mercoledì 5 marzo 2014
un giorno perfetto
è un film del 2008 diretto da Ferzan Özpetek, tratto dall'omonimo romanzo di Melania Gaia Mazzucco. Film dai toni noir che racconta un'ossessione amorosa che termina in tragedia.
Il film, prodotto dalla Fandango con il contributo di Rai Cinema, è stato presentato in concorso alla 65ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia ed è uscito nelle sale cinematografiche il 5 settembre 2008.
Trama
Emma torna a vivere dalla madre assieme ai due figli, dopo aver lasciato il marito Antonio. Antonio resta a vivere nella casa dove avevano abitato tutti assieme, non rassegnandosi alla perdita della moglie. Nella palazzina si odono degli spari e qualcuno avvisa la polizia, pronta ad irrompere nell'abitazione.
Il film prosegue raccontando le ventiquattro ore precedenti a quel fatale avvenimento, ventiquattro ore in cui si incrociano i destini di vari personaggi, come l'Onorevole Elio Fioravanti preso con i suoi comizi elettorali, sua moglie Maja che scopre di essere in dolce attesa, la professoressa Mara in attesa di incontrare il suo amante, e Aris, figlio dell'onorevole, studente, in netto contrasto con suo padre. La rabbiosa ed intensa storia d'amore tra Emma e Antonio, raccontata nello scenario di una Roma caotica e a tratti inquietante, dove la tragedia sembra essere dietro l'angolo.
Produzione
Le riprese sono iniziate a Roma il 22 ottobre 2007. Per l'interpretazione della madre di Emma, Özpetek, chiese a Stefania Sandrelli di ispirarsi al ruolo di Adriana, che interpretò nel 1965 nel film di Antonio Pietrangeli Io la conoscevo bene. Mentre leggeva il romanzo, il regista italo-turco immaginava Javier Bardem nel ruolo di Antonio, ma propose le parte a Fiorello, che però rifiutò. Nonostante il rifiuto, Fiorello è presente nel film, infatti quando Kevin, il figlio di Emma e Antonio, guarda alla televisione La marcia dei pinguini si può udire la voce dello showman siciliano, che nel 2005 è stato la voce narrante del documentario.
Come nei suoi precedenti lavori, Özpetek si avvale delle presenza della sua attrice feticcio Serra Yilmaz (qui presente solo in un cameo) ma anche di attori di supporto con cui aveva già lavorato negli anni passati, Milena Vukotic che aveva diretto in Saturno contro, Ivan Bacchi apparso ne Le fate ignoranti e La finestra di fronte che interpreta l'assistente dell'Onorevole Fioravanti, Angela Finocchiaro, che compare ripetutamente nel corso del film, e solo alla fine si scoprirà essere una dottoressa che si intuisce salverà la vita a Valentina, e l'attrice napoletana Rosaria De Cicco, anch'ella come la Yılmaz attrice feticcio del regista.
Nonostante il film sia tratto da una storia non sua, Özpetek non rinuncia a certi elementi che hanno caratterizzato la sua filmografia, rappresentando uno spaccato di umanità cosmopolita e popolare, introducendo alcuni elementi che si legano alle sue precedenti pellicole, come le due pettegole stiratrici, già presenti nel film La finestra di fronte.
Il film si apre con una dedica a Maria Clara Jacobelli, manager e dirigente d'azienda scomparsa nel 2007. La Jacobelli è stata un'importante dirigente per SIP-Telecom, colei che ha aiutato Özpetek ad emergere nel panorama cinematografico, fu lei a scegliere Özpetek per dirigere un noto spot per BancoPosta.
Differenze con il romanzo
Nel romanzo il personaggio di Antonio viene descritto come un uomo palestrato, lontano dalla figura di Valerio Mastandrea.
Nel romanzo il personaggio di Zero/Aris Fioravanti è descritto come un writer anarchico dall'abbigliamento trasandato ed un evidente piercing al naso, tanto che viene presentato mentre fa esplodere la sua prima bomba in un fast food. Il peso di Aris viene però fortemente ridimensionato nel film, diverse situazioni descritte nel libro vengono tagliate, ed il personaggio, interpretato da Federico Costantini, viene ripulito e liberato del lato sovversivo del suo carattere. In particolare vengono tagliate, modificate e ridotte le scene in cui Aris interagisce con Maja. Viene eliminata la visita alla casa, che viene nel film solo citata, la festa al barcone sul Tevere dove Maja va a cercare Aris diventa una più tranquilla festa di laurea e la scena finale fra i due si svolge nel film in un padiglione degli ex mercati generali nel quartiere Ostiense dove Aris mostra a Maja un suo ritratto, mentre nel libro la scena analoga è ambientata all'interno di una galleria della Linea B della metropolitana di Roma dove Aris mostra a Maja il suo lavoro di writer su un treno stazionato in galleria.
La professoressa Mara, interpretata nel film da Monica Guerritore, è nella storia originaria del libro un uomo, Alessandro "Sacha" Solari, un professore gay il cui personaggio è stato volutamente modificato da Özpetek per allontanarsi dal cliché dei suoi precedenti film.
Nel romanzo il piccolo Kevin guarda alla televisione la videocassetta de Il re leone, mentre nel film guarda La marcia dei pinguini.
Colonna sonora
Tutte le musiche sono composte da Andrea Guerra ed eseguite dalla Czech National Symphony Orchestra. Un altro cielo è il brano principale della colonna sonora, scritto da Guerra assieme al padre Tonino ed interpretato Ermanno Giove.
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