Pourparler. Il blog delle cattive
Buongiorno mondo.
Volevo parlarvi del mio recentissimo tour blog erotici/porno e quanto altro.
Fabrax qualche giorno fa mi ha girato alcuni link ( accompagnati da una delle sue invettive dantesche. Ogni tanto le parte la scheggia.) e io piccola, innocente e inconsapevole ci sono andata a ficcare il naso.
Avete in mente le civette?
Ecco. Alla "lettura" del primo blog avevo gli occhi come loro.
Ho visto cose che voi umani...
La coppia di casa posta foto loro. Amano il sesso libero. Soprattutto con sconosciuti. Ma va bene tutto. Anche colleghi ed amici.
Le foto sono ovviamente esplicite e volano cazzi e fighe come fossero cuoricini in un blog di bimbeminkia.
E fin qui. Nulla che mi abbia scandalizzato. Ognuno, nei limiti della legge e della libertà dell'altro, nel sesso può davvero fare ciò che vuole.
Il sesso é sempre diverso. É un sentire in evoluzione che va seguito. Coltivato. E appagato.
Bene.
Pur non amando foto di nudo da autoscatto casereccio mi sono incuriosita e ho navigato per le pagine, leggendo loro, e i commenti dei frequentatori.
E alla fine ho pensato che.
La signora fa sesso con altri uomini, soprattutto sconosciuti rimorchiati ovunque. Nemmeno il nome.
E fin qui. Tutto ok.
Il marito partecipa. Guarda e fotografa.
E anche qui. Ok.
Foto di semi gang bang. Pompini al risucchio e tutto il repertorio.
E ancora una volta. Tutto ok.
Nel 2012, secondo l'Unaids, organizzazione dell'Onu dedicato all' Aids, in Italia abbiamo avuto il primato di paese europeo con più morti.
Non ho, almeno io, bisogno di leggere questo rapporto, perché da che ho memoria, siamo un popolo che non si protegge da quasi nulla in ambito sessuale. Per esempio c'è ancora un sacco di gente che usa il coito interrotto come metodo anti concezionale, millantando doti di comando sperma pari ad un capitano delle frecce tricolore.
Ma vaffanculo. Ma vi pare una roba normale nel 2013?
Il coito interrotto.
Mio Dio.
E quindi figuriamoci un preservativo. Piacere pari a scoparsi un copertone da macchina.
Poi con quel robo...Bova, che fa la pubblicità contro l'Aids...ma pure a me viene voglia di scopare senza preservativo.
Porca miseria è empatico come uno sputo in terra.
E pensare che, visto come vanno le cose in Italia, magari abbiamo pure rischiato (nel nulla informativo) uno spot confezionato direttamente dalla santa sede (il minuscolo é voluto) con Giovanardi e la Binetti a parlare di Hiv in modo inconsulto e assolutamente alieno, insomma.
Si può pure apprezzare Bova.
Una scelta da male minore che mi fa un filino irritare.
La signora non mi ha scioccata perché scopa in modo libero ma perché lo fa senza preservativo.
E si fa venire dentro.
Ho letto i commenti ai post scoprendo che c'è un sacco di gente che ama la pratica.
E non solo. La ricerca.
Lasciano mail per essere contattati. Esprimono porcate hard che in un paio di occasioni mi hanno fatto sobbalzare sulla sedia (anche la quasi totale assenza dei congiuntivi mi ha dato qualche colpo al cuore). Sulle coniugazioni dei verbi stendo un velo pietoso).
Mi chiedo. Possibile che nessuno di loro pensa alle malattie sessualmente trasmissibili?
E lei. In quanto ricevente non pensa a...
Il sesso piú importante della vita? Un brivido estremo? Un comportamento da pazzi furiosi?
Per carattere non giudico ma in casi come questi faccio fatica a non farmi partire la scheggia Fabraxiana e trasformarmi in qualcosa di molto simile a quell'antico cespuglio infuocato nel deserto e spargere maledizioni come fossero caramelle.
Questo non lo vedo come sesso. É una fottuta roulette russa. É un lento suicidio. E omicidio.
Vittime e carnefici.
Untori di memoria manzoniana non per bisogno ma per piacere.
Se lo faranno il test?
Si certo. Due al mese sicuro.
E lei. Non avrà mai irritazioni? Infezioni?
Forse dopo tanti anni ce l'avrà di amianto, non so, ma tutta quella promiscuità non protetta con gente randagia raccattata in strada minimo minimo almeno un po' di gonorrea dovrebbe averla.
Credo.
Come si può fare completamente tabula rasa delle più elementari norme del buon senso?
Come si può non pensare ai rischi.
Come si può dire di amare e amarsi se poi fare questo.
Come cazzo sta la gente?
Ci sono argomenti su cui sono molto sensibile. E su cui attivamente faccio qualcosa nella vita.
E su cui mi piacerebbe scrivere. (Mamma mia quanti "su cui")
Ma non qui.
Qui voglio parlare delle mie grazie. Mostrarmi nuda. Sperimentare app. Civettare conigliettosa con voi.
Dare respiro libero ad una parte di me. E fare respirare liberi voi.
Esplorando nuovi mondi alla porno star trek.
Discorsi come questo qui sopra, su pensierimpuri, non li sento assonanti perché non devo dimostrare di avere un cervello, che non ho ovvio, qui voglio sia un salotto dove esprimere tutto ciò che nella vita non sempre si riesce.
E sinceramente dopo che posto foto glamour poi uno legge questo...
Un martellamento di coglioni. Ammettiamolo.
E scusate il francesiemo.
Quindi io e Fabrax abbiamo un blog.
Il blog delle cattive. Questo il link
http://letteredalcongelatore.blogspot.it/
Scriviamo in due. E spero tra poco in tre. (Fabrax poi ti spiego. :) )
Beh...in due è una parola grossa visto che sta facendo tutto lei. Non sono ancora riuscita a dare il mio contributo ma credo che questo post sia un ottimo punto zero.
E Carlotta potrà avere la sua doppia vita da blogger senza inquinare spazi.
Su pensierimpuri figa&company con salotto erotico alla Decameron con pennellate dannunziane (pure questo quanto mi sta sulle palle. Ha trattato la Duse come fosse stata una sciacquetta qualunque. Il sentimento di un coccodrillo. E come poeta mi ha sempre fatto cagare).
Sul blog delle cattive invece, le mie sinapsi in primo piano. Sempre conigliettose. O alla Ratman, come aveva suggerito Watch. (Ratman mi ha aperto un mondo. Grazie. Non lo conoscevo assolutamente)
Quindi quando avete voglia di una parvenza di cervello in rosa si va sul blog delle cattive.
Appena riesco metto un link permanente e ora provo a bloggare in contemporanea sta pagina su entrambi i blog.
So già che farò casino, porca miseria.
Sono con il mio adorato note rosa che pur essendo quasi un tablet non è per nulla semplice lavorarci sopra.
Non mi rileggo quindi sorvolate sui refusi e/o eventuali errori ortografici.
Nessun commento:
Posta un commento