mercoledì 28 agosto 2013
il nemico alle porte
Enemy at the Gates, è un film del 2001 diretto da Jean-Jacques Annaud, con Jude Law, Joseph Fiennes e Ed Harris.
Il 20 settembre 1942, la giovane recluta dell'Armata Rossa Vasilij Grigor'evič Zajcev giunge a Stalingrado mentre la città è in gran parte occupata dall'esercito tedesco. Il suo primo impatto con la guerra è difficile, a causa del caos che regna nell'organizzazione delle difese sovietiche, ma in seguito riesce a mettersi in luce grazie alla sua straordinaria abilità come tiratore, un'abilità appresa negli Urali. Lo stesso giorno del suo arrivo, Vasilij conosce il politruk Danilov che, dopo aver notato le doti di tiratore di Vasilij, ha l'idea di utilizzarlo come personaggio simbolo della propaganda sovietica. L'idea viene accolta dal nuovo responsabile militare della città, Nikita Sergeevič Chruščёv, che promuove Danilov assegnandolo allo Stato Maggiore e trasferisce Vasilij alla divisione tiratori scelti.
Nella nuova veste di cecchino, Vasilij incomincia a mietere talmente tante vittime fra i soldati tedeschi, da attirare su di sé l'attenzione dello Stato Maggiore tedesco, il quale decide di inviare dalla Germania il miglior tiratore di cui dispone l'esercito tedesco, il maggiore König, con il compito specifico di eliminare il cecchino russo. I primi scontri tra i due si risolvono a vantaggio del tiratore tedesco che riesce a eliminare tre compagni di Vasilij.
Il giovane russo è scoraggiato, ma Danilov lo rassicura rivelandogli che Saša, un bambino russo che è riuscito a conquistarsi la fiducia di König, farà il doppio gioco informandolo della posizione del nemico.
Nei giorni seguenti Vasilij si salverà miracolosamente dopo essere stato sotto la linea di tiro del suo rivale tedesco, e questo farà scoprire a König il doppio gioco di Saša, che verrà da lui impiccato e lasciato appeso, confidando che la sua vista faccia uscire Vasilij allo scoperto. Danilov raggiunge Vasilij, mentre questi è sempre in attesa di scorgere il rivale tedesco, e lo informa della morte di Tania, la sua ragazza, a causa dello scoppio di una granata. Colpito dallo sconforto, sentendosi colpevole della morte di Saša, Danilov decide di aiutare Vasilij a scoprire la postazione di König anche a rischio della propria vita e, sporgendosi, viene immediatamente colpito a morte da König. A questo punto König esce dal suo nascondiglio, pensando di aver colpito Vasilij, ma si accorge troppo tardi che l'uomo che ha colpito non è Vasilij, che invece è di fianco a lui, e con rassegnazione si abbandona alla sua sorte.
Alcuni mesi dopo, il 3 febbraio 1943, giorno della fine della battaglia, Vasilij trova l'indirizzo di un ospedale dove, grazie alle suppliche della madre di Saša, Tania era stata ricoverata agonizzante, riuscendo a ritrovarla viva, convalescente, e può riabbracciarla. Il film termina, prima dei titoli di coda, con alcuni cenni storici sul reale Vasilij: il riconoscimento di Eroe dell'Unione Sovietica e l'esposizione del suo fucile al Museo di Storia di Stalingrado (oggi Volgograd).
Film e realtà
- Nel suo libro Notes of a Russian Sniper: Vassili Zaitsev and the Battle of Stalingrad Zaitsev descrive il suo duello, confermato solo da fonti sovietiche, con il cecchino tedesco raccontando di averlo scoperto facendo sollevare dal suo nascondiglio un elmetto al suo compagno. Il tedesco aveva sparato colpendo l'elmetto e quindi si era sporto da sotto la lastra di metallo dove si era appostato per controllare l'efficacia del suo colpo e allora Zaitsev lo aveva colpito a morte («The German believed that he had finally got the Soviet sniper he had been hunting for four days, and half raised his head from beneath the sheet of meta» ).
Nel racconto non viene citato il nome del cecchino il presunto colonnello (Standartenführer) delle SS Heinz Thorwald (o Torvald) che non risulta nei documenti ufficiali dell'esercito tedesco e la cui reale esistenza è stata messa in discussione:
« ...non esisteva nessuna scuola per tiratori scelti a Zossen, in secondo luogo non c'erano reparti delle Waffen SS a Stalingrado né è mai esistito lo Standartenführer SS...Heinz Thorwald. »
Anche secondo lo storico Antony Beevor, la storia del duello di Zaitsev, personaggio realmente esistito, con Torvald è pura finzione.
- Anche il personaggio di Tanya Chernova ventunenne partigiana e poi soldato dell'Armata rossa è enfaticamente descritta ad opera della propaganda sovietica e la sua relazione con Zaitsev non risulta nelle fonti accreditate.
- Alcune associazioni dei veterani sovietici della battaglia di Stalingrado, si sentirono offese dall'immagine dell'Armata Rossa data nel film (per esempio la scena dei soldati portati al fronte come prigionieri in treni chiusi dall'esterno, quella dei soldati mandati all'assalto delle linee tedesche senza armi, la descrizione dei comandanti sovietici come despoti spietati, dei soldati semplici e dei civili come "carne da cannone"), tanto da chiedere ufficialmente il ritiro della distribuzione del film in Russia.
Altri media
Nella serie di videogiochi Call of Duty ci sono molti livelli apertamente ispirati al film. Nel primo capitolo è rappresentata molto fedelmente le prima parte del film in cui Vasilij arriva a Stalingrado attraversando il fiume Volga: presenti le scene dell'uccisione dei disertori, degli attacchi degli Stuka alle navi e anche della carica suicida ordinata dai commissari politici. Nel quinto capitolo della serie è invece rappresentata la scena della fontana, dove Vasilij si trova a dover sparare ai nemici nel momento esatto in cui il rumore delle esplosioni delle bombe che cadono su Stalingrado copre quello dei suoi colpi di fucile.
Sempre nel quinto capitolo della serie Call of Duty, dopo la sequenza della fontana, ci si trova in un duello con un cecchino tedesco, che utilizza le stesse tattiche del maggiore König (ad esempio l'elmetto sulla finestra)
La prima missione della terza parte del videogioco Commandos 3: Destination Berlin (Eidos Interactive) ambientata a Stalingrado è liberamente ispirata al duello tra i due cecchini.
In alcune missioni del gioco Sniper Elite (PC - PS2 - XBOX) si deve sparare nel momento preciso in cui si sentono i bombardamenti aerei per non far sentire il proprio colpo di fucile e rilevare, quindi, al nemico la propria posizione. Esplicito riferimento alla scena della fontana nel film, nel quale Vasilij uccide 5 tedeschi facendo in modo che il rumore degli spari sia coperto da quello delle esplosioni dei proiettili di artiglieria.
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