riferimento agli ospedali ai personaggi
della letteratura per l’infanzia inglese, comincia con un sottofondo
malvagio: la colonna sonora de L’esorcista, un film su una bambina posseduta dal demonio. Strana scelta. Mentre
i bambini sono distesi sui letti d’ospedale e vengono messi a dormire
da infermieri, appare JK Rowling e legge una citazione da Peter Pan, alludendo
a Neverland, che diventa reale nei “due minuti prima di andare a
dormire”. Non saprei dire se questo è stato fatto di proposito, ma molti
elementi di questo insieme, per lo più il mix di bambini vulnerabili in
un ospedale con le fiabe, confondendo i confini tra realtà e finzione,
sono tutti associati con la programmazione del controllo mentale. Come
il Mago di Oz e Alice nel Paese delle Meraviglie, la storia di Peter Pan è molto utilizzata per dissociare le vittime dalla realtà.
E’ la volta dell’entrata in scena di orde di demoni e cattivi, della letteratura inglese, a spaventare i bambini. Mentre
i personaggi malvagi corrono dietro i bambini, gli infermieri sono
completamente immobili e impotenti, come se dicessero: “Gli operatori
sanitari non possono fare nulla quando il controllo mentale dell’elite
sta avvenendo a porte chiuse”.
Come sotto l’incantesimo della gigantesca figura, il letto con la bambina comincia a levitare. Ciò può rappresentare una dissociazione generata da un trauma intenso. |
Per fortuna, un sacco di Mary Poppins
volano giù e shoo, via i personaggi spaventosi. Poi, un bambino gigante
piuttosto inquietante appare sul palco.
La
strana combinazione di bambini in un ospedale e fiabe avrebbe potuto
essere un modo intelligente per coniugare due aspetti importanti della
cultura britannica. Può anche essere un modo malato di fare riferimento
al controllo mentale Monarch. In tal senso, hanno cercato di far
emergere Mr. Bean!
Poco prima della Parata delle Nazioni, la cerimonia ha presentato un
segmento scuro che ha confuso e turbato più di un paio di spettatori.
Presumibilmente dedicato alle vittime degli attentati di Londra, ho
avuto la sensazione di un oscuro rituale. Inoltre, ancora una volta, si
vede un bambino innocente essere preda di forze oscure. Nonostante il
fatto che l’inno cristiano Abide With Me (Rispetto con Me) in
sottofondo, la performance è risultata al quanto strana, come se
stessimo assistendo a una occulta sorta di sacrificio.Infatti la scenografia inizia con un gruppo di artisti che ballano sotto una gigantesca palla arancione, poi viene inquadrato un bambino che appare con uno sguardo un po’ perso e confuso. Uno dei ballerini si avvicina al ragazzo e cerca di prendergli qualcosa di prezioso.
Alla fine della scena, il bambino è al
centro dei ballerini e alza le mani in aria come per dire: “Sono rinato
con il lato oscuro”.
La Parata delle Nazioni è stato
eseguito in modo molto ordinato, in ordine alfabetico (vedremo come si
contrasta con la cerimonia di chiusura). Ogni bandiera è stata poi posta
ai piedi della collina e dell’albero della conoscenza.
Una volta che è stata compiuta la “parata” di tutti gli stati partecipanti, la cerimonia si è poi soffermata sulla torcia onnipotente e il “fuoco che non muore mai”. L’ennesimo simbolismo occulto dietro il tedoforo che porta la fiamma olimpica. Lo spettacolo di apertura si è concluso con l’accensione del calderone olimpico che era composto di petali che rappresentano ogni nazione presente durante le Olimpiadi.
Visto dall’alto, lo Stadio Olimpico sembrava un gigantesco occhio, la cui pupilla era accesa. |
In combinazione con le strutture
piramidali sempre presenti intorno allo stadio, la manifestazione è
diventata un grande tributo per l’elite degli Illuminati.
LA CERIMONIA DI CHIUSURA
Contrariamente alla cerimonia di apertura, in cui gli atleti sfilavano in ordine dietro la bandiera del loro paese di appartenenza, in quella di chiusura, tutte le nazioni si sono fuse insieme, quindi mescolate in una enorme comunità globale, uno degli obiettivi del Nuovo Ordine Mondiale.
Sono poi cominciate le strane scene di venerazione sotto la piramide…massonica
LA CERIMONIA DI CHIUSURA
Contrariamente alla cerimonia di apertura, in cui gli atleti sfilavano in ordine dietro la bandiera del loro paese di appartenenza, in quella di chiusura, tutte le nazioni si sono fuse insieme, quindi mescolate in una enorme comunità globale, uno degli obiettivi del Nuovo Ordine Mondiale.
Sono poi cominciate le strane scene di venerazione sotto la piramide…massonica
Gli attori hanno utilizzato i blocchi per costruire una piramide al centro della scena per poi iniziare una sorta di venerazione. |
“Siamo tutti stesi sotto l’onnipotente piramide degli Illuminati”. Tale rappresentazione è durata diversi minuti… |
E’ stato mostrato un video di John Lennon durante alcuni versi della canzone Imagine, come a sottolineare l’importanza di quelle parole… |
Immagina non ci siano paesiNon è difficile da fareNiente per cui uccidere o moriree nessuna religioneImmagina tutta la gente che vive la vita in paceSi, si può direche sono un sognatore, ma non sono l’unicoSpero che un giorno ti unirai a noiE il mondo sarà come unoImmaginate il non possessoMi chiedo se è possibileNon c’è bisogno di avidità o fameUna fratellanza di uominiImmagina tutte le persone che condividono tutto il mondo
Sotto il calderone in rappresentanza di tutti i paesi uniti “come uno”, i bambini cantano Imagine. |
Forse Lennon immaginava un gruppo
segreto di politici e banchieri che stavano creando il suo mondo
perfetto? Probabilmente no. Ma quando vieni ucciso da un programma
MK-Ultra come un capro espiatorio, l’elite può tranquillamente fare ciò
che vuole con il tuo lavoro e la tua immagine…
PIU` DI MEZZ’ORA PER IL CULTO DEL FUOCO!
Dopo una serie di prestazioni (per qualche motivo, insistendo molto su Jessie J.), la cerimonia si è fortemente focalizzata sul calderone olimpico. Prima di essere spento, si è aperto leggermente verso l’alto e una fenice di fuoco è comparsa.
Dopo una serie di prestazioni (per qualche motivo, insistendo molto su Jessie J.), la cerimonia si è fortemente focalizzata sul calderone olimpico. Prima di essere spento, si è aperto leggermente verso l’alto e una fenice di fuoco è comparsa.
L’apparizione della fenice attraverso la fusione dei “petali” a rappresentare le nazioni del mondo che si scindono nel NWO. |
La fenice è la più celebre di tutte le creature simboliche fabbricate dagli antichi Misteri al fine di nascondere le grandi verità della filosofia esoterica. Nell’antichità, la fenice era considerata come simbolo del compimento della trasmutazione alchemica, un processo equivalente alla rigenerazione umana. Questo è il mistero di iniziazione a cui Cristo si è riferito quando ha detto: “Se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio“.
La fenice è un simbolo appropriato di questa verità spirituale.La
fenice rappresenta la rinascita spirituale a livello individuale, ma
può anche rappresentare la rinascita di tutto il mondo dalle sue ceneri –
come un Nuovo Ordine Mondiale.
Questo gigantesco affresco situato all’interno del Consiglio di sicurezza dell’ONU a New York dispone di una fenice che rinasce da un mondo in cenere. |
Con una fenice che rinasce sopra tutte le nazioni come sfondo, poi i Take That che cantano “Rule the World”. Ciò sta diventando abbastanza palese… |
Dopo la canzone, un gruppo di
ballerine vestite da fenici saltellava intorno, come se venerasse
l’uccello di fuoco sopra di loro.
Lodando la fenice in modo rituale e celebrativo… |
CONCLUDENDO
Tradizionalmente, la cerimonia olimpica, mostra la storia della nazione ospitante e la cultura, ma celebra anche chi si cela dietro i giochi: l’elite occulta. Dal momento che Londra è una capitale ultra potente nel mondo, con una storia ricca occulta che va dai Templari alle influenti logge massoniche, è sorprendente vedere questo aspetto della storia cui si fa riferimento in una questione simbolica?
Ovviamente, non tutto ciò che si è visto durante le cerimonie olimpiche era legato al simbolismo degli Illuminati, c’erano comunque un sacco di elementi inseriti per far passare il messaggio. Alla fine, i giochi olimpici, come molti altri eventi mediatici, sono stati trasformati in un mega rituale trasmesso in tutto il mondo per celebrare gli obiettivi e il simbolismo delle élite al potere.
Tradizionalmente, la cerimonia olimpica, mostra la storia della nazione ospitante e la cultura, ma celebra anche chi si cela dietro i giochi: l’elite occulta. Dal momento che Londra è una capitale ultra potente nel mondo, con una storia ricca occulta che va dai Templari alle influenti logge massoniche, è sorprendente vedere questo aspetto della storia cui si fa riferimento in una questione simbolica?
Ovviamente, non tutto ciò che si è visto durante le cerimonie olimpiche era legato al simbolismo degli Illuminati, c’erano comunque un sacco di elementi inseriti per far passare il messaggio. Alla fine, i giochi olimpici, come molti altri eventi mediatici, sono stati trasformati in un mega rituale trasmesso in tutto il mondo per celebrare gli obiettivi e il simbolismo delle élite al potere.