venerdì 9 gennaio 2015
salvate il soldato Ryan
Saving Private Ryan è un film del 1998 diretto da Steven Spielberg, che con questo film vinse il suo secondo premio Oscar per la miglior regia.
La storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale, in particolare nei giorni del D-Day. Di grande interesse sono i primi 24 minuti del film, che dipingono in maniera cruda e realistica lo sbarco dei soldati a Omaha Beach, particolarmente intensi e apprezzati soprattutto grazie agli effetti sonori (due Oscar a questo reparto).
Nel 2007 l'American Film Institute l'ha inserito al settantunesimo posto della classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi (nella classifica originaria del 1998 non era presente).
Trama
Un uomo in età avanzata giunge davanti a una lapide del cimitero americano in Normandia e di fronte ad essa ha un flashback che lo riporta a più di cinquant'anni prima, al 6 giugno 1944. Durante l'invasione della regione, il capitano dei Ranger John Miller sbarca a Omaha Beach con i suoi uomini, ritrovandosi nel caos della battaglia dalla quale usciranno non senza difficoltà.
Il giorno seguente il Capo di stato maggiore dell'esercito, il generale George C. Marshall, apprende la notizia della morte di tre dei quattro fratelli della famiglia Ryan e che il quarto e ultimo fratello, il paracadutista James Francis Ryan, si è lanciato con la sua unità in Normandia; il generale decide quindi di organizzare una missione di recupero per riportare il soldato a casa. La missione viene affidata proprio al capitano Miller, al comando di una squadra di sette uomini: essa è composta da lui stesso, il sergente Horvath, i soldati scelti Reiben e Caparzo, i soldati semplici Mellish e Jackson, il medico Wade e l'interprete Upham.
La squadra di Miller avanza in solitudine nell'entroterra giungendo in un borgo diviso tra paracadutisti americani e soldati tedeschi. Attraversando il centro devastato, gli otto uomini raggiungono un palazzo diroccato dove incontrano una famiglia francese che involontariamente espone i soldati ad un tiratore scelto che colpisce a morte il soldato Caparzo, prima di essere a sua volta ucciso da Jackson. Miller s'affretta quindi a cercare il capitano Hamill per chiedergli se James Ryan è tra i suoi uomini. Viene quindi condotto di fronte a Miller il soldato James Ryan che tuttavia non è l'uomo che stanno cercando. Il giorno seguente giungono in un improvvisato ospedale da campo, vicino al relitto di un aliante da trasporto, dove gli viene detto che Ryan si trova in una cittadina di nome Ramelle.
Avanzando in direzione di Ramelle, la squadra giunge nei pressi di una centrale radar danneggiata, presidiata dai tedeschi. Miller decide di attaccare nonostante le proteste dei suoi uomini. Durante lo scontro Wade, l'ufficiale medico, viene ferito e morirà sotto gli occhi dei compagni.
Durante una lunga marcia attraverso i campi, la squadra incrocia un veicolo tedesco che viene però distrutto in un'imboscata da una squadra di paracadutisti. Tra i membri della pattuglia c'è anche James Francis Ryan. La squadra di Miller viene condotta nel centro devastato del paese, controllato dai paracadutisti. Solo a questo punto Miller spiega il vero motivo della loro missione, informando Ryan della morte di tutti i suoi fratelli e dell'ordine di rimpatrio. Ryan si rifiuta, non volendo abbandonare la sua compagnia impegnata nella difesa del ponte cittadino. Dopo il rifiuto, Miller prende il comando della compagnia e organizza una strategia difensiva: mantenere il controllo del ponte di Ramelle fino all'ultimo e solo se necessario farlo esplodere per non farlo cadere nelle mani del nemico.
Vengono quindi racimolate armi, munizioni ed esplosivi per opporsi all'imminente attacco tedesco e poco dopo inizia la battaglia. Inizialmente gli americani colgono di sorpresa i tedeschi, ma la loro inferiorità numerica si fa sentire ben presto e i difensori cominciano a cadere uno ad uno: Jackson viene ucciso da un colpo di un corazzato mentre Mellish viene accoltellato in un corpo a corpo con un tedesco.
Miller decide quindi per la ritirata verso il ponte durante la quale il sergente Horvarth rimane ferito a morte. Non vedendo altra soluzione Miller decide di far esplodere il ponte ma mentre cerca di attivare il detonatore viene colpito da un colpo di fucile e non riesce nel suo intento, morendo di lì a pochi minuti ma in tempo per vedere compiuta la sua missione e dei suoi uomini. L'avanzata tedesca infatti viene stroncata dal sopraggiungere delle divisioni americane provenienti dalla costa. Gli unici a sopravvivere sono quindi Reiben, Upham e Ryan.
Il flashback termina, riportando l'uomo anziano, il soldato Ryan, al presente, dove commosso rende onore alla tomba del capitano Miller.
Produzione
Sviluppo
Nel 1994, Robert Rodat vide un monumento presso Putney Corners, nel New Hampshire, in memoria dei caduti durante differenti conflitti, dalla guerra civile americana alla guerra del Vietnam. Rodat notò i nomi di otto fratelli che perirono durante la guerra civile e, ispirato da questa storia, fece qualche ricerca e decise di scrivere una storia ambientata nella seconda guerra mondiale. La storia fu portata agli occhi del produttore Mark Gordon, a cui piacque la trama ma accettò di occuparsi del progetto solo dopo l'undicesima stesura. Gordon quindi condivise lo scritto con Tom Hanks che, entusiasta, convinse Steven Spielberg ad occuparsi della regia. La data di inizio lavori fu stabilita per il 27 giugno 1997. Prima dell'avvio delle riprese, diversi attori del film, inclusi Hanks, Edward Burns, Barry Pepper, Vin Diesel, Adam Goldberg e Giovanni Ribisi, affrontarono una decina di giorni di addestramento militare per poter recitare in modo più realistico le loro parti. Matt Damon non prese parte all'addestramento intenzionalmente, per farsì che i protagonisti potessero interpretare al meglio il risentimento verso il suo personaggio, risentimento che sarebbe stato involontariamente mitigato dai dieci giorni passati assieme.
Spielberg stesso aveva già dimostrato il suo interesse per la seconda guerra mondiale attraverso i vari film 1941 - Allarme a Hollywood, L'impero del sole, Schindler's List e nella serie di Indiana Jones. In seguito, il regista co-produsse due miniserie televisive sempre con tema il secondo conflitto mondiale, ovvero Band of Brothers - Fratelli al fronte e The Pacific, assieme a Tom Hanks. Quando gli si chiese un commento a riguardo, Spielberg rispose:
(EN)
« I think that World War II is the most significant event of the last 100 years; the fate of the Baby Boomers and even Generation X was linked to the outcome. Beyond that, I've just always been interested in World War II. My earliest films, which I made when I was about 14 years old, were combat pictures that were set both on the ground and in the air. For years now, I've been looking for the right World War II story to shoot, and when Robert Rodat wrote Saving Private Ryan, I found it. »
(IT)
« Penso che la Seconda guerra mondiale sia l'evento più significativo degli ultimi 100 anni; il destino dei Baby Boomer e anche della Generazione X è legato ai suoi esiti [della guerra]. Al di là di questo, io ho sempre provato interesse per la Seconda guerra mondiale. I miei primi film, che realizzai quando avevo quattordici anni, erano rappresentazioni di combattimenti con set sia in terra che in cielo. Per anni fino ad ora, cercai la giusta storia della Seconda guerra mondiale da girare e, quando Robert Rodat scrisse "Salvate il soldato Ryan", trovai quella storia. »
(Steven Spielberg, in (EN) Five Star General, American Cinematographer Online Magazine, agosto 1998. URL consultato il 5 settembre 2008.)
Le scene dello sbarco iniziali furono riprese a Ballinesker Beach, a est di Curracloe, nella contea irlandese di Wexford. Le riprese iniziarono puntualmente il 27 giugno 1997 e durarono due mesi. Alcune riprese furono fatte proprio in Normandia, al Cimitero e Memoriale americano di Normandia, a Colleville-sur-Mer e Calvados. Altre, invece, furono fatte in Inghilterra, per esempio all'ex-fabbrica della British Aerospace ad Hatfield, alcune a Thame Park, nell'Oxfordshire, e a Wiltshire.
Ritratto della storia
Il film ricevette una critica molto positiva per la sua rappresentazione realistica dei combattimenti della Seconda guerra mondiale. In modo particolare, la sequenza dello sbarco anfibio ricevette l'appellativo di "miglior scena di battaglia di tutti i tempi" dalla rivista Empire e prese il primo posto nella lista di TV Guide delle "50 scene più grandi" ("50 Greatest Movie Moments"). La sequenza costò dodici milioni di dollari e vi presero parte 1500 comparse, alcune delle quali erano membri delle Reserve Defence Forces, le forze di difesa riserviste irlandesi. Alcuni membri del Second Battle Group irlandese furono scelti come comparse per recitare la parte di soldati tedeschi. Inoltre, da venti a trenta attori con amputazioni vere interpretarono i soldati che venivano menomati in battaglia. Spielberg non scritturò la sequenza, poiché voleva una reazione spontanea in modo che "sia l'azione ad ispirarmi come muovere la videocamera".
La rappresentazione storica delle azioni compiute dalla Compagnia Charlie (l'unità dei protagonisti), guidata dal suo comandante, il capitano Ralph E. Goranson, fu riprodotta fedelmente. Gli eventi e i dettagli sono molto simili alla realtà storica, inclusa l'esperienza di affogamento di alcuni soldati, l'elevato numero di vittime nelle prime fasi di sbarco e le difficoltà dei soldati nel radunarsi sulla spiaggia. Tuttavia, le scene seguenti lo sbarco e relative ad un assalto ad un bunker e ad un sistema di trincee tedesco non hanno alcun riscontro storico con i fatti compiuti dalla compagnia quel giorno.
I mezzi da sbarco usati includevano dodici riproduzioni reali di quelli usati durante l'invasione, ovvero 10 LCVP e 2 LCM, in sostituzione degli LCA britannici che le compagnie di Ranger usarono durante le operazioni. I realizzatori del film sfruttarono delle videocamere subacque per meglio riprendere i soldati che venivano colpiti mentre erano ancora in acqua e l'effetto del mare colorato di rosso sangue fu ottenuto con quaranta barili di finto sangue. Questo livello di realismo fu più difficile da raggiungere quando dovettero riprendere un veicolo corazzato tedesco, poiché rimangono pochi modelli operativi al mondo. I carri Tiger I furono quindi realizzati modificando il telaio di vecchi ma funzionanti T-34 sovietici. Gli altri due veicoli descritti come "Panzer" erano in realtà due cacciacarri Marder III; uno fu realizzato appositamente per il film con il telaio di un Panzer 38(t) ceco simile per costruzione al Marder III; l'altro cacciacarri fu ottenuto modificando esteticamente un veicolo d'assalto Stridsvagn m/41 svedese, che sfruttava lo stesso telaio del Panzer 38(t).
Inevitabilmente, furono prese alcune licenze artistiche per il bene dell'opera. Una delle più importanti licenze è la rappresentazione della 2. SS-Panzer-Division Das Reich come avversari durante lo scontro finale. Tuttavia, la divisione tedesca non venne impiegata in Normandia prima di luglio e fu impiegata sul fronte di Caen, contro inglesi e canadesi, centocinquanta chilometri a est. Inoltre, i ponti sul fiume Merderet non furono un obiettivo della 101ª Divisione aviotrasportata (la divisione a cui appartiene il soldato Ryan) ma dell'82ª Divisione aviotrasportata. Molto fu detto riguardo ad "errori tattici" fatti dalle forze americane e tedesche nelle scene intense della battaglia. Spielberg rispose che in molte scene optò per l'effetto drammatico che non la tattica militare e l'accuratezza storica.
Per raggiungere un tono ed una qualità che fossero reali e che riflettessero il periodo in cui il film è ambientato, Spielberg ancora una volta collaborò con il direttore della fotografia Janusz Kamiński, dicendo: "Inizialmente, entrambi sapevamo che non volevamo che questo sembrasse un Technicolor ambientato nella Seconda guerra mondiale ma più con colori dei cinegiornali degli anni quaranta che erano molto desaturati e a bassa tecnologia." Kamiński aveva infatti rimosso dalle cineprese il rivestimento protettivo delle lenti, rendendole più simili a quelle del periodo storico del conflitto. Il direttore della fotografia spiegò che "senza rivestimento protettivo, la luce finisce nell'obiettivo e comincia a rimbalzare indietro rendendola leggermente meno diffusa e più morbida, senza sfocare l'immagine." Il processo è stato completato attraverso il Bleach bypass del negativo, riducendo così luminosità e saturazione del colore. L'otturatore delle cineprese fu posizionato su 90 o 45 gradi per la maggior parte delle sequenze di battaglia mentre furono posizionate a 180 gradi per le altre scene. Kamiński chiarì: "In questo modo, abbiamo mantenuto un certo distacco tra i movimenti degli attori e l'effetto delle esplosioni che le rende leggermente più realistiche."
Distribuzione
Il film è stato proiettato nelle sale statunitensi il 24 luglio 1998. In Italia, uscì in sala il 23 ottobre dopo essere stato presentato in prima il 4 settembre 1998 alla Mostra del Cinema di Venezia.
Il vero "Ryan" e il contesto storico
Il vero "soldato Ryan" fu il sergente Frederick "Fritz" Niland appartenente alla 101ª Divisione aviotrasportata che perse tre fratelli, due in Normandia e uno nel teatro di operazioni asiatico. Ecco come Niland seppe della morte dei propri fratelli: {{Citazione|Niland era andato a trovare suo fratello Bob appartenente all'82ª Divisione Aviotrasportata (anch'essa paracadutata in Normandia) ma gli fu detto che suo fratello era stato ucciso durante il D-Day. Il plotone di Bob era stato accerchiato e lui aveva usato una mitragliatrice colpendo i tedeschi con un fuoco di disturbo fin quando il plotone non aveva rotto l'accerchiamento. Aveva sparato diverse casse di munizioni prima d'essere ucciso. Poi Fritz s'era fatto dare un passaggio fino alle posizione della 4ª Divisione di fanteria per andare a trovare un altro fratello che era comandante di plotone. Anche lui era stato ucciso durante il D-Day, precisamente a Utah Beach. Quando Fritz tornò alla sua unità (la Compagnia H, 501º Reggimento di fanteria paracadutista), padre Francis Sampson, il cappellano militare, lo stava cercando per comunicargli che un terzo fratello, pilota nel teatro di operazioni asiatico, era stato ucciso la stessa settimana. Secondo la "Sole Survivor Policy" del ministero della difesa statunitense, promulgata a seguito della morte dei cinque fratelli Sullivan sulla stessa nave, Sampson organizzò il rimpatrio del soldato, passando attraverso la Gran Bretagna, dai genitori negli Stati Uniti, a Tonawanda.
Il fratello creduto morto in Oriente si rivelò in realtà prigioniero e tornò a casa alla fine del conflitto. Francis Sampson scrisse un libro sulla storia di Niland e della 101ª Divisione nel 1958, intitolato Look Out Below!.
Il film aggiunge alcuni particolari che dunque non appaiono nella storia originale: non ci fu una missione di recupero attraverso le linee nemiche, Niland non era un soldato semplice ma un sergente, sua madre probabilmente non ricevette la visita degli uomini del ministero della difesa.
Edizione home video
Il film è stato distribuito in DVD nel novembre 1999 negli Stati Uniti e il 5 ottobre 2000 in Italia, diventando il più grande successo del mercato home video della stagione 1999/2000; nel 2010 è stata pubblicata la versione Blu-ray Disc, rimasterizzata in alta risoluzione, della pellicola in un'edizione speciale due dischi. L'edizione in HD è stata rilasciata nei mercati di alcuni Paesi, tra cui gli USA, la Gran Bretagna e l'Italia.
Videogiochi
Intorno alla vicenda, lo stesso Spielberg ha prodotto e scritto la trama di un videogioco, Medal of Honor, sviluppato dalla Electronic Arts nel 1999, che ha riscosso un notevole successo e che si è poi articolato negli anni in diversi episodi. Un'intera mappa del capitolo Medal of Honor: Allied Assault riproduce la città distrutta in cui si svolge la battaglia finale del film.
Nel videogioco Conker's Bad Fur Day un intero capitolo è basato sul film.
Nel videogioco Urban Terror, una mappa ufficiale è proprio Ramelle, che ricalca lo scenario e i fondali del film, incluso il campanile e il grammofono.
Anche nel videogioco Call of Duty 2 sono palesemente riproposte alcune scene del film.
Nel videogioco Call of Duty: World at War:
Il protagonista della campagna si chiama Miller, come il capitano John Miller.
Durante la prima missione della campagna, agli occhi attenti del giocatore si potrà notare un altro piccolo richiamo al film, anche se non c'è alcuna somiglianza con la vicenda della pellicola di Spielberg. Si potrà salvare un soldato chiamato appunto Ryan mentre sta per essere ucciso da un giapponese che va a fuoco, se il giocatore è abbastanza rapido nell'uccidere il nipponico (prima che esso spinga Ryan in mare) guadagnerà il trofeo (almeno nella versione PS3) "Congratulazioni: hai salvato il soldato Ryan" . La scelta di salvare o meno Ryan ricade solo sul giocatore, proprio come quando viene chiesto se salvare dalla morte il Pvt. Polonsky o il Sgt. RoeBuck.
Durante la missione Punto di rottura il giocatore si ritrova a usare delle 60mm per mortaio lanciandole a mano, proprio come Ryan e Miller durante la battaglia finale del film.
Nel videogioco Company of Heroes il tiratore scelto della squadra protagonista si chiama Jackson, proprio come uno dei protagonisti di Salvate il soldato Ryan.
La missione della difesa del villaggio rimanda alla trama del film, anche grazie all'assenza di mezzi corazzati, come nel film.
Nel videogioco Commandos 2: Men of Courage una missione della campagna è intitolata "Salvate il soldato Smith", con evidenti analogie al film.
Nel videogioco Commandos 3: Destination Berlin una missione è ambientata durante lo sbarco.
fonte: Wikipedia
LO SBARCO
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