giovedì 25 luglio 2013

il padre di famiglia




 è un film diretto da Nanni Loy nel 1967, con Nino Manfredi nei panni del protagonista.
Il ruolo dell'anarchico, interpretato da Ugo Tognazzi, fu dapprima assegnato a Totò, il quale girò anche una scena, quella del funerale. Era il 13 aprile del 1967: due giorni dopo l'attore morì.
Il protagonista del film in una sequenza critica aspramente la costruzione di un enorme quartiere romano che avverrebbe contravvenendo i piani ed i criteri urbanistici, e afferma che, privo di spazi verdi com'è, i bambini dovranno percorrere chilometri a piedi per andare a giocare. La sequenza è accompagnata da immagini aeree dell'allora costruendo quartiere Tuscolano-Cinecittà, a sud di Roma, in cui sono visibili le reali brutture citate dal personaggio.

Trama

La vicenda tratta di un uomo e una donna, entrambi architetti, che si conoscono nel dopoguerra e si sposano. Pur amandosi sono, con le rispettive famiglie, di vedute e mentalità differenti, ma presto lei resterà affascinata dalle idee socialiste e progressiste di lui. Dopo il matrimonio lei lascerà il lavoro per dedicarsi ai loro numerosi figli mentre lui, sentendosi da lei trascurato, comincerà a coltivare una relazione con una collega.
Dopo le varie difficoltà nel crescere i bambini (con il "metodo" ideato da Maria Montessori) la moglie verrà ricoverata in una clinica per un esaurimento nervoso, mentre lui, che l'ama ancora, tornerà alla propria famiglia. Alla richiesta di un ufficiale del censimento se è il capofamiglia, il protagonista non sa rispondere.

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