di Franco Giusto
Premessa: riporto in questo breve scritto un concetto esposto dallo scrittore e “semplice cristiano” Enzo Bianchi, durante una sua conferenza tenuta a Genova nel mese di febbraio di quest'anno. Ho subito accostato questo pensiero sull'enigma del male a quanto in genere viene riportato e denunciato da Gilan a altri suoi collaboratori nel diario internautico Su la Testa!. Ne ho tratto semplici considerazioni. Spero vi interessino.
«Il male resta un enigma per tutta l'umanità, per tutti coloro che ne hanno cercato una spiegazione attraverso testimonianze nelle diverse filosofie e vie religiose. Il male resta però tuttora un enigma nonostante i ripetuti tentativi per risolverlo. L'enigma non è stato mai sciolto, neppure dal cristianesimo». Queste parole di Enzo Bianchi che potrete ascoltare per intero sul sito di you tube segnalato a fondo scritto, aprono uno scenario del tutto attuale e mai cambiato dall'inizio della presenza dell'uomo sulla terra. Il male ci accompagna per tutto il percorso della nostra vita e non ci perderà mai di vista, da quando nasciamo con sofferenza per eseguire il primo respiro, scaraventati fuori da un caldo e sicuro utero materno in un universo sconosciuto. Da due anni seguo il diario internautico SU LA TESTA!, dove vengono denunciate ingiustizie, soprusi, corruzioni, inquinamenti , stragi di stato e tanto altro di tremendo perpetrato da certi uomini e lobby che gestiscono il potere. Articoli sempre documentati con dovizia scientifica che non raccontano però storie di bene. Il giornalista investigativo in questi casi si ritrova a perseguire le verità attraverso la denuncia del male che caratterizza i fatti. L'uomo infatti è l'unico essere vivente che sa interpretare le manifestazioni del male, pur non conoscendone le origini e il perché. Platone nel VI secolo a.C. notava che il male è sempre là dove c'è la carne degli uomini, il loro corpo. E proseguiva affermando che la grandezza dell'uomo sta nel ciò che lo costituisce a livello non della materia ma di quella realtà che chiamava anima. Allora chi è che si adopera per combattere il male che crea sofferenza nell'uomo, nella Natura e in ogni essere vivente, da dove trae energia? E' colui che sceglie di perseguire l'unica alternativa del male e cioè il bene. Ciascuno di noi, superati i primi anni di vita quando sono gli istinti primitivi ad avere la meglio sul nostro comportamento, si troverà sempre a scegliere il proprio cammino o sulla strada del bene o su quella del male. C'è anche chi salta continuamente da una all'altra ma questa è un'altra storia. Denunciare quindi la conoscenza del male non arrendendosi di fronte all'enigma della sua esistenza può diventare una ragione di vita, una testimonianza per nulla facile e ricca di ostacoli e pericoli. Ma finché non avremo risolto il perché dell'esistenza del male non ci resta che combatterne i suoi effetti che generano sofferenza e ingiustizia nei confronti dell'umanità. L'umanità non ha mai risolto l'enigma dell'esistenza del male , ha però a disposizione una forza altrettanto potente per combatterlo e sconfiggerlo : il bene. Beh non sono certo io a scoprirlo ma mi piace ricordarlo e riproporlo come pensiero positivo spero anche epidemico in avversione proprio a quanto di non bello stia accadendo in tutto il mondo.
fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it
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